domenica 1 novembre 2009

Risate religiose e storie para-spirituali laiche... di Antonella Pedicelli

Una tra le più piacevoli pratiche spirituali consiste, a mio vedere,
nel trascorrere al momento del risveglio un minimo di cinque minuti
ridendo. Prima di aprire gli occhi, mi stiro come un felino e inizio
ad emettere una serie di suoni strani. Poi, subito dopo, tenendo
ancora gli occhi chiusi, inizio a ridere. Prova! Dapprima forse sarà
necessario uno sforzo e la risata non verrà fuori spontaneamente. Le
cose cambieranno se perseveri. Recupererai memorie di risate passate e
di scherzi cosmici. E soprattutto potrai ridere riguardo quello che ti
succede nel presente. Ti renderai presto conto di quanto assurda è la
vita.

Quando principio la mattina in codesto modo, pianto il seme della
risata proprio alla partenza del giorno. Questo implica solitamente il
muoversi in un processo di trasmutazione consistente, in cui i rancori
vengono attirati e rilasciati mediante una serie imprevedibile di
risate che possono scoppiare in qualunque momento del giorno. La
risata è una energia talmente potente che non necessita di
nient’altro. La tecnica consiste nel ridere profondamente per nessun
motivo particolare. In questo caso non sto ridendo per qualcosa che
accade o come conseguenza di una barzelletta. (HH AFS Bogus).


Barzellette....... raccontate da un sacerdote:

Un uomo sogna di essere morto e di essere finito all’Inferno. Qui
l’angelo preposto gli presenta tre pene, tra cui dovrà sceglierne una.
Accompagnandolo in un corridoio, gli apre una porta, dietro cui si
vede un mucchio di dannati nudi, appesi a catene e col fuoco che li
lambisce in continuazione. «No, no, questa pena non mi piace, troppo
dolorosa». Allora gli viene aperta una seconda porta, dietro cui si
celano tanti dannati incastrati fino alla testa nel ghiaccio, mentre
nugoli di vespe li pungono in continuazione. «No! Neanche questa mi
piace». Infine gli viene aperta l’ultima porta, dietro cui l’uomo vede
tanti dannati immersi fino al petto in un liquame maleodorante, mentre
leggono tranquillamente il giornale e bevono un caffè. «Però! A parte
il liquame, questa è la pena migliore: la scelgo!». Entra, prende un
giornale e poi sorseggia un caffè. Poco dopo entra uno dei
responsabili dell’inferno, che grida: «Gente, la ricreazione è finita!
Si ritorna a testa in giù!»

.......

A un posto di blocco presso alla Città del Vaticano vi sono due
carabinieri che stanno controllando le macchine che vi entrano. Ogni
mattina, il militare lascia passare una vecchia Renault 5 con sei
sacerdoti a bordo. Egli non fa mai domande al maresciallo, ma una
mattina è sostituito da un carabiniere scelto fresco di corso.
Quest’ultimo chiede al maresciallo: «Stanno arrivando sei sacerdoti su
una Renault 5. Che facciamo?». Il superiore risponde: «Cosa possiamo
fare? Siamo solo in due e con una Fiat Uno!!

...........

Un giovanotto affetto da megalomania entra in chiesa e va al
confessionale: «Padre, ieri sera mi sono intrattenuto con dieci
ragazze, una dopo l’altra!». «Allora debbo darti una pesante penitenza
per assolverti», disse il prete. «Una penitenza a me? Ma io non sono
nemmeno religioso». «E allora perché sei venuto a confessarti?». «Beh,
a qualcuno disposto a credermi dovevo pur dirlo, no?»

Antonella Pedicelli

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