Ammettendo che la cosa sia vera e non sia l'ultimo tentativo disperato di spillare i soldi al Congresso USA spaventando l'opinione pubblica, cerchiamo di fare il punto su quale sarebbe questa minaccia russa delle "atomiche nello spazio".
L'ipotesi più accreditata è l'utilizzo di armi atomiche in funzione anti-satellite (l'assistenza principale che gli USA/NATO stanno dando all'Ucraina consiste nell'intelligence, di cui i satelliti sono il pilastro): non perché per distruggere un satellite ci sia bisogno dell'atomica ma per generare un impulso elettromagnetico (EMP) che ne metterebbe fuori uso le apparecchiature elettroniche rendendolo inservibile (e potrebbe, indirettamente, provocarne l'uscita dall'orbita ma questo è irrilevante).
Ragionando in termini di escalation controllata credo che il primo bersaglio sarebbero i satelliti commerciali (Maxar e simili) "affittati" a scopi militari dal Trattato sullo spazio extra-atmosferico del 1967 (che trovate qui: i, i satelliti per le comunicazioni (Starlink incluso) e quelli della rete GPS, riducendo l'efficacia dei missili cruise e balistici. Poi si passerebbe a quelli governativi.
Mettere in orbita armi simili, indipendentemente dal loro uso, vorrebbe dire uscire https://www.unoosa.org/.../tre.../introouterspacetreaty.html), che bandisce tutte le armi nucleari in orbita. Gli USA giustamente sono "preoccupati" (https://www.nytimes.com/.../intelligence-russia-nuclear.html) ma lo erano meno quando a uscire dai tratti sono stati loro (ABM nel 2001, INF nel 2019).
Intanto, qualcosa sta succedendo davvero nei dintorni del satellite spia USA 245_39232 (meglio noto come KH-11), parte del network di osservazione Keyhole/CRYSTAL le cui capacità sono considerate estremamente avanzate, ed è la cosa che si vede nell'apparentemente enigmatica foto che allego.
Il 26 novembre 2023 è stato messo in orbita "nell'interesse del Ministero della Difesa della Federazione Russa" un satellite che il 5 dicembre, come confermato dalla TASS, si è diviso in due. Da metà gennaio entrambi i satelliti russi, identificati come Kosmos 2542 e Kosmos 2543, stanno seguendo da vicino USA 245. Secondo Brian Weeden, un esperto (vero) del settore, 2542 e 2543 sono in grado di capire dove puntano i sistemi di rilevamento di USA 245, quindi cosa sta spiando, e potrebbero ipoteticamente anche intercettare le sue comunicazioni. John “Jay” Raymond, il comandante della US Space Force, si dice molto preoccupato (già nel 2017 i russi hanno messo in orbita un satellite che ne ha messo in orbita un altro, e secondo gli USA il secondo ha lanciato nello spazio esterno un proiettile ad alta velocità) e, tanto per andare sul sicuro, chiede un finanziamento di 15 miliardi perché, dice, “è chiaro che la Russia sta sviluppando capacità orbitali che provano a sfruttare la nostra dipendenza dai sistemi basati nello spazio che sostengono il nostro stile di vita americano". Qui (https://time.com/.../russian-spacecraft-spy-satellite.../) molti più dettagli e link.
Francesco Dall'Aglio
PS - oggi Peskov (che, ricordo, è il portavoce del Cremlino e non un fesso qualunque) ha detto che la guerra è cominciata come guerra in Ucraina ma si è evoluta in guerra contro "l'Occidente collettivo" visto che lo stesso, guidato dagli USA, è direttamente implicato nel conflitto (io credo che chiunque abbia lasciato il Global Hawk in volo mentre i droni ucraini affondavano il Kunikov abbia un po' sottovalutato la cosa. O forse lo scopo era proprio questo).
Il presidente dell'intelligence della Camera degli Stati Uniti, Mike Turner, ha affermato che tutti i membri del Congresso hanno accesso alle informazioni su una "grave minaccia alla sicurezza nazionale".
Si chiede quindi a Biden di "declassificare tutte le informazioni relative a questa minaccia in modo che il Congresso, l'amministrazione e i nostri alleati possano discutere apertamente le azioni necessarie per rispondere a questa minaccia". Turner non ha detto nulla sulla natura della minaccia.
Si chiede quindi a Biden di "declassificare tutte le informazioni relative a questa minaccia in modo che il Congresso, l'amministrazione e i nostri alleati possano discutere apertamente le azioni necessarie per rispondere a questa minaccia". Turner non ha detto nulla sulla natura della minaccia.
Il consigliere per la sicurezza nazionale di Biden, Sullivan, ha detto che giovedì terrà personalmente un briefing per i leader del Congresso su alcune "minacce alla sicurezza nazionale" ma ha rifiutato di specificare l'informazione. Ha poi aggiunto di "non essere in grado di dire" se il pubblico debba essere "allarmato" dalla notizia di questo briefing riservato al Congresso.
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Integrazioni da parte russa:
Sono apparse sulla stampa nordamericana alcune ipotesi e citazioni riguardanti l'essenza della nuova minaccia nucleare e spaziale russa.
In primo luogo, non è detto che la minaccia sia già dispiegata in orbita. In secondo luogo, è molto probabile che si tratti di un sistema di propulsione nucleare, non di una testata nucleare.
Finora, il candidato più probabile sembra essere il nostro "rimorchiatore nucleare", alias il modulo di trasporto ed energia, chiamato anche Zeus. Il suo possibile scopo militare è stato segnalato già nel 2021. Si noti che stiamo parlando principalmente del cosiddetto impatto "non cinetico", cioè di disturbo dei satelliti nemici. Naturalmente, la detonazione di una testata nucleare in orbita è generalmente più affidabile e duratura ma le conseguenze sarebbero molto negative per le attività spaziali di tutti i partecipanti.
Perché le nostre forze spaziali dovrebbero fare questo adesso? Beh, abbiamo detto "a", ora diciamo "b", se crediamo alla comunità di intelligence americana, ovviamente, la cui consapevolezza è tradizionalmente molto più alta di quella della comunità scientifica e degli esperti nazionali.
Perché Washington sta girando a vuoto su questo argomento? Ci sono considerazioni sia tattiche che strategiche.
In primo luogo, non è detto che la minaccia sia già dispiegata in orbita. In secondo luogo, è molto probabile che si tratti di un sistema di propulsione nucleare, non di una testata nucleare.
Finora, il candidato più probabile sembra essere il nostro "rimorchiatore nucleare", alias il modulo di trasporto ed energia, chiamato anche Zeus. Il suo possibile scopo militare è stato segnalato già nel 2021. Si noti che stiamo parlando principalmente del cosiddetto impatto "non cinetico", cioè di disturbo dei satelliti nemici. Naturalmente, la detonazione di una testata nucleare in orbita è generalmente più affidabile e duratura ma le conseguenze sarebbero molto negative per le attività spaziali di tutti i partecipanti.
Perché le nostre forze spaziali dovrebbero fare questo adesso? Beh, abbiamo detto "a", ora diciamo "b", se crediamo alla comunità di intelligence americana, ovviamente, la cui consapevolezza è tradizionalmente molto più alta di quella della comunità scientifica e degli esperti nazionali.
Perché Washington sta girando a vuoto su questo argomento? Ci sono considerazioni sia tattiche che strategiche.
Dal punto di vista tattico, un altro argomento a favore dello stanziamento di fondi all'Ucraina il prima possibile. Se dicono che i russi stanno saltando addosso agli americani nello spazio a causa della loro stessa impunità, è quindi necessario aiutare gli ucraini a batterli sul campo, in modo che gli americani non debbano farlo. Va notato che i sostenitori di questo approccio non sono apparentemente consapevoli del dilemma della sicurezza e che noi russi vogliamo prendere a calci loro, gli americani, più duramente proprio perché aiutano gli ucraini a creare problemi a noi.
A livello strategico, si ha la sensazione di assistere a un'altra mossa per trasformare le forze spaziali americane in un ramo vero e proprio dell'esercito. Inizialmente avevano promesso qualcosa di modesto, snello e agoòe ma in realtà vogliono più persone, più basi, più potenziale d'attacco e DOMINARE in generale. Per farlo, devono agitare uno spauracchio più spaventoso.
Continuiamo ad aspettare il briefing di Jake Sullivan, supponendo che dopo tutto ci sia qualcosa di insolito. E il discorso presidenziale all'Assemblea federale non è lontano.
P.S. Francamente sarebbe più interessante parlare di orsi e della base lunare.
Continuiamo ad aspettare il briefing di Jake Sullivan, supponendo che dopo tutto ci sia qualcosa di insolito. E il discorso presidenziale all'Assemblea federale non è lontano.
P.S. Francamente sarebbe più interessante parlare di orsi e della base lunare.
(E.P.)
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