domenica 22 novembre 2009

Ancora sull'influenza A - (detta anche maiala) e sulla redditizia truffa farmaceutica vaccinatoria

A PROPOSITO DI INFLUENZA

Sul n. 71 de “Le Journal de Michel Dogna” di maggio scorso si parla di vaccino antinfluenzale come di una truffa molto redditizia per le industrie farmaceutiche. L’articolo cita il Congresso internazionale chiamato “Projet Cochrane” che si è tenuto a Roma all’inizio del 2006 per fare il punto su 37 anni di vaccinazioni contro l’influenza. Il progetto, frutto di 25 differenti studi, ha preso in considerazione 60.000 adulti. La conclusione è stata che le vaccinazioni riducevano, nelle persone in buona salute, solo del 6% la possibilità di contrarre influenza e non aveva alcuna efficacia nelle persone anziane. A conferma di questo il Dr. Anthony Morris, virologo ed esperto responsabile del controllo ai vaccini della stessa FDA, dichiara: “Non esiste alcuna prova che il vaccino contro l’influenza sia utile. I suoi fabbricanti sanno benissimo che non serve a niente, ma continuano però a venderlo”. Un altro studio effettuato nell’Ontario (Canada) dopo una campagna vaccinatoria gratuita effettuata nel 2000 su 12 milioni di persone, è giunta alle medesime conclusioni.

Il National Post di Ottava, il 2 maggio 2006, in merito ad uno studio fatto sui casi di influenza in Canada tra il 1990 e il 2005, a proposito dei soggetti vaccinati riportava: “Il vaccino contro l’influenza non ha ridotto il numero dei casi, mentre questa campagna è costata più di 200 milioni di dollari ai contribuenti”. E in Giappone (dove nel 1976 fu resa obbligatoria la vaccinazione in massa contro l’influenza per i bambini delle scuole) prima della vaccinazione si ammalava una persona ogni 100 mila abitanti, dopo la vaccinazione se ne ammalarono 60 ogni 100 mila abitanti.

Tra gli effetti secondari del vaccino, oltre all’influenza stessa, alcune riviste di medicina famose, come il British Medical Journal, citano lo sviluppo di pericarditi acute, problemi cardiaci, encefaliti, mielopatie, occlusione della vena centrale della retina, paraplegie ecc..

Inoltre, le ricerche del Dr. Hungh Fudenberg, immunologo statunitense, provano che esiste un legame tra le vaccinazioni regolari contro l’influenza e aumento del morbo di Alzheimer.

La nostra visione delle cose non coincide con la logica delle vaccinazioni sia perchè vaccinarsi significa immettere nell’organismo sano sostanze pericolose e sia perché non elimina la causa che potrebbe generare una malattia che risiede invece in uno stile di vita sano e adatto a conservare la salute. Se le nostre difese immunitarie sono efficienti non c’è virus o batterio che può minare la nostra salute.

Franco Libero Manco

RICORDATI CHE VIVI IN UN MONDO PROGRAMMATO PER FARTI AMMALARE.

SE VUOI STARE SANO E FELICE DEVI DIVENTARE UN PENSATORE AUTONOMO.

(Dr. Alan Goldhamer)

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