domenica 30 ottobre 2016

Centro Italia: sosta controllata - Per parcheggiare non basta più pagare occorre anche farsi riconoscere


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Vuoi sostare? Non basta inserire nell'apposito parcometro le monete per pagare,devi forzatamente digitare gli estremi della targa dell’auto, se no niente agognato scontrino da esporre e, quindi, niente sosta! È quanto accaduto a me in una ridente località del Centro Italia ove ho avuto opportunità di verificare (per la prima volta) l’introduzione di questa nuova “variante” alla già vessativa imposizione delle “strisce blu”.

Non nego, appena resomi conto della obbligatorietà della indicazione della targa, di essermi sentito ancor più spiato dal “Grande Fratello” che tutto vede e tutto sa..sarà anche per una mia deformazione mentale,visto che da sempre ne accenno alla esistenza e pericolosità.

Ma il solo fatto di dover segnalare dove parcheggio (ed a che ora) l’auto mi ha scatenato le più complottiste immaginazioni soprattutto perché “a pagamento” ed in cambio di nessun servizio!

Ora, così mi hanno detto persone “informate”, che tale accorgimento è già in uso in qualche parcheggio aeroportuale e pure in altre località.

Non lo sapevo, ma vorrei mi si spiegasse...

Negli scali aerei e negli snodi come le stazioni ferroviarie e marittime può avere un senso dover dichiarare la targa del veicolo in sosta ai fini di controlli antiterrorismo (in effetti,di per se,non serve lo stesso a nulla).

Ma in una pubblica via,parcheggiata senza che si abbia diritto a sorveglianza ed assicurazione antifurto, perché devo inserire un dato che viola la mia (o del proprietario) privacy?

A cosa serve realmente,dietro autoindicazione, localizzare e memorizzare in chissà quali server  dove sosta l’auto (e, di fatto, chi la occupa)?

Mi si risparmi, cortesemente, l’ingenua risposta datami oggi da un comune cittadino: così gli addetti ai controlli possono evitare che un tagliando emesso per un’auto venga utilizzato su un’altra”…

Quando si inserisce la moneta si acquisisce il diritto di sosta per un limitato periodo dentro uno stallo, non esiste che si debba indicare forzatamente chi lo acquista, visto che (lo ripeto) sono parcheggi incustoditi e senza assicurazione (peraltro, per me, non dovrebbero neppure esistere).

Confesso inoltre, ahimè, che ho visto tutti gli altri automobilisti arrivare al parcometro, inserire dati e soldi e ritirare lo scontrino da esporre senza,apparentemente, porsi alcuna riflessione..

A me, come al solito, non resta che buttarla nel gran mare di internet,chissà qualcuno la raccolga...

Vincenzo Mannello 

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