“Anche gli animali pensano e sentono come noi... che siamo animali” (Saul Arpino)
Tom Regan, filosofo americano, specializzato nelle teorie sui diritti animali, asserisce: “Perseguiamo i diritti di tutti gli animali assieme a quelli degli esseri umani....”.
Malgrado questa considerazione risulta da un’indagine che nei laboratori britannici nel solo 2009, più di tre milioni e mezzo di animali sono stati uccisi, vittime di esperimenti. Per non parlare di quello che accade nel resto del mondo, è veramente una catastrofe: ogni anno circa quattrocento milioni di essi sono oggetto di vivisezione.
Per questo il 10 Dicembre si è appena conclusa la tredicesima giornata per i diritti degli animali, organizzata dalla Uncaged, inglese, di cui a Londra Dan Lyons ne è il direttore. L’obiettivo è quello di ottenere il riconoscimento della Dichiarazione Universale dei Diritti degli Animali. In Europa così come in America, si organizzano manifestazioni, sit-in davanti alle industrie che usano gli animali come test di laboratorio.
Ci sono topi, cani scoiattoli, criceti e scimmie che sono ancora oggetto di sperimentazioni, quando potrebbero di certo essere evitate.
Addirittura l’industria cosmetica continua ad utilizzare cavie animali, anche se come dice la stessa organizzazione, si stanno dimostrando sensibili a tutto questo, ed i principali marchi di cosmetici esibiscono con orgoglio sui prodotti un bollino con su scritto: “non sperimentato sugli animali”. Si pensa così che tutti gli animali, ed in questo includiamo anche gli umani, abbiano gli stessi diritti di vivere in libertà e con gioia.
Bisogna spiegare alla gente che animali ed umani in quanto tali, sono simili, quindi evitare sofferenze e morte anche agli animali. Dopo queste campagne ci rendiamo conto che il mondo è più sensibile nei loro confronti, vengono trattati meglio e ricevono maggiori cure.
Ogni piccola azione quindi aiuta la loro causa, per esempio diventare vegetariani, ma anche boicottare tutte quelle aziende che usano gli animali per gli esperimenti. Ma se guardiamo il consumo della carne ci accorgiamo che questo sta ancora crescendo nel mondo, malgrado le campagne di sensibilizzazione vegetariane ed animaliste
Questo sta a significare che un numero sempre maggiore di animali verranno allevati in modo intensivo ed quindi uccisi per produrre carne. Non ci resta che guardare con ottimismo alla natura ed alla madre terra, pensando che risparmiando gli animali, faremo anche una buona azione nei confronti di noi stessi e del nostro pianeta.
Rita De Angelis
martedì 14 dicembre 2010
“Anche gli animali pensano e sentono come noi... che siamo animali”
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