Foto di Gustavo Piccinini
L’astensionismo
dilaga. I vecchi rottami
partitocratrici berciano. Chi ha perso di meno fa la ruota e si consola con le
poltrone. Partitocrazia maleodorante.
Chi ha perso
imputa all’astensionismo stesso la caduta. Partitocrazia stupida.
I media esultano o
funeraleggiano secondo gli umori dell’editore. Partitocrazia viscida e servile.
Nessuno sottolinea
una verità, scomoda, micidiale, dirompente.
Se la Gente non va a votare gli apparati faraonici (di
funzionari o di soldi) dei partiti, fingono di non capire che la metà (di più,
se si contano le schede bianche e nulle) degli Italiani li ha mandati al
diavolo. Non sono stati capaci di rinnovarsi (né possono, per natura
partitocratrica e arraffante) e l’offerta che propongono alla Gente viene
sempre più rifiutata dal Popolo, che vede solo poltrone, soldi ammucchiati,
benefici inconcepibili, incapacità di progettazione e di attuazione.
Sbavano di calo fisiologico, compatibile con le
percentuali anglo sassoni; invece è un calo di consensi patologico,
metastasizzato, irreversibile.
Se poi lo stesso
calo si ha alle regionali, i servi
partitocratrici biascicano di similitudine con le politiche, essendo la
Regione organo lontano e non percepito (fatte salve la Val d’Aosta e il Trentino-Sud
Tirolo).
Ma se va a votare
quasi solo un romano su tre, se anche nei Comuni l’astensionismo deborda, vuol
dire che si è rotto un meccanismo essenziale.
Il Comune è la
bandiera, campanilistica, se volete, di ciascuno di noi. Se contenuto in
logiche di affermazione e non di disprezzo, è e può essere anche positivo.
Vivaddio non è solo la bandiera della squadra di calcio che dovrebbe unire.
Invece si è persa
la sensibilità e l’amore della Comunità, che raccoglie le tradizioni, la
cultura, le radici del nostro essere. Se si distrugge la Comunità ci avviamo ad
una situazione micidiale: il nulla cosmico.
Fate mente locale:
prima hanno distrutto la
Famiglia , primo organo sociale. In mille modi: consumismo,
televisione, pornografia, omologazione……
Il passo
successivo è l’annientamento della Comunità, di quell’idem sentire e vivere che
ha cementato per millenni le Genti.
E’ un piano
studiato a tavolino e scientifico e viene da lontano.
Il passo
successivo sarà la riunificazione di tutte le Società (cioè le singole
sommatorie delle Comunità) in un unico coacervo di amebe grigie e tubi
digerenti, sotto un unico Governo Mondiale. La globalizzazione (economica e
finanziaria) e il mundialismo (politico e militare) ne sono gli strumenti.
E chi vuole tutto
ciò?
Cito il Talmud: “Tutti i re del mondo verranno strisciando a portare il
loro oro ai piedi del popolo eletto”.
Se per propaganda
sottile e martellante, se per paura di affrontare il vero, se per quieto
vivere (O Franza o Spagna purché se
magna), se per insegnamenti subdoli, viscidi, tentacolari e bugiardi si è
arrivati confondere il vero con il voluto (da altri), allora si merita di
essere considerati nient’altro che “progenie di cane” (Talmud), bestie cioè.
Ma ci sono ancora
tanti, sempre di più, che combattono, che si alzano in piedi, che non mollano e
che non molleranno mai.
Servi? Mai.
Globalizzati e
amebizzati? Mai.
Ora, domani,
sempre il grido ritorna e diventa tuono: Europa, erwache! Europa, svegliati!
Fabrizio Belloni
Cell. 348 31 61
598
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