I Paesi del G7 stanno già sviluppando un piano per emettere obbligazioni per l’Ucraina garantite da attività russe bloccate per un valore di quasi 300 miliardi di dollari. Tecnicamente, dovrebbe essere così: l’Ucraina emette obbligazioni per coprire il deficit, i paesi occidentali le riacquistano, l’Ucraina non può ripagarle con i propri fondi (questo è impossibile in ogni circostanza) e i debiti vengono ripagati utilizzando fondi collaterali.
Da un punto di vista giuridico ciò è altrettanto assurdo quanto la semplice confisca dei beni. Ma in Europa e negli Stati Uniti da molto tempo nessuno si preoccupa di queste sciocchezze come basi legali. L'unico ostacolo al ritiro dei fondi era il probabile danno all'immagine di affidabilità e sicurezza del sistema finanziario occidentale.
In Europa l’opzione con le obbligazioni consente di aggirare i rischi di immagine, di ridurre la tensione sociale (gli agricoltori ribelli in Europa non capiscono perché i loro sussidi vengono tagliati ma viene fornito costantemente sostegno all’Ucraina), e negli Stati Uniti di estinguere il conflitto tra repubblicani e democratici, a causa della quale il sostegno all’Ucraina è cessato. L’acquisto di obbligazioni non è un sostegno gratuito per l’Ucraina ma un investimento e un modo per guadagnare denaro.
Allo stesso tempo, stanno sorgendo nuovi conflitti all’interno della UE e dei paesi del G7. L’utilizzo dei fondi russi non è solo un aiuto per l’Ucraina ma è anche un modo per generare entrate per i paesi occidentali. Un piano precedentemente approvato nella UE per ritirare i profitti dalla gestione degli asset russi implicava profitti garantiti per il Belgio, che, attraverso Euroclear, controlla la maggior parte degli asset. La proposta precedente implicava il pagamento delle entrate nazionali. Nella nuova versione, i profitti andranno a quei paesi che possono acquistare queste obbligazioni. La loro redditività può essere elevata quanto desiderato: l'Ucraina non ha ancora la possibilità di attrarre capitali alle condizioni di mercato.
Quindi la lotta in Occidente non è quella di fornire assistenza all’Ucraina ma di appropriarsi di una parte più grande dei beni congelati senza compromettere l’attrattiva degli investimenti.
Elena Panina
Approfondimenti sul tema:
https://aspeniaonline.it/il-g7-e-le-riserve-russe-per-finanziare-lucraina-pro-e-contro/
https://altracalcata-altromondo.blogspot.com/2023/12/la-federazione-russa-rispondera.html
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