Un microchip per custodire tutte le informazioni personali, uno spazio sulla tessera plastificata per le impronte digitali, e per indicare le proprie preferenze, se si è maggiorenni, in materia di donazione degli organi. Sono le principali novità introdotte nel decreto del ministro dell’Interno, pubblicato in Gazzetta ufficiale il 30 dicembre 2015. Nel corso del 2016 saranno chiusi gli uffici anagrafe dei Comuni, e tutte le informazioni sensibili della popolazione italiana confluiranno in un’unica banca dati elettronica, a disposizione della NATO.
Quando la tecnocrazia sostituisce la democrazia è un progresso? Il punto di forza di un regime antidemocratico è il controllo capillare e centralizzato delle informazioni personali di ogni persona fin dalla nascita. Il pretesto abusato è la sicurezza. Non è tutto: ecco in Italia i neonati schedati dalle biobanche pediatriche. Buon letargo italioti!
Gianni Lannes
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