"Difetti della carne... esposti al pubblico ludibrio" (Saul Arpino)
Godi Libia mia stagion lieta è codesta della “libertà del dollaro”, altro dirti non vo ma la tua festa della dittatura del debito che ancor non vedi, canco tardi a venir non ti sia grave…… (Leopardi mi perdonerà).
Rimpiangeranno Gheddafi come gli “ebrei” (inventati dopo tra l’altro) rimpiansero l’Egitto e il pane secco (ma non a debito). E quando i curdi scappati dall’Irak, vorranno dire la loro tra tripolitani e cirenaici ci sarà da ridere, ma tutto ciò succederà quando gli invasori democratici si saranno spartiti petrolio, banche e fondi sovrani libici, dando qualche spicciolo al politico che si è venduto e subito diventato nuovo leader. Il popolo ancora fra cinque anni non avrà capito niente, ma quando cominceranno anche li le politiche di tagli, di aumenti, e di svendite sarà troppo tardi… addio Libia.
Adesso anche il papa dice che bisogna pagare il pizzo legalizzato al banchiere. Quale alleanza si nasconde in un messaggio di gestione delle masse di codesto conoscitore di Auriti, forse la paura di aver perso le briglie del controllo dei poveri, cervelli fritto fedeli, che vivevano nel terrore del peccato e della vergogna.
Quale paura si nasconde ? Forse scoprire che il primo evasore è proprio il vaticano con tutti i suoi immobili, senza dimenticare l’otto per mille, più quelli che non scelgono che va ripartito. Quale onore quindi fu leso per aiutare i fratelli maggiori in fede talmudica in arte banchieri a tenere questa inutile Europa unità? Un aiutino forse alla Merkel perché anche tu tetesco?
Chavez che chiede indietro l’oro del Venezuela alle banche di Londra che rispondono: um!! Al momento non lo abbiamo!!! Che aiuto al crak. Ron Paul che scopre che la FED non ha più oro (e ho dubbi anche su quello italiano tenuto dalla privata BANKITALIA SpA.
Ma cosa altro deve succeder per capire che siamo oltre ogni ragionevole dubbio governati da un branco di pazzi folli maniaci e………. qui mi fermo, altro che “esportiamo la democrazia”.
Ora due cose sul “fronte comune”, la cosa che mi sta dando disturbo e anche al movimento a cui facci riferimento (albamditerranea) è che nonostante in diversi ci stiamo sgolando a far capire la situazione ancora non si comprende (o non si vuole comprendere) il punto. Questi signori, non so come classificarli, imbecilli, deficienti, duri di comprendonia, non lo so, ma continuano a perdere tempo e a farci perdere tempo.
Noi abbiamo detto che c’è una economia mondiale, europea ed italiana, che ha due malattie, una è il raffreddore e l’altre è il cancro. Siamo oltremodo stufi di continuare a dire che il raffreddore al momento non ci interessa e NON E’ IL PROBLEMA, e dobbiamo assolutamente curare la metastasi del cancro.
Continuiamo a sentire, anche tra i contro economisti, che tocca tagliare i parlamentari, tagliare le provincie, togliere le auto blu, accorpare i comuni, e menate del genere , ecco stiamo parlando di raffreddore ossia il 5/10 % del debito pubblico, oltre la fatto che tagliare provincie accorpare comuni significa fare il loro gioco, ossia continuare a distruggere lo “stato vicino al cittadino”.
Lo si vuole capire che stiamo parlando di ordini di grandezza differenti, 500 milioni di euro (bene che vada) contro 55 miliardi d euro (bene che vada). Quindi se nel fronte comune ci sono ancora soggetti a cui piace perdere del tempo (oppure lo fanno a posta per distrarre) facciano pure, ma stanno giocando con la libertà e la vita di tutti. Lo stato è alleato con il nemico, e quando lo stato si allea con il nemico, al cittadino non resta che difendersi da ciò che non è più il suo stato. Noi non siamo disposti a perdere tempo con i raffreddori
Date alla BCE quello che è della BCE e ridate all’uomo quello che è dell’uomo.
L’uomo deve tornare ad essere il sacerdote della sua vita è deve celebrare la sua vita nella libertà.
Oggi invece è costretto ad eseguire una vita fotocopia. L’uomo è diventato un copia ed incolla.
Se lo stato non serve l’uomo (e lo stanno smontando pezzo per pezzo apposta) allora non serve più questo stato. Ogni forma di associazionismo che copre esigenze della collettività, non è un bene, ma è solo l’ennesimo fallimento dello stato verso il cittadino, e del suo stato sociale, più associazioni sotituiscono lo stato più vuol dire che è ora di riformare lo stato.
Ormai da diverse parti e da diverse organizzazioni anche da quelle che credevano in questo sistema arrivano segnali di una forte e un rinnovamento. L’ora della rivoluzione è nell’aria se non si mette mano alla riforma monetaria seria.
A settembre ci saranno belle sorprese....
Ci si rimprovera che siamo prolissi, quindi chiudo qui.
Giuseppe Turrisi (alba mediterranea)
giovedì 25 agosto 2011
Verità fotocopia... Tra coglioni, milioni, tra miliardi e bugiardi non c’è più religione… nel fronte comune accorpato...
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