"Viene investito e ucciso da un'auto dopo aver avuto esitazioni ad attraversare la strada: i familiari della vittima non hanno diritto a un risarcimento, perchè la colpa dell'incidente è da ascrivere al pedone. Lo sottolinea la terza sezione civile della Cassazione confermando una sentenza della Corte d'appello di Napoli: al centro della controversia, la richiesta di risarcimento danni avanzata dai familiari di un uomo, deceduto nel 1996, mentre attraversava la strada in città". AGI 09 DIC 2010
Dichiarazioni a commento di Vito Nicola DE RUSSIS, Presidente della Federazione Camminacittà.
Le Associazioni italiane dei Pedoni, federate in Camminacittà, conducono da anni, con la forza dei loro Diritti, la disperata inumana lotta per la:
̶̶̶ legalità, legalità, legalità per realizzare lo “STOP STRAGI PEDONI” e la “convivenza civile”;
̶ uguaglianza nella dignità e nei diritti di tutti gli utilizzatori della “strada, bene comune”;
e per:
̶ vaste zone della città con velocità massima di 30 km/h comprendenti strade a 20 km/h;
̶ marciapiedi puliti e liberi da auto, moto, biciclette, attività commerciali e quant’altro;
̶ attraversamenti pedonali civili ed efficienti; installazione di dossi e costruzione di rotatorie;
̶̶ semafori pedonali “rosso-verde”, con segnale acustico e timer con il countdown;
............ (http://www.assopedoni.it/home/chi-siamo )
e riscontrano, nella vita quotidiana, il consolidarsi della cultura della illegalità diffusa (punita sporadicamente) insieme al criminale silenzio sulla ininterrotta strage che insanguina l’asfalto delle strade urbane ed extraurbane italiane. (Nell’anno 2009, sulle strade italiane, sono state uccise 4.237 persone contro 4.234 soldati USA uccisi in 6 anni di guerra in Iraq.)
In Italia, nel 2009 rispetto al 2008, sono DIMINUITI del 10,3% i morti stradali mentre si conferma, in controtendenza, l’AUMENTO del numero dei PEDONI MORTI (+ 2,2%) :
- 2008: registrato 18.557 casi di investimento, 598 pedoni morti e 20.991 pedoni feriti.
- 2009: registrato 18.472 casi di investimento, 611 pedoni morti e 20.887 pedoni feriti.
In Italia, gli strumenti di sicurezza stradale che dovrebbero tutelare la vita e l’incolumità dei pedoni sono autentici strumenti di morte.
Esempio: attraversamenti pedonali e semafori pedonali.
Attraversamenti pedonali di 31 città di 22 Paesi pan-europei: agli ultimi posti risultano quelli di Napoli, Roma e Milano.
Semafori pedonali di 22 Paesi pan-europei: in 21 Paesi sono a due colori (rosso/verde, spesso corredati da accessori che accrescono la sicurezza), solo in Italia sono a tre colori (rosso/verde/giallo; quelli di Roma sono regolati dando un lampo di verde, due lampi di rosso e, tutto il resto, è giallo). http://www.aci.it/fileadmin/documenti/studi_e_ricerche/Pedestrian/PEDONI_Sintesi.pdf
“Rispettiamo le decisioni della Magistratura – sostiene il presidente di Camminacittà, Vito Nicola De Russis ̶̶ anche se percepiamo in quelle loro decisioni la scarsa conoscenza della tragica e drammatica situazione vissuta dal “pedone” sulla "strada, vitale bene comune" : - espropriato della libertà alla mobilità e dalla paura; - espropriato del diritto al rispetto della sua dignità; - espropriato del diritto a respirare aria pulita; e, non ultimo, espropriato del diritto alla vita. Ogni attraversamento stradale viene vissuto dal pedone come un viaggio di un innocente verso una assurda, incivile, barbara morte. Il pedone che si arrende, si rifugia in una scatola di metallo mossa da centinaia di cavalli meccanici e, così, può ammazzare il pedone e, difficilmente, può essere ammazzato.”
Ufficio Stampa di Camminacittà
3393484370
Roma, v. di S. Ambrogio, 4
camminasicuro@assopedoni.it
venerdì 10 dicembre 2010
Vito De Russis: "Pedone investito e non risarcito perchè intimorito nell'attraversare la strada.."
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