domenica 14 giugno 2015

Questa è invasione... Bisogna avere il coraggio di dire basta!



...Oggi sembra di vivere in una specie di molliccia gelatina tremolante, in disfacimento. Stiamo assistendo al tentativo di disgregare il tessuto connettivo italiano, la trama e l’ordito della stoffa che  ha vestito la nostra identità. L’eredità di tre millenni è sul punto di affondare in un mare di vigliaccheria  sfibrata, in un liquame di incompetenza, di nullaggine, di indifferenza ed egoismo ripugnante.

Badate bene, nei suoi tre millenni più volte l’Italia è stata invasa. I cosiddetti barbari calavano a depredare. Poi si stanziavano, frammischiandosi, assimilati. La civiltà di Roma sopravvisse alla sua più che millenaria storia. Erano quasi tutti barbari che provenivano dal Nord o dall’Est. 

Ci furono, è vero, due invasioni da Sud. Una araba, che si stanziò in Sicilia, in Calabria e in Parte in Puglia. Oltre ad incursioni piratesche (il pirata tunisino Barbarossa n.d.r.) sulle coste. Ma sia l’occupazione che le incursioni furono fortemente contrastate, con la forza. I ducati Longobardi (35, fino a Benevento), la forze papaline, le Repubbliche Marinare, gli ordini Di Monaci Guerrieri combatterono eroicamente contro gli arabi. Fino alla strepitosa vittoria di Lepanto, quando la forza ottomana fu umiliata.

Oggi assistiamo ad una inversione di tutto questo. Stiamo assistendo ad una invasione africana e mediorientale.

Voluta, programmata, studiata.

“Fuggono dalla guerra!” Biascicano i servi e proni a 90 gradi, quando non sfruttatori e magnaccia. E’ una balla, non mi stancherò di ripeterlo: dei 54 Stati in Africa, pochissimi hanno una situazione bellica attiva. E non confondiamo le millenarie diatribe tribali con stati di guerra. L’Europa riconosce tale stato solo per Libia (Brava Francia! Bell’idea andare a bombardare insieme all’Inghilterra il Rais Gheddafi. Si è ripetuto lo schifo di Suez del 1956), l’Eritrea e la Siria. Tutto il resto dell’Africa non ha stato di guerra riconosciuto ed acclarato.

E allora? Allora l’Europa chiude le sue frontiere. E non accoglie le migliaia, le decine di migliaia di africani che cercano di sciamare nel Vecchio Continente. La Francia ha chiuso le frontiere; la Svizzera non ne parliamo; l’Austria ce li rimanda (andate al Brennero a vedere le processioni…); la Slovenia non scherza: funziona, per sé. Ma anche da lì ne entrano a plotoni affiancati, con il beneplacito delle autorità slovene, ben felici di liberarsi dalle locuste….

Noi no.

Noi permettiamo che si riempiano le nostre città di disperati. Gettati qua e là come animali, sostenuti solo in parte dal cuore dei volontari e dei cittadini. Le bestie hanno di solito trattamento migliore.

Se poi nascono problemi di criminalità, di malattie, di scontri sociali, non stupitevi: è lo sbocco naturale di una situazione gestita da cala braghe, da sciacalli sociali ed economici, da servi sciocchi ed incapaci.

I media radicalscick hanno già suonato l’allarme: attenzione, dicono, se si va avanti così rimpiangeremo i personaggi della Lega Nord, che stanno tuonando.
Vero.

La Gente ha già detto BASTA!

La Gente non ne può più di assistere allo scempio, allo spreco, allo sperpero di risorse a favore degli invasori, contro i Cittadini Italiani.


BASTA! E quando il Popolo dice BASTA! Arrivano tempi bui e duri, durissimi per chi è responsabile della tragedia. Il Popolo esasperato non mangia le brioches di Maria Antonietta.

Fabrizio Belloni 


1 commento:

  1. Commento di Luigi Di Maio:
    "La Francia nel 2011 bombardò la Libia e depose Gheddafi per appropriarsi dei pozzi di petrolio che oggi sono in maggioranza Total. La stessa Francia oggi chiude le frontiere bloccando il transito di immigrati che vengono proprio dalla Libia. Loro bombardano, loro ci guadagnano, loro provocano l'immigrazione massiccia dopo aver scatenato la guerra civile e noi dobbiamo accollarci tutte le conseguenze? L'Italia è una pentola a pressione che sta per scoppiare. Abbiamo 9 milioni di italiani sotto la soglia di povertà, non possiamo essere Europa solo quando dobbiamo mandargli i soldi. Non è tollerabile che la Francia chiuda le frontiere e lasci tutti questi disperati a noi..."

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