giovedì 1 dicembre 2011
Anthony Ceresa: "Un omaggio floreale per le prossime festività..."
ANCHE I FIORI HANNO UN CUORE.
La Rosa piange e si dispera al cospetto del Gran Giurì Floreale.
Perché io soltanto devo sopportare il peso delle spine ?
Risponde la Margherita, non ti lamentare, tu almeno emani un meraviglioso
profumo. Io invece non profumo affatto e si divertono a staccarmi i petali da
viva, mentre mormorano m’ama o non m’ama, senza pensare che anche la mia mamma
soffre per me.
Interviene il Garofano lamentandosi che per burla lo chiamano Dianthus
Caryophyllus il fiore dei Poeti, mentre gli Inglesi hanno più riguardo
chiamandolo Dolce William, e alla sua morte viene tradotto in un semplice
chiodo, un chiodo di Garofano.
Il Pesco invece non si lamenta e mostra con gloriosa disinvoltura l’incanto
offerto dal Pesco in fiore.
Prende la parola la Violetta e dice: vi lamentate per un non nulla, io invece
non riesco a crescere, sono una tappa, anzi una zappetta.
Il fior d’Arancio con orgoglio dimostra la sua gioia per l’onore ricevuto,
inserito per tradizione nell’occhiello dell’abito cerimoniale, accompagnando
gli sposi nel giorno del si.
Il Dattoliere, segue l’acceso discorso floreale e scoppia a ridere, mentre
ogni tanto lancia un Dattero maturo burlandosi di tutti i fiori che crescono ai
suoi piedi, pensando che non riusciranno mai a competere con la sua maestosa
altezza.
Interviene il Girasole e con voce vibrante dice: io che nell’arco della
giornata, posso girare la mia corona, ed osservare la Natura in tutte le
direzioni, mentre il mio amico sole illumina il creato e rende più affascinati
i fiori, la campagna e la vegetazione. In quel momento penso, anzi, sono
certo che non apprezzate a sufficienza il dono ricevuto dal Creatore.
Il Giglio, il Tulipano, la Camelia, il Gelsomino, erano tutti presenti all’
incontro Floreale, c’erano anche i Fiori di Bosco e mostravano la loro bellezza
con ostentata disinvoltura, fieri della loro particolare attenzione nel mondo
dell’arte vivente.
Prende la parola il fiore di Mandarino e dice: la Natura ha dato a ciascuno di
noi la sua bellezza, per allietare il mondo con i nostri colori ed i nostri
profumi, che sprizzano gioia, pace e amore.
Dalle origini del mondo, ogni essere vivente ama un fiore in modo particolare
e va a sceglierlo nel gioioso giardino dei fiori, fra le Rose, le Margherite,
le Cinzie, le Violette, le Luise, le Marie, le Roberte, le Ornelle e si
ameranno a vicenda per l’eternità.
Anch’io avevo colto un fiore, un bellissimo fiore in un appuntamento con il
destino, ma non ho saputo amarlo. I problemi della vita mi hanno distolto
dalla vera gioia dell’amore.
Anthony Ceresa
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