Questa notizia potrebbe prossimamente riguardare i metalli preziosi (oro e argento, che poi sarebbero la vera moneta storica dell'umanità), dei quali nazioni più lungimiranti stanno facendo incetta, consapevoli che i vari QE (Quantitative Easing) adottatati negli ultimi anni (in particolare dagli USA, UK, GIAPPONE) stanno fallendo nei loro scopi dichiarati e non potranno impedire il collasso del sistema monetario basato su monete cartacee fittizie, indebitamento patologico, consumismo compulsivo, malinvestiment, ecc., in quanto inesorabilmente la fiducia sta scemando, la miseria si diffonde e ci si ritrae in difesa nel timore di probabili eventi traumatici ...
Claudio Martinotti Doria
2017, L'ANNO DELLA FINE
Nel 2017, le forniture globali di indio potrebbero esaurirsi. Chi non conosce l'indio, potrebbe domandarsi che cosa c'entra con il destino della Apple, uno dei principali produttori di tablet (iPad) e di smartphone (iPhone). L'indio, un metallo raro con una capacità enorme di condurre elettricità, permette ai nostri telefoni cellulari di essere più intelligenti, ai nostri televisori e ai nostri iPad di avere schermi più grandi e ad alta risoluzione.
Ma, secondo gli analisti, l'offerta di questo metallo non è più in grado di soddisfare la domanda, anche perchè la disponibilità del metallo si esaurirà nel 2017. Di conseguenza, il prezzo dell'indio è schizzato negli ultimi anni, passando dai 60 dollari al chilogrammo nel 2003 ai 1.000 dollari nel 2007, prezzo che mantiene ad oggi. Inoltre, è nato un nuovo contrabbando per l'industria dell'indio, principalmente proveniente dalla Cina.
Se le previsioni si rivelassero corrette, l'unica strada percorribile sarà di aumentare gli sforzi di riciclaggio dell'indio. Ma i prezzi di questo metallo raro diventeranno davvero proibitivi per tutti i produttori come Apple, Samsung, Sony, etc. etc.
L'estratto in anteprima dell'articolo che comparirà nel corso del mese di giugno sulla stampa internazionale, può dare un'idea di quanto diventerà prezioso un metallo raro come l'indio. Secondo le nostre fonti di informazione, sono ormai parecchi mesi che nei principali depositi doganali della Svizzera, vengono immagazzinate importanti quantità di indio, per conto di investitori privati e istituzionali di tutto il mondo.
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