martedì 21 dicembre 2010

Messaggio teosofico sul significato esoterico del solstizio invernale - "Il mito del Sole Invitto"



Il mito del Natale o del Sole Invitto collegato al solstizio d'inverno

"La simbologia dell'asino" (RIT dicembre 2010), articolo del Teosofo torinese Pier Giorgio Parola; le due parti dello storico articolo: "Il lato nascosto delle festività cristiane" di C.W. Leadbeater e la newsletter natalizia di Marco Guzzi (L'ora tremenda del Natale), meritevole di diffusione!

Questo a seguire, il link al sito di Repubblica, che ci informa dettagliatamente sull'odierna eclissi totale di luna e che ci indica questo solstizio d'inverno, come il giorno più buio da 400 anni, evento che si verifica solo una o due volte in un millennio!

http://www.repubblica.it/scienze/2010/12/21/news/eclissi_luna-10438121/

Che la Luce Rinasca!

(Vedi anche http://saul-arpino.blogspot.com/2010/12/il-giornaletto-di-saul-del-21-dicembre.html)


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L'editoriale della Rivista Italiana di Teosofia - Dicembre 2010:
Di tutti i requisiti il più importante è l’amore
Il Natale rappresenta la ricorrenza annuale forse più sentita in Occidente.
L’evento astronomico del solstizio d’inverno si unisce alla forte valenza religiosa e alle tradizioni legate alla famiglia.
Natale è un tempo carico di simboli: la cometa, punto luminoso di conoscenza nella notte dell’anima è in grado di guidare tutti, pastori e magi, verso il luogo – necessariamente semplice - in cui la madre compassionevole e il principio spirituale rendono possibile l’incarnazione dell’amore universale.

Natale è il tempo dell’essere. Essere in luogo di divenire o di avere.
Il Natale dunque vive nel tempo presente e nella dimensione del sacro e del compassionevole. In questo numero della Rivista Italiana di Teosofia la Presidente mondiale della S.T. Radha Burnier ricorda il centenario del prezioso libretto “Ai piedi del Maestro”, scritto da un giovanissimo Jiddu Krishnamurti sotto lo pseudonimo di Alcyone. E’ un testo profondo e ricco di umanità in cui sono già in evidenza i contenuti di quella che sarà la testimonianza teosofica e spirituale di J.K., che a proposito della ricerca interiore afferma: “Di tutti i Requisiti il più importante è l’Amore, poiché se esso è sufficientemente sviluppato in un uomo, lo obbliga ad acquisire tutti gli altri, e tutti gli altri senza di esso non sarebbero mai sufficienti”. Crediamo di fare cosa gradita ai Lettori della Rivista unendo per loro una copia omaggio di “Ai piedi del Maestro”.

All’intuizione del lettore affidiamo anche il significato profondo di questa citazione, tratta dagli scritti di quello che fu un antesignano del movimento teosofico moderno, il filosofo e umanista americano Ralph Waldo Emerson (1803-1882): “L’Universo ha tre figli, nati nello stesso tempo, che riappaiono, sotto diversi nomi, in ogni sistema di pensiero. Sono chiamati Causa, Operazione ed Effetto, oppure, più poeticamente, Giove, Plutone, Nettuno; oppure, teologicamente, il Padre, lo Spirito Santo e il Figlio, ma che chiamiamo “Colui che conosce”, “Colui che agisce”, “Colui che parla”. (Della calamita sono i poli positivo e negativo e la parte centrale, ignorata, ma che è quella che veramente agisce). Questi tre rappresentano l’amore per la verità, l’amore per il bene, l’amore per la bellezza. Questi tre sono eguali. Ognuno è ciò che è nella sua essenza, così che non può essere sormontato o analizzato e ognuno di questi tre ha latente in sé il potere degli altri e la sua propria patente”.

Antonio Girardi
Segretario Generale Società Teosofica Italiana
Che la Luce della Fratellanza ci illumini, in un sereno cammino verso l’Epifania
e lungo tutto il corso del 2011, nel segno del Bello, del Buono e del Vero.



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Riceviamo dal Fratello Pietro Francesco Cascino, neo Vice-Segretario Generale della Società Teosofica Italiana:

Ciao Angelo,
Ci approssimiamo alle festività natalizie segnate dal giorno del ritorno della luce...

Richiamo alla mente, in modo sintetico, alcune vicende legate al solstizio d’inverno e alcuni personaggi storici e/o mitici nella loro rappresentazione di dei o semidei le cui esistenze sono state piuttosto coincidenti e sui quali l’uomo, nel corso dei millenni, ha fondato credenze religiose e filosofie.

Un fraterno abbraccio - Namasté

Pietro


Gli antichi romani il 25 Dicembre celebravano il gioioso dies Natalis, cioè giorno NATALE di Bacco, del Sole Invincibile, di Mithras e di altri dei solari.

I cristiani dei primi 4 secoli, invece, celebravano la nascita di Gesù (successivamente trasformato in loro Dio), il 6 di Gennaio.

Solo svariati secoli dopo ( fra il 337 ed il 450 dopo Cristo), per soppiantare le feste di questi dei solari, i cristiani spostarono al 25 Dicembre anche il natale del loro Dio per appropriarsi del significato del ben più antico NATALE dei POLITEISTI che era il Natale del solstizio e del ritorno della luce del 25 Dicembre, il natale di Dionisio-Bacco, del Sole invincibile, di Helios, di Mithras.

La tradizione di festeggiare alberi era tipicamente pagana ed aspramente condannata già dalla Bibbia. L'abete poi (con precedenti romani), è di tradizione nordica, al solito tardivamente fatta propria dai cristiani

25 Dicembre NATALE : il giorno della rinascita della luce : è una data sicuramente importante, visto che sembra abbia dato il NATALE a molti Dei !

1. Dionisio o Bacco o Libero, dio del vino della gioia e delle orge di Grecia e Roma. Moltissime sono le similitudini fra i misteri di Dionisio (conosciuto da 13 secoli prima di Cristo) ed il "mito cristiano": Dioniso (uomo che divenne dio), era venerato come "dio liberatore" (dalla morte) perché una volta defunto discese agli inferi ma dopo alcuni giorni tornò sulla terra. Proprio questa sua capacità di resurrezione offriva ai suoi adepti la speranza di una vita ultraterrena tramite il suo divino intervento. Anche per essere ammessi al culto dionisiaco era necessario essere battezzati, introdotti al tempio e sottoposti ad un rigido digiuno. Altra somiglianza fra il culto di Dionisio e quello ben più tardo di Gesù è nel rituale che prevedeva l' omofagia (consumazione della carne e del sangue di un animale, identificato con Dioniso stesso), come segno di unione mistica con il suo corpo ed il suo sangue. Dioniso inoltre era strettamente connesso con i cicli vitali della natura alla quale venivano legati il concetto di resurrezione (primavera) e morte (autunno) proprio come manifestazione della morte e la resurrezione del dio. Anche i simboli di Dioniso: la vite, il melograno, l'ariete corrispondono perfettamente (vite e melograno) o approssimativamente (ariete - agnello) ai simboli attribuiti dai cristiani a Gesu'.
Robert Graves in Greek Myths ha scritto: "... Dioniso, anche detto «colui che è nato due volte» una volta affermato il suo culto in tutto il mondo, ascese al cielo e ora siede alla destra di Zeus come uno dei Dodici Grandi "

Oltre a Dionisio fra i nati verso il solstizio d'inverno ci sono anche:

2. Ercole (Eracles nato il 21/12 per i greci, ma il 1/2 per i Romani)

3. Sol Invictus, ricevuto da ancor più lontani cicli di civiltà cioè dalla tradizione indoeuropea, identificato poi con Mithra

4. Mithras, nato in una grotta (da una roccia), sotto gli occhi di pastori che lo adorarono, culto dei militari di Roma e quindi diffuso in tutti gli angoli dell'impero dalle legioni.

5. Mithra di Persia, nato da una vergine morto e risorto (sembra dopo tre giorni).

6. Mitra indiano, dio della luce e del giorno.

Poi, sempre nati insieme all'allungarsi delle ore di luce ci sono ancora:

7. Adone (o Adonis) di Siria, e forse anche il suo corrispondente di Frigia,


8. Attys (nato da una vergine, morto a titolo di sacrificio, e che inoltre risorge il 25/3 in corrispondenza anche di data, oltre che di significato di rinascita della vegetazione, col periodo della pasqua) eppoi


9. Atargatis di Siria, grande dea madre, dea della natura e sua rinascita, chiamata dai romani anche Derketo e dea Syria (la sua festa risulta al 25 Dicembre, quasi con certezza come data di nascita).


10. Kybele (o Cibele) dea della Frigia amata da Adone (il 25 Dicembre era festeggiata insieme ad Adone: ma che tale data fosse considerata la nascita in questo caso non è certo, è solo presunto).


11. Astarte (o Asteroth) della Fenicia, dea suprema, nonché dea della fecondità e dell'amore. Venerata anche dal re Salomone a Gerusalemme (la sua festa risulta al 25 Dicembre, quasi con certezza come data di nascita). Anche essa scese agli inferi e risorse.


12. Shamash il dio solare babilonese e del Vicino Oriente.


13. Dumuzi (detto Tammuz a Babilonia) il dio sumero la cui morte periodica rituale (corrispondente a quella di Adonis) era pianta anche dalle donne ebree (Ezechiele VIII,14).


14. Baal - Marduk, dio supremo del pantheon Babilonese.


15. Osiride dio supremo egizio della morte e rinascita della vegetazione, e per estensione della rinascita dell'uomo. La resurrezione è il tema centrale del mito trinitario egizio di Osiride, Isis ed Horus dal quale pare proprio che sia stata presa l'ispirazione per una successiva famosa resurrezione in ambito ebraico. Anche Osiride muore con l'inverno e rinasce di primavera.


16. Horus, dio falcone solare, figlio di Osiride ed Iside con cui costituiva una popolarissima triade che insieme alle tante altre triadi di dei popolarissime in tutto il mediterraneo) è stata d'ispirazione alla triade cristiana non ufficiale di Dio padre, Madonna e Bambino Gesù, nonché al raggruppamento ufficiale della Trinità, che esclude l'elemento femminile. La sua nascita era celebrata il 26/12

17. Ra, il dio Sole egizio corrispondente ad Helios, la cui nascita era celebrata il 29/12 nella città -tempio di Heliopolis a lui dedicata nella zona dell'attuale Cairo.


18. Krishna, (attualmente il dio più importante dell'India). Nel testo sacro Mahabarata risulta VIII avatar reincarnato di Visnù (la seconda persona in una delle più classiche Trinità indiane), tramite concezione miracolosa con una donna sposata ad un artigiano (o allevatore)... Il tiranno del luogo fece una strage di una ventina di neonati innocenti per tentare di sopprimerlo mentre era introvabile, fuggito nel deserto coi suoi genitori. Inizialmente appare come uomo eroico o semidio, ed infine si rivela come dio. Era venuto al mondo per riconquistarlo dai demoni. Compì miracoli, fu considerato salvatore e chiamato dio pastore. Morì ucciso (da una freccia, non sulla croce), ma, tranquilli, rinascerà anche lui infatti promise di tornare dopo la morte, e comunque gli indù credono alla reincarnazione per tutti. (Fonte: Louis Jacolliot francese 1837-1890) [Altre fonti però datano la nascita di Khrisna al 19 luglio 3228 avanti Cristo]. Da notare che oggigiorno anche Krisna come Babbo Natale porta doni nel cuore della notte! E' tutto un riciclo: uno degli ispiratori del mito di Gesu' (anteriore di 12 secoli), dopo 30 secoli vede il suo culto contaminato dalla figura che ha contribuito ad ispirare.


19. Joshua Ben Josef (detto Gesù, Gesù bambino, Nazareno [o Nazireo], Galileo, Cristo = unto, Messia e il Salvatore) che arriva buon ultimo nella serie di dei di ambito mediterraneo orientale ed indoiranico. Alcuni aggiungono alla lista dei nati intorno al solstizio d'inverno anche Zaratustra in Media e Buddha in India; in ambito Nord Europeo vi sono 2 dei:


20. Freyr dio solare Scandinavo, patrono di pace e della fecondita' della natura (n. solstizio d'estate, m. inverno).


21. Baldur (o Baldr, o Palatar il padrone) dio Scandinavo della primavera e della bellezza, figlio di Odino.


22 Scing-Shin in Cina e in ambito Centro Americano Messicano pre Colombiano troviamo 3 dei:


23. Bacab (Balam Acab giaguaro della notte) dio dei Maya dello Yucatan (Guatemala e Messico Sud Est), eppoi


24. Huitzilopochtli dio azteco solare signore del mondo e della guerra e simbolo del Sud del sole e del cielo.

25. Quetzocatl (Quetzalcoatl) dio serpente piumato azteco (di origine Tolteca), simbolo dell'Oriente e del Mais.

Molti altri eroi semidei e dei discesero agli inferi e da lì' fecero ritorno: (in totale sono sei fra quelli elencati come nati verso il solstizio d'inverno Dioniso, Adone, Attis, Tammuz, Baal-Marduk, Osiride.

Poi separatamente ne contiamo almeno altri 11 fra quelli nati in altri periodi o di cui non si conosce la data: Teseo, Orfeo, Enea, Zagreo, Sabazio, Apollonio di Tiana. Chuchulain, Gwydion, Amathaon, Ogier danese, ma la lista è certo incompleta di molti altri personaggi antecedenti o contemporanei a Gesù Cristo.

Alcuni di questi dei o eroi sono morti attorno all'equinozio di primavera (che è il periodo della Pasqua) e risorti dopo qualche giorno, a volte proprio dopo 3 giorni, come per Gesù (ma il dio Baldur, forse più pigro, è risorto dopo quaranta giorni). Ad alcuni di questi dei, sembra una mezza dozzina, la maggior parte di quelli orientali, è stata attribuita dai seguaci la nascita da una vergine (così come fu fraintesa dai teosofi occidentali studiosi di Buddismo, una nascita da una vergine anche per l’illuminato Buddha).

Nel mito di Gesù si possono poi riscontrare talune attinenze col mito di Asklepio o Esculapio figlio di dio (Apollo) guaritore e risuscitatore di morti ed altre attinenze col mito di Ercole figlio di dio (Zeus) soccorritore di uomini, il quale raggiunge l'immortalità ed ascende al cielo anch’esso attraverso la sofferenza.

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