"Abbi il Coraggio di sapere" (Orazio)
La "gelida manina" avrebbe dovuto essere invisibile, invece era e permane perfettamente visibile, e ciò non solo perché nella società dell'informazione la descrizione e l'immagine si mescolano col fatto (ma già nel passato...esempio La "Sacra" Sindone...oppure le statue e gli affreschi che adornano le Chiese...) ma anche perché le SCENE che stiamo vivendo, e subendo, ricalcano verosimilmente ALTRE SCENE CINEMATOGRAFICHE di film di successo...
Ed evidentemente gli sceneggiatori NON sono dei creativi, ricalcano scene già divulgate e già IMPRESSE nelle memorie affinché l'impressione della VERITA' risulti lampante.
Infatti, noi riteniamo vero tutto ciò che in qualche modo abbiamo già visto e vissuto e questo imprinting nella nostra memoria, come per le oche di Lorentz, ci dà la misura della realtà. Ad esempio... la nostra abitudine visiva con affreschi e quadri di grandi artisti dedicati alla RESURREZIONE di Cristo ci facilita la credulità su questo strano evento...
Ciò premesso, (Vedi: immaginario nella cultura di Massa, di A. Piromallo Gambardella)..." prima Barthes poi Dorfles hanno attirato l'attenzione su nuovi riti e nuovi miti nel'attuale civiltà dei consumi e il potenziale d'immaginario in essi presenti..."
Portiamo alcuni esempi:
1) Il barcone pieno di migranti. la pienezza di tali barconi è assurda. E basta ragionarci un pochino. In tali barconi quel peso è intollerabile. Questi "vascelli" non sopporterebbero la metà del peso. Ed infatti nessuno li utilizzerebbe nemmeno per attraversare qualche fiumicello o laghetto di montagna, sul tipo di quello in cui fu trovato il cadavere di Mons. Bisaglia, un prete "spallone" che trasbordava in Svizzera nella sua valigia diplomatica, i soldi della ditta FIDIA, di cui era consulente la premionobel Rita Levy Montalcini, moneta sonante fatta con la vendita forzata di un "farmaco" il Cronassial, di dubbia efficacia terapeutica ma di sicura efficienza NOCIVA.
2) L'assalto al TRENO, che ha molteplici implicazioni, dagli assalti alla Lorenz d'Arabia ai treni turchi, a quelli di Jesse James nell'America post-secessione, a quelli di Sergio Leone (Giù la testa!) alle meste carovane dirette ai Lager...con la rincorsa ( chiaramente organizzata...infatti si vede benissimo quando si ordina ai migranti di correre..verso le rotaie....che si prolungano all'infinito per congiungersi chissà dove in stile perfettamente moroteo ( le parallele convergenti...) immagine patetica se non fosse peripatetica. Col dettaglio della cattiva giornalista che fa lo sgambetto al maratoneta...( stranamente la perfida sgambettatrice era proprio sotto l'impietoso sguardo di una telecamera concorrente...), e con l'handicappato che con le stampelle si avvia alla LUNGA MARCIA di 240 chilometri per Vienna....(Oh..Dolce Vienna tu... sei come un sogno di gioventù....)
3) Non manchino, a questa "sacra rappresentazione", i bambini. E qui il tocco è magistrale. Vi si vede la mano di "esperti" alla Spielberg. Il punto di partenza, almeno per quanto ritengo di dover citare, è la cosiddetta STRAGE degli innocenti (episodio evangelico descritto in tinte forti da Pasolini nel suo film-tranello dedicato al Cristo)... ma non dimentichiamo che l'abitudine di Lorsignori era proprio quella di sacrificare i bambini (i capretti li mangiavano per sfamarsi, vivaddio!) mentre i bambini erano un peso sociale... e qui dovremmo citare le ben note INTENZIONI GENOCIDARIE di chi conosciamo. Intenzioni che emergono abitualmente anche dall'elenco mortuario dello stillicidio degli annegamenti. Leggeremo fra qualche giorno il racconto degli scampati dal LUNGO VIAGGIO attraverso l'Africa...
Se qualcuno ha qualcosa da aggiungere lo faccia
La Società si è proclamata ufficialmente spettacolare. Essere noto al di fuori delle relazioni spettacolari equivale già ad essere noto come nemico della Società....Gli Pseudo-avvenimenti che incalzano nella drammatizzazione spettacolare NON SONO STATI VISSUTI da coloro che ne sono informati...
Giorgio Vitali - giorgiovitali.vitali1@gmail.com
ULTERIORE ANNOTAZIONE.....chi organizza queste operazioni mediatiche è uno sceneggiatore di notevole cultura artistica. Uno Sgarbi, per capirci. Ma uno Sgarbi che conosce i film e soprattutto quelli a base storica. Un esempio di capacità rievocativa è dato dall'ottimo libro da me scoperto ieri di un grande uomo di teatro. Dario Fo. La vera storia di Ravenna, ed Panini. In questo libro l'autore riesce a ridisegnare in stile moderno quelle ICONE ravennati che SONO nella mente di tutti, perché tutti hanno in qualche modo visto i musaici ravennati. Ebbene, la questione è proprio questa: Il deja vu si insinua nella memoria visiva e quando, con altri mezzi, noi aggiungiamo immagini che ci richiamano quelle precedenti, tutto ci appare come vero. Il problema pertanto consiste nel riuscire a mostrare le scene che ci propina la tiv nella loro veste originale. Quella cinematografica.
RispondiElimina