lunedì 6 dicembre 2010

Il XX secolo descritto dalla penna fantasiosa di Ken Follett – Recensione de “La caduta dei giganti” ed altri libri...


Ken Follett ci racconta il suo novecento, ricco di drammatica violenza, ma anche il secolo della libertà in cui sono nate e sorte le democrazie.

Lo scrittore inglese viaggia ormai su cento milioni di copie vendute dei suoi romanzi. Non ha mai sbagliato un colpo sin dall’inizio del primo best seller dell’anno 1978 “la cruna dell’ago”. Il suo principale segreto in anni di onorato mestiere, è di aver pensato principalmente al lettore.

Nei suoi romanzi, grandi colpi di scena, ricostruzioni storiche, come nel suo ultimo capolavoro “ La caduta dei giganti” (edito da Mondadori), una trilogia che prende tutto il Novecento, sino al 1968, l’intreccio e la storia di cinque famiglie, di cinque paesi diversi, dalla Russia all’America. Per consulenti ha avuto otto storici, politici, arredatori e quattro traduttori in italiano. Si parte dal primo capitolo con l’incoronazione in Inghilterra di Giorgio V, tra storie di poveri minatori che lavorano all’infinito, e aristocratici ricchissimi, eredi di immensi fortune, sino ad arrivare a San Pietroburgo ed alla rivoluzione Russa. Per lui il Novecento ha avuto una grandissima importanza è stato ricordato, sia come un secolo di violenza e brutalità, ma anche come il secolo della libertà dove è nata la democrazia.

Il diritto dell’uguaglianza e i diritti per le donne. Essendo inglese, l’Inghilterra nel suo romanzo ha un ruolo centrale a differenza dell’Italia.

Nella seconda parte del romanzo, in cui si parla della seconda guerra mondiale si hanno più riferimenti del bel paese. Nel descrivere la spy story, e i fatti, lo spionaggio non era ancora molto elegante. Mentre nel secondo libro che riguarda il periodo della seconda guerra mondiale, tutto si presta di più a descrivere la storia. All’inizio della sua carriera era soltanto un ragazzo magro, ma ambizioso di capire come si scriveva un libro di successo. Scriveva velocemente, senza ricerche, senza pianificazioni. Ora si prende tutto il tempo necessario per le sue ricerche, poiché il suo interesse principale è rivolto al suo pubblico il lettore. Il genere da lui più amato e scritto è quello storico, per questo da tantissima importanza alla storia, che deve essere credibile il più possibile.

Trovo interessanti anche le storie di complotti, dove un personaggio svela la storia, che magari non viene creduta dagli altri. Ma anche se si parla di romanzi storici, quello che conta è la cura e l’attenzione che l’autore ci mette nella sua storia, per questo un romanzo diventa un best seller. Le trovate non ripagano il lettore che non apprezzerà di certo questa scorciatoia, non leggendo più le sue opere.

Rita De Angelis

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