Per capire bisogna
sapere. Per sapere occorre aggiornarsi.
E poi bisogna
compiere l’azione per i più la peggiore e maggiormente faticosa: pensare.
Magari con quel pizzico di scetticismo e di cinismo che tre mila anni di
civiltà europea hanno caricato sul nostro groppone. E mettere in pratica quel
grande insegnamento che il professor Miglio ci impartì, nel corso di Dottrine
Politiche alla “Cattolica” di Milano: “in
un discorso serio, scientifico devono essere assenti i giudizi di valore”,
cioè, per capirci, devono essere assenti giudizi del tipo “è bello, è brutto; è
giusto, è sbagliato; è buono, è
cattivo….”. So che con questo criterio si cancellerebbero settanta anni di
storia politica italiana, ma non me ne cale assolutamente nulla.
Ora, alla rinfusa,
citerò alcuni dati, alcuni fatti certi, alcuni accadimenti apparentemente
slegati, non consequenziali, ma che –invece- sono la cornice alla conclusione,
anzi ne tradiscono la causa.
·
Il
debito pubblico degli Stati Uniti è circa 18.000 miliardi di dollari, con un
incremento costante mensile. La Federal
Riserve , banca privata, al cui vertice vi è da sempre un
ebreo/a, continua a stampare dollari, non coperti da nulla. In altre parole,
gli americani hanno consumato e continuano a consumare più di quello che
producono. Hanno cercato di far pagare al resto del mondo il costo del loro
“american way of life”, ma ormai non ci riescono più.
·
Il
premier cinese è andato a trovare il Barak, e, nella sala ovale della Casa
Bianca ha pestato i pugni sul tavolo: i cinesi hanno in pancia montagne di titoli
del debito pubblico yanke e non ci stanno più. E non sopportano più la voce
grossa che gli Stati Uniti hanno sempre fatto. I cinesi hanno approntato un
nuovissimo caccia bombardiere che incute rispetto e paura. In più hanno una
quantità inverosimile di uomini in armi. Non sarebbe un boccone facilmente
digeribile, come cinquanta e più anni fa.
·
In
Russia Putin ha mostrato i muscoli nella parata militare di maggio. Il
nuovissimo carro armato mostrato, il T 14, è la prima vera novità dopo i
mitici, finora inarrivabili Tiger e Koenigstiger delle Panzer Divsionen. E, come amo dire, Putin ha anche tolto la ruggine dai missili,
·
La Crimea è tornata a casa: in Russia. I servi
europei hanno sbraitato un po’. Ma la Grande Germania ha solo fatto
finta di far la voce grossa: i rapporti consolidati e strutturati fra Berlino e
Mosca hanno obbligato la Merkel ,
che detesta Putin, ma che da statista si adegua, a proseguire nella politica di
“alleanza” di fatto Tedesco-Russa. L’incubo che impedisce ai nord americani di
dormire tranquilli.
·
A
Londra si sono riuniti, con estrema riservatezza, gli analisti militari, quasi
tutti europei. Hanno deciso che si devono cambiare i “sistemi d’arma”, gli
armamenti, cioè, in vista di un prossimo tentativo di invasione dell’Europa da
parte dell’Africa e del Medio Oriente. Parlano di milioni, decine di milioni di
persone. O forse di più.
·
I
lacchè progressisti, specie donne con la frustrazione esistenziale che ne
caratterizza i tratti del volto, sbavano di accoglienza, di accettazione, di
solidarietà per le migliaia di clandestini che si riversano sulle coste
italiane. “Fuggono dalla guerra e dalla fame”, bestemmiano le menadi baccanti
rosse, o, peggio, cattocomuniste. Dalla fame, forse (ma ne parleremo). Dalla
guerra, un tubo! In calce troverete l’elenco dei 54 Stati Africani: vedrete che
solo pochissimi hanno una situazione di belligeranza. Diversa è la situazione
alimentare: ma anche qui dobbiamo essere chiari. Il Continente africano
potrebbe essere non auto sufficiente, ma addirittura esportare derrate
alimentari, se non ci fosse una miope politica di predazione che USA,
Inghilterra, Francia e Cina compiono nei confronti dell’Africa. E quando un
Berlusconi qualsiasi mette in atto una intelligente politica con la Libia , improvvisamente,
senza alcun benestare internazionale, Francia, Inghilterra e USA vanno a
bombardare e destabilizzare. I risultati sono sotto gli occhi di tutti. Si
ripete la storiella di Saddam Hussein e delle armi di distruzione di massa, mai
trovate (perché erano già state usate contro i Curdi). Ma non possiamo ricevere,
in uno Stato già sovraffollato, con crisi galoppante nonostante le barzellette
renziane, con gravi squilibri fra le zone del Paese, e farci carico di nessuno,
tanto meno di gente la cui affidabilità sociale e politica è almeno dubbia, se
non peggio. Però i catto-comunisti ci lucrano politicamente, cercando di
rimpinguare le loro file, e le loro casse, sciacalleggiando sugli aiuti che
noi, poveri come siamo, spargiamo a profusione. Nessuno si chiede perché tutto
questo avvenga. La risposta sarebbe un’esplosione al cui confronto Hiròshima
sembrerebbe un petardo di Fuorigrotta.
·
L’euro
scetticismo sta dilagando. Grazie a dio. In varie forme, secondo mentalità e
costumi specifici dei vari popoli; con velocità di aggregazione diverse e
tumultuose; con la forza inarrestabile che hanno i Popoli, la diffidenza prima,
la delusione poi, il rifiuto infine stanno montando contro il gelido mondo
burocrate di Bruxelles, contro un’Europa di banchieri e potenti famiglie, di
una finanza che si era illusa di sostituire l’economia. Morte del sogno
giudaico di impossessarsi del Vecchi Continente. Goldman Sachs padrona del
nulla, in definitiva. Vaticano compreso. L’euro, moneta che vale come quella
del Monopoli, salutato con speranza, è divenuto simpatico come una carie
dentale. Del resto i Tedeschi ce lo avevano sussurrato, con l’amore che hanno
per il Bel Paese: “Italiani, -dissero- non distruggete i clichet della vostra Lira!”.
Preveggenza e saggezza teutonica.
In conclusione
(potrei continuare per altre venti pagine, ma le vostre coronarie meritano
rispetto) la strada da imboccare è chiara e non molto discutibile:
1. Uscire dall’Euro
2. Uscire dall’Unione Europea
3. Stringere forti rapporti con la Grande Germania e
con la Russia
4. Adoperarsi per costruire la Fortezza Europa
5. Allontanare dal suolo italiano basi ed
atomiche americane (113 le basi, 68 le porcherie nucleari)
6. Istituire il visto di ingresso, con
particolare severità per africani e mediorientali (chi è senza visto, senza
soldi, senza contratto di lavoro: a casa, o da dove è partito)
7. Affondare tutti i galleggianti –tutti-
sulle coste libiche
8. Concedere basi navali alla flotta militare
Tedesca ed a quella Russa
9. Affidare ai Carabinieri la gestione del
potere per uno/due anni onde indicano una elezione per la nuova costituente. La
casta va azzerata. Come…. lo lascio alla vostra fantasia ed al vostro fegato
Si accettano
suggerimenti e critiche.
Fabrizio Belloni
Cell 348 31 61 598
Di seguito: elenco
Stati dell’Africa
Abitanti: un
miliardo e cento milioni
Densità: 33,76
abitanti per silometro quadrato
Stati:
- Egitto
- Libia (situazione di guerra civile)
- Tunisia
- Algeria Marocco
- Senegal
- Mauritania
- Sahara Occidentale (Paese sub iudice e
non completamente riconosciuto)
- Gambia
- Guinea Bissau
- Guinea
- Sierra Leone (guerra civile latente)
- Liberia
- Costa d’Avorio
- Ghana
- Benin
- Camerun
- Sao Tomé e Principe
- Guinea Equatoriale
- Togo
- Camerun
- Nigeria (guerra terroristica nel nord)
- Mozambico
- Zambia
- Namibia (guerriglia)
- Botswana
- Zimbawe
- Swaziland
- Lesotho
- Sud Africa
- Madagascar
- Comore
- Gabon
- Congo
- Niger
- Mali (presenza Legione Straniera
Francese)
- Burkina Faso
- Ciad
- Repubblica Centro Africana
- Repubblica democratica del Congo
- Eritrea (guerriglia)
- Etiopia ((problemi con Eritrea)
- Gibuti
- Randa
- Burundi
- Tanzania
- Uganda
- Kenia
- Malawi
- Angola
- Somalia (guerra civile)
- Sudan (guerra civile)
- Sudan del Sud (guerra civile)
- Capo Verde
- Guinea Equatoriale
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