Scioccante, anche se non la più importante, l’affermazione
del gesuita vestito di bianco, in arte Francesco. Che, col finto
candore pretesco, affinato da un paio di migliaia di anni, se ne è
uscito con una frase che è stata proposta per il nobel
dell’ipocrisia, per il nastro d’argento della infingardaggine:
“La donna tentatrice? E’ offensivo”.
Ricordando che anche Gesù
è nato da una donna (e da chi o da dove avrebbe dovuto nascere? Da
un cammello? Da un UFO? Sotto un cavolo?), il sovrano di uno stato
estero, stato che è simpatico come un mal di denti, nella sua furia
aggregativa, ha pensato di sdoganare le donne.
Fino
ad ora venivano definite “remedium concupiscientiae, rimedio per il
mal di testa, in definitiva; o, in alternativa, strumentum diaboli.
Il
motivo della millenaria misoginia della chiesa è banale: impostasi
come dittatrice in ogni aspetto della vita umana, lavoro, studio
educazione, società, potere, figli, stati, morale, aggregazioni,
scienze (eppur si muove!.....), stampa, censura eccetera eccetera, la
chiesa non è mai riuscita a vincere quella forza portentosa che
spinge un maschio fra le braccia della sua femmina, o viceversa. Da
quel rapporto la chiesa ne è stata tenuta fuori, aliena, non
gradita.
Pussa
via!
Quindi,
dopo aver deciso per un solo voto di scarto nel Concilio di Nicea del
324-325 d.C. che anche la donna ha un’anima, per quasi duemila anni
la donna ha subito le angherie culminate durante la “santa
inquisizione” in deliziosi roghi ove le erboriste e le levatrici,
saggiamente auto escluse dai rimbambiti che facevano i medici nel
sistema retrogrado e repressivo, venivano allegramente bruciate vive,
con la scusa che si erano congiunte carnalmente col diavolo, sotto
forma di caprone, rigorosamente nero, o con gatti e/o simili facezie.
Dopo accurata tortura, ovviamente. Fino alla fine del 1700.
L’ultima
strega fu bruciata a Milano nel 1780 ca. se non erro.
Ma
la misoginia, l’avversità della chiesa nei confronti delle donne
non ha cessato di esistere, sublimata nel divieto di elevare al rango
di “prete”, di ministro del loro dio, al genere femminile.
Però.
Però
oggi la chiesa ha enormi difficoltà a reperire adepti. Quindi il
gesuita vestito di bianco cerca di ….. “allargare”.
E
decide che non è vero che le donne sono “tentatrici”.
Puttanata
pazzesca. Anzi, addirittura clericale. Vediamo di capirci qualcosa.
La
realtà è umanamente semplice.
A
parità di età, peso e salute, da sempre il maschio sviluppa una
forza d’urto quattro volte superiore a quella della femmina.
Evoluzione dei ruoli, se volete. La donna ministro degli interni, il
maschio ministro della caccia e della guerra. E ha funzionato
abbastanza bene, tanto è vero che siamo ancora qua.
La
donna ha accettato il suo ruolo e si è evoluta in questo senso. Ha
capito che il maschio ha una sensibilità grezza ed una psiche
infantile nei suoi confronti. Per accaparrarselo ha sviluppato le
attrattive che al suddetto maschio piacciono. Quindi si è fatta
bella e desiderabile.
Mi sembra normale, giusto, economicamente
corretto e soprattutto funzionante.
La
donna si fa bella e sexy, da qualche centinaio di migliaia di anni o
forse più, in modo che i maschi le corrano dietro nell’illusione
di conquistarla. Poveri sottosviluppati! Non sanno che è sempre la
donna che decide da chi sarà….. “conquistata”. Ma va bene
così.
Tentatrice?
Certo, grazie ad Odino (la natura, nel mio vocabolario). Provocante?
Certo, grazie ad Odino (idem come sopra). Desiderabile? Certo, e guai
se non lo fosse.
E
non ci vedo nulla di pruriginoso, di malato, di malizioso, di contro
natura.
La
donna infatti apprezza una certa fermezza. Ma detesta, ed io
sottoscrivo in pieno ed in toto, la violenza. La violenza è un atto
di vigliaccheria di chi uomo non è.
E
poi, detto fra di noi, in modo che il pretume non senta, non è
stupendo guardare una donna, desiderarla, innamorarsene,
corteggiarla, ottenerne i sorrisi, parlare con lei,decidere e sentire
che “è lei quella giusta”? Non è sublime vivere la
trasformazione dell’innamoramento in amore, cose totalmente
diverse?
Il
fatto è che accettare tutto questo esula dal controllo clericale. La
costruzione, soprattutto se poi arrivano gli eredi, la complicità,
la progettualità, il difendersi reciprocamente, l’accettare i
difetti dell’altro, finendo con l’amarli, il sentirsi una realtà
sola, il far fatica per l’altro/a, lo sforzo di rinnovarsi
rifuggendo dall’abitudine è il profondo dell’essere umano, uomo
o donna che sia. Alla faccia del catechismo che giudica peccato anche
solo guardare il sedere della propria moglie con desiderio.
Razza di
nido di vipere, sepolcri verminosi imbiancati!
Il
vero rispetto verso le donne sta nell’apprezzare, e qualche volta
invidiare, la loro capacità di essere sognatrici romantiche, gattine
ronfanti, mamme leonesse, econome rigorose, dispensatrici di piaceri
notturni e non solo, ferree valchirie a difesa della “tana”.
Diligenti, scrupolose, generose, belle sempre….. Con una capacità
di sacrificio nel tempo che il maschio spesso non ha: atti eroici
momentanei, quello sì, e lancia la stampella contro il nemico. Ma le
donne la stampella la lanciano ogni giorno, tutta la vita.
Non
sono più accusate di essere tentatrici? Grazie ad Odino le donne
continueranno a tentare gli uomini, salvando la Vita. Alla faccia
della misogina chiesa, da sempre piena di pedofili invertiti, quale
contrappasso alla loro posizione contro natura.
Care
donne, grazie di esistere così come siete: tentatrici e parte di una
sola entità.
Fabrizio
Belloni
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.