martedì 30 agosto 2011

Ecologia Profonda - Farfalle, bellezza della biodiversità



Balla con la farfalla

Sull’Appennino ligure vivono tantissimi insetti. Bisognerebbe conoscere meglio gli insetti (oltre 40.000 specie solo in Italia: di quanti sappiamo il nome? Proviamo a contarli solo fino a 10 !). Pensiamo che le specie totali di animali presenti in Italia sono circa 56.000, di cui i mammiferi sono solo 100, topi e pipistrelli compresi. Ogni specie di insetti merita di essere conosciuta, con le sue particolarità, pensiamo ai diversi nidi delle varie vespe, alle varie specie di formiche e alla loro socialità, alle tele del ragni…

Con Agosto arriva la mia Callimorpha. Non ha un consolidato nome comune italiano, come del resto quasi tutti gli insetti, ma solo un nome scientifico, anzi due. Uno è Callimorpha quadripunctaria, l’altro Euplagia quadripunctaria. Callimorpha fa riferimento alla bella forma, Euplagia alle belle diagonali disegnate sulle ali, quadripunctaria ai quattro punti neri presenti sulle ali rosse.

E’ una vistosa farfalla con apertura alare di 42 – 52 mm, che si caratterizza per la notevole differenza tra le ali anteriori e posteriori.

Le prime hanno colorazione superiore scura (bruna – nera) con striature bianco giallastre a prevalentemente disposizione trasversale; le seconde sono invece rosse con nette macchie nere di forme tondeggiante o allungate.

E’ una specie protetta dalla direttiva Habitat della Comunità Europea. E’ diffusa in tutta Italia, in buona parte dell’Europa e nel Nord Africa. Io la chiamo farfalla ballerina. Perchè le piace ballare con alcune persone e io sono tra i fortunati. In casa mia balla (lo dico con vanto) solo con me.

Appena arrivo dal cancello di casa, viene a salutarmi e mi accompagna danzando fino alla porta. E qualche volta mi salta di seguirne le mosse. Chi mi vede penso possa nutrire dubbi sulla mia salute mentale.

Tra noi è anche un rapporto di scambio. Lei balla e io le salvo, nel falciare il prato, la sua pianta preferita, la Canapa d’acqua (Eupatorium cannabinum), i cui fiori violetti sono la principale fonte di cibo.

E così, tra una danza e l’altra passa l’estate e a settembre la Callimorpha sparisce di scena. Ma so che la prossima estate ci sarà un nuovo incontro, come quegli amici che si vedono solo in vacanza.

Continua così da anni, ma la scoperta che ho fatto dopo un po’ di tempo mi ha lasciato veramente a bocca aperta: la Callimorpha ha un ciclo di vita annuale. Detto in altre parole d’inverno muore.

Le femmine depongono le uova verso l’inizio di settembre e le larve, polifaghe, emergono dopo 8-15 giorni, alimentandosi per breve tempo su varie piante (rosacee, platano orientale robinia, viti, gelsi, caprifogli) per poi entrare in ibernazione. Dopo la 5° muta, il bruco tesse un bozzolo leggero.

Ogni anno quindi ho ballato con una farfalla diversa, figlia, nipote, pronipote etc. di quella con cui ho ballato la prima volta.

Mi sono chiesto il perché di questa predilezione per me. Forse emano un odore particolare, ma mi piace di più pensare che con i geni si trasmettano, anche a livello degli insetti, sensazioni e ricordi o che istintivamente sappiano riconoscere le persone amiche.

Enzo Parisi
Rete per l'Ecologia Profonda

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Commento di Guido Dalla Casa:

Due citazioni da Fabre, naturalista del 19° secolo:
"Dio deve aver voluto molto bene agli Insetti" (aveva notato la grande varietà e ricchezza di specie di questa Classe di esseri senzienti).

"Voi sventrate gli Animali e io li studio vivi. Voi ne fate oggetto di orrore ed io li faccio amare. Voi lavorate in un laboratorio di torture ed io osservo sotto il cielo azzurro al canto dei grilli e delle cicale. Voi sottomettete ai reattivi il protoplasma e le cellule ed io studio l'istinto in tutte le sue manifestazioni. Voi scrutate la morte ed io analizzo la vita. Se io scrivo per gli scienziati e per i filosofi, che un giorno tenteranno di dipanare l'arduo problema dell'istinto, scrivo anche per i giovani ai quali desidero di far amare questa storia naturale che Voi riuscite solo a far odiare."

Fabre non era ben visto dalla scienza ufficiale del tempo, nè dalle istituzioni religiose, per il suo sottofondo filosofico profondamente panteista.

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