venerdì 25 luglio 2025

La Chiesa greco orodossa in difesa della causa palestinese...

 


Mentre continua  lo sterminio per inedia che  colpisce il popolo palestinese nella Striscia di Gaza, ieri la Knesset ha votato l'annessione della Cisgiordania, come se la Cisgiordania non fosse già di fatto stata annessa. Con o senza questo voto, i coloni sionisti spalleggiati dall'esercito israeliano avrebbero continuato ad  invadere la Cisgiordania con la politica di incursioni, espropri, arresti e omicidi in ogni angolo della Cisgiordania.

Credo che l'azione della Knesset del 23 luglio 2025 abbia confermato l'ovvio e confermato il desiderio del governo israeliano di inglobare la Cisgiordania, nel tentativo di liquidare la causa palestinese e annientare la possibilità di uno stato palestinese indipendente.

I leader israeliani affermano esplicitamente che non ci sarà uno stato palestinese e che ai palestinesi non sarà permesso di vivere in un'entità indipendente. Devono accettare la sottomissione all'occupazione e arrendersi alle sue politiche e pratiche od abbandonare il suolo natio, ma per dove...? 

La questione dei due stati per due popoli è finita ed è stata cancellata per sempre. Di fronte a questo pensiero razzista ed escludente, il mondo è tenuto ad agire, e i Paesi che promuovono la giustizia e la pace sono tenuti a tradurre le loro dichiarazioni e posizioni in azioni concrete. 

Israele  afferma che l'intera Palestina gli appartiene. La presenza dei palestinesi è un'eresia, e la loro stessa esistenza non è riconosciuta.

Ma i palestinesi esistono e sono devoti alla loro patria e alla loro causa. Non importa quanto tempo ci vorrà e non importa quante cospirazioni la causa palestinese debba affrontare, questa rimarrà una questione di diritto e giustizia.

I palestinesi non possono accettare soluzioni di resa incondizionata e senza speranza. Così come hanno aspettato in tutti questi anni, sono capaci di aspettare ancora più a lungo e rinunciare ai loro principi fondamentali di esistenza e ai loro legittimi diritti su questa terra è assolutamente fuori questione.

I governanti di Israele vogliono umiliare, assediare e abusare dei palestinesi. Questo è ciò che sta accadendo a Gaza nel mezzo della guerra di sterminio. Questo è ciò che sta accadendo in Cisgiordania ed anche a  Gerusalemme. 

Dico, prima agli arabi e poi a tutti i governanti del mondo, che la causa palestinese è la causa di ogni essere umano libero. I governanti di Israele sono in grado di prendere le decisioni che vogliono, ma non sono in grado di   sottomettere e umiliare i palestinesi, che sono saldi nei loro diritti.

Quando il mondo scoprirà il razzismo praticato contro i palestinesi? Quando vedremo misure concrete da parte di organismi internazionali e Paesi che promuovono i diritti umani per difendere il popolo palestinese oppresso e porre fine alla serie di crimini, guerre e gravi violazioni   commesse contro i palestinesi?

Il nostro appello rimane per la fine della guerra di sterminio e della politica della fame, e per l'adozione di misure a sostegno dei palestinesi e per la loro giusta causa. Essi meritano la vita nella loro patria e meritano la libertà nella loro terra, proprio come il resto dei popoli del mondo.

Arcivescovo Atallah Hanna


Arcivescovo di Sebastia della Chiesa greco-ortodossa

Gerusalemme, 24 luglio 2025. Su segnalazione di Giorgio Stern

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