Egregio Presidente e illustri colleghi, traggo dalla mia interrogazione del 18 dicembre 2014…
…”Questa sera dichiarerò il mio forte e deciso no al primo stralcio della VIA D’ACQUA SUD che Fedrighini – sbagliando – considera indispensabile per fermarla all’OLONA.
L’opera DEVE essere bloccata definitivamente, irrevocabilmente e SENZA STRALCI inutilmente costosi.
Ogni euro, speso di conseguenza, risulterebbe un euro sprecato di cui VOI RISPONDERETE.
Quali i motivi?
Il primo è la possibilità che i lavori del canale si blocchino – ve ne ho già parlato – sotto la ferrovia per un tempo non prevedibile.
NEI FATTI: il problema che si è presentato il 18 agosto 2014 è stato risolto – con un ingente impegno di mezzi e con l’aiuto di diverse strutture tecniche – solo il 27 febbraio 2015. Sei mesi dopo!
Nel frattempo, il sito EXPO non ha corso il minimo rischio di “NON POTER SCARICARE LE ACQUE CHE LO ATTRAVERSAVANO PROVENENDO DA NORD”.
I lavori – eseguiti dopo il 18 dicembre – sono stati impegnativi, costosissimi e PERFETTAMENTE INUTILI. Spariti infatti il canale navigabile e il canale irriguo è restato solo il canale bancomat (con le conseguenti ingenti prebende per Responsabile Unico del Procedimento (RUP) ing. Chiesa e per Direttore Lavori ing. Stefani). Entrambi i soloni di MM hanno detto che “vogliono solo scaricare l’acqua di EXPO”. FALSO!
Un canale che collega EXPO con l’OLONA (e non con lo scolmatore dell’Olona) – lo urlo ancora una volta – E’ GIA’ FATTO. E’ PRONTO. ESISTE GIA’. FUNZIONA GIA’. Sono stato chiaro? C’è quindi, incontestabilmente, un gruppo di persone che MENTE SPUDORATAMENTE.
Sfido SINDACO, ASSESSORE ALL’URBANISTICA, COMMISSARIO EXPO, RUP e DIRETTORE LAVORI a dimostrare il contrario”.
Così terminavo il mio intervento:
“diano a Maltauro, che dispone di un contratto, il compito di fare un’opera utile e più urgente: LO SCOLMATORE DEL SEVESO”.
Non mi ascoltaste e mi derideste. Solo Girlanda, Limido e Ranzini votarono NO come feci io. Allego la scheda ufficiale della votazione.
DENUNCERO’ ALLA CORTE DEI CONTI i tre sommi Amministratori sopraelencati (per insufficiente vigilanza anche dopo le segnalazioni), i due funzionari di MM – che SICURAMENTE SAPEVANO e NON HANNO AVVERTITO I LORO SUPERIORI – per aver approfittato dell’evidente conflitto d’interessi e i 27 illustri colleghi per faciloneria e menefreghismo.
Per il sindaco risponderà il suo delegato a EXPO, Luigi Confalonieri.
Se, a maggioranza, il 18 dicembre aveste votato NO avremmo risparmiato una somma superiore ai 20 milioni di euro. NON E’ POCO e Fedrighini vi ha pessimamente consigliato. Se anche non mi avesse creduto (la cosa vale anche per Lei, signor Presidente) come san Tommaso avreste potuto chiedermi:”Facci vedere dove l’acqua di EXPO finirebbe già ora nell’Olona”. NON AVETE VOLUTO FARLO E SPERO CHE NE PAGHERETE LE CONSEGUENZE.
Siete entrambi dei fini dicitori di frottole che le giornaliste D’Amico e Vazzana, costrette dalla vostra carica, pubblicano.
A Maltauro si poteva pagare solo il lavoro svolto fino a quel momento tanto più che il 18 dicembre erano già stati accertati i fraudolenti accordi con l’ing. Acerbo. Il già DIRETTORE GENERALE del Comune di Milano che lungamente ha approfittato – prendine nota consigliere Righetti – della sua posizione di pubblico amministratore per favorire la SUA famiglia (tramite indigesto ACE).
I LAVORI DELLA VIA D’ACQUA HANNO AVUTO RITARDI E FORTI AUMENTI DEI COSTI NON A CAUSA DEGLI ONESTI “FACINOROSI”, categoria di cui mi glorio di aver fatto parte, MA PER LA PESSIMA PROGETTAZIONE DI MM E PER LE “INTERESSATE” VISIONI DELL’ATTUALE DIREZIONE DEL CONSORZIO VILLORESI (una volta onorata e utilissima istituzione).
E’ a causa loro che un sacco di milioni sono finiti nel cesso.
Significative le cifre che troverete nell’allegato tratto da Repubblica del 15 aprile 2015.
Seppur in caratteri minuscoli, è indicata – A FRONTE DI UN COSTO FINALE PER LA VIA D’ACQUA SUD IPOTIZZATO IN 43 MILIONI – una richiesta d’aumento da parte di Maltauro di 35 milioni. Ma è tutt’altro che finita! Dopo il 15 aprile sono stati svolti altri lavori non previsti. L’ultimo la settimana scorsa. Per 4 giorni nel cantiere di via Appennini sono arrivati 4 camion e 7 operai di Maltauro e per 2 giorni un camion con 2 tecnici di una ditta specializzata in misurazioni. Prima hanno fatto un gabbiotto in cemento (con porta metallica). Subito dopo hanno costruito a fianco un’edicola in muratura. Ottomila euro al giorno per quattro giorni fanno altri 32000 euro da pagare.
Per cosa? Per darsi la zappa sui piedi! M.M., che il 28 aprile aveva dichiarato conclusi i lavori, ha in seguito ritenuto indispensabile uno strumento (indicatore di livello dell’Olona) che consentisse di abbassare una serranda per impedire l’entrata dell’acqua nell’Olona qualora il suo livello fosse cresciuto fino a un valore giudicato pericoloso. Ho chiesto al capocantiere dove sarebbe finita l’acqua proveniente da Expo se si fosse chiusa la serranda. Mi ha ironicamente risposto:” CI SONO TANTE FOGNATURE”. Certo, già costruite, già esistenti ma con un difetto: NON FANNO INGRASSARE CHIESA E STEFANI. Il desiderio di questi due figuri di proteggere Maltauro (e – soprattutto – aumentare il proprio conto in banca) ha fatto spendere ai cittadini 1 milione di euro per le decine di poliziotti che giorno e notte per nove mesi si sono alternati in Bolla, Castellanza e Appennini.
Sottolineo che in Muttoni (dove la recinzione permane e non ne è prevista l’asportazione) i lavori sono bloccati da tre mesi per un inconveniente simile a quello verificatosi sotto la ferrovia.
La VIA D’ACQUA è un canale rettangolare largo 2,5 e alto 2 metri (sezione 5 mq). Per fare entrare l’acqua nell’Olona stanno oggi usando un tubo del diametro di 60 cm. (sezione 0,25 mq). UN VENTESIMO DELLA PRECEDENTE.
Altri 4 milioni di euro potranno aggiungersi ai 35 già richiesti.
E se, invece dei nostri soldi, buttassimo nel cesso M.M. e i suoi incapaci dirigenti?
E se si scoprisse che l’acqua che stanno – a viva forza e inutilmente – scaricando nell’Olona in via Appennini un giretto all’interno di EXPO non l‘ha mai fatto?
Luigi Caroli – consigliere di zona 8 Milano
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