La democrazia è morta!
Se
guardiamo il nostro Paese, che da sempre è un po’ la cartina di
tornasole, portando in dote tremila anni di
civiltà, un’eredità Romana, esempio unico nella Storia del mondo,
e malaccorto depositario dei due terzi delle opere d’arte di tutto
il pianeta, ne abbiamo la prova provata.
Questa democrazia è
stata imposta con le armi da occupanti stranieri, tuttora presenti in
forze, con oltre cento (118, per la precisione) armi nucleari. Ci è
stata imposta una Costituzione scopiazzata da leggi e usanze altrui.
Ci è stato permesso di vivacchiare per settanta anni, a condizione
che copiassimo altri stili di vita, altre culture, altri rapporti di
“patto sociale”.
Dopo
travagli mascherati e nascosti da un cosiddetto boom economico
inevitabile nella ricostruzione post bellica, il patto sociale
impostoci ha cominciato a scricchiolare con cigolii sempre più
accentuati. Operai, studenti, ceti sociali a turno, polluzioni
ambientaliste, proteste culturali e non, distacco sempre più
accentuato dal Potere….. Di segnali, prima di tutto
l’astensionismo, il Popolo Italiano ne ha mandati molteplici: di
volta in volta ha creduto nel di individuare “l’oppositore” di
turno: l’Uomo Qualunque di Giannini, la Lega, Pannella, Di Pietro,
Grillo ….. Tutti ricordano quel film di tanti anni fa: “ha
ballato una sola estate”.
Oggi
abbiamo un ex Fascista, un ex Nazistoide, un “Savoiardo”, ex
trinariciuto migliorista, alla presidenza della Repubblica. Dopo tre
(TRE!) presidenti del consiglio NON eletti, Letta, Monti, Renzi, si
vorrebbe cambiare la composizione delle Camere. Drogata maggioranza
alla camera, drogata e fasulla dal premio di maggioranza aberrante,
si vuole annullare il Senato, inteso come Camera dei Senatori eletti.
Cioè ci si sta avviando verso una forma di Parlamento sempre meno
rappresentativa della voce dei Cittadini. Sbarramenti feroci
annulleranno i rompiscatole, escludendo le minoranze rumorose. Ed se
anche le minoranze si coalizzassero, anche all’interno della
coalizione uno sbarramento altrettanto feroce ne escluderebbe la
presenza. E la cosiddetta Camera Alta (il Senato), sarebbe solo
l’espressione degli apparati di Partito, oltretutto con pochi
poteri effettivi.
L’intelligente, anche se da me non condivisa,
contrario come sono a quella mistificazione giuridica che sono le
elezioni, proposta cioè di eleggere la Camera dei Deputati con il
sistema strettamente maggioritario ed il Senato invece con puro
sistema proporzionale, limitandone l’esistenza a tre anni, non
viene neppure presa in considerazione: troppo potere al Popolo!
In
altre parole, la democrazia non regge all’urto dei tempi. Se poi
questi tempi sono duri e difficili economicamente, la democrazia deve
arrampicarsi sugli specchi per fingere di mantenere una parvenza di
legalità, non avendo in sé le risorse umane, intellettuali, morali,
operative e storiche per vivere di luce propria. La democrazia è,
ancor una volta, il male assoluto, spacciato per bene collettivo, per
panacea sociale, per Arcadia sociale. Ma oggi gli specchi sono
cosparsi di vaselina sociale e storica.
Con
tutto il coro di leccapiedi mediatici e culturali -che si sono
ingrassati leccando i detentori di turno del potere- che si arrabatta
nell’inutile tentativo di dare parvenza accettabile allo sconcio
cui assistiamo.
Nessuno
che metta in rilievo il fallimento storico, morale ed umano della
democrazia.
Democrazia
che per altro non sopporta altro da sé, e che viene spacciata invece
salvifica, per motivazioni economiche adunche e rapinatrici. La
democrazia imposta coi carri armati, coi droni, con i
cacciabombardieri, è fasulla come un trans brasiliano. Ma non può
non essere così, è la dannazione cui la ha condannata la Storia.
Stralcio di una lettera di Fabrizio
Belloni
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