I
giornalisti – linguetta (come aveva ragione Missiroli: “piuttosto
che lavorare, meglio fare il giornalista”!) accusano il “Lumbard” Salvini di parlare alla pancia della gente. I partitocratici componenti
della casta non perdono occasione di ripeterlo, soprattutto se in
televisione, con facce adeguatamente sdegnate. Recitano male, i
partitocratrici, ma è il meglio che sanno fare. I più temerari si
arrischiarono in aggettivazioni che ai loro occhi sono squalificanti:
Xenofobo! Razzista! Addirittura “Nazista”,
probabilmente senza sapere di cosa parlano se non per film,
documentari resistenziali, propaganda di un tempo che fu.
Parla
alla pancia della gente, dicono, per ottenere aumenti di punti
percentuali di gradimento, sfrutta la paura del diverso, del nero,
del maomettano….
In
parte credo sia vero: al Salvini è stato offerto su un piatto
d’argento uno slogan vincente per la campagna elettorale, che ha
steso una nebbia fumogena sulla quasi totale assenza di progettualità
politica, di programmi attuabili.
Parla
alla pancia della gente! Credo sia vero. Però lo fanno tutti, se
guardate con occhi scettici e civilmente cinici.
Soprattutto
lo fa il Francesco, nella sua furia ecumenica di predicazione. Che è
una cortina fumogena uguale a quella di cui sopra. Il capoccia del
Vaticano è andato negli SUA, a visitare Obama, l’inutile ONU
(ormai sostituito dalla bellica Nato), e un po’ di minoranze di
diverso tipo, qua e là. Si chiama marketing.
E
mica si è fatto scappare la ghiotta occasione: utilizzando la
cascata di trasmissioni televisive, di servizi speciali, di
interviste che hanno invaso teleschermi, decine di pagine sui
quotidiani, corredate da foto adeguate, ha ululato la sua solita
tirititera: “Basta
guerre! Basta violenza! Basta commercio delle armi! Accettate lo
straniero (ma non in
Vaticano n. d. r.). Misericordia
come regola sociale, di vita, di politica, di
istituzioni!”.
Ora
vorrei essere chiaro: la Storia, quella vera, dell’Uomo è in
sostanza la Storia delle sue Guerre. Da quando ne abbiamo
documentazione, dai Sumeri in poi (ma anche prima!), l’essere umano
ha combattuto, ha fatto guerre, si è imposto con la forza.
Ora,
domanda: se è sempre stato così, è verosimile e civile prevedere
che sarà così anche in futuro, o è logico, razionale, pensare e
credere che le cose cambino? Certo sarebbe bello ed educato illudersi
la nascita di una Arcadia tutta rose e fiori, soffusa di azzurro e
sorrisi. Neppure nei romanzi di fantascienza, neppure nei sogni di
romantici fanciulle, neppure nelle fiabe da raccontarsi a veglia la
sera per fare addormentare i bimbi.
Predicare
l’impossibile è peggio che parlare alla reale pancia della gente:
è ipocrisia cosciente, è propaganda mistificatoria, è falsità
voluta che sollecita le paure e il desiderio di pace di ciascuno. E’
- fuori dai denti- un crimine storico e sociale. Peggio degli altri
crimini perché ammantato di religione, con un megafono umano di
bianco vestito.
Fabrizio
Belloni
Cell.
348 31 61 598
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.