Premetto che non ho votato per Virginia Raggi né per il suo avversario considerandoli entrambi non abbastanza ferrati per far fronte al dissesto del Comune di Roma.
Ciò detto, una volta eletta, sarebbe stato corretto lasciare alla sindaca, perdippiù debuttante in politica, il tempo necessario per guardarsi intorno, comprendere la situazione e organizzarsi. Al contrario, Virginia Raggi è stata perseguitata, ingiuriata e fatta a pezzi sin dal primo giorno, dopo decenni di malgoverno del Comune di Roma, tutte le colpe erano sue.
Devo proprio dire che detesto questo modo di fare politica, non sopporto il massacro mediatico, le accuse e le ingiurie spesso infondate, fatte ad arte per demolire l’avversario politico che non è un nemico ma solo un “avversario politico”. Un po’ di intelligenza, un po’ di buon senso, un po’ di onestà e di rispetto non solo per gli avversari politici ma, anzitutto, per i cittadini e una grande disponibilità al dialogo sono indispensabili per ridare dignità alla politica che è al servizio dello Stato e di tutti i cittadini e non già al servizio di un partito politico, quale esso sia.
I giornalisti in genere, hanno una grande responsabilità in questa deviazione della politica perché assecondano gli ingiuriosi e i disonesti, diffondono e amplificano le dichiarazioni diffamatorie e creano il massacro mediatico che non giova a nessuno e lascia i cittadini indifesi ed esterefatti. Continuando su questa strada, i partecipanti al voto continueranno a diminuire perché il dibattito politico è infiltrato e non serve ad informare i cittadini quanto ai programmi politici dei vari partiti ma solo a disorientarli con diffamazioni e pettegolezzi di ogni genere.
É troppo chiedere ai giornalisti un po’ di senso di responsabilità? E, anzitutto, l’imparzialità necessaria e indispensabile per informare il Popolo.
Anna Maria Campogrande
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Integrazione di Adriano Colafrancesco:
Corriere della Repubblica - Roma, 21 maggio 2021
Carlo Taormina: “Contesteremo a Virginia Raggi tutta la documentazione che abbiamo depositato relativamente alle spese da lei fatte sostenere al Comune di Roma negli anni in cui era sindaca …..… si tratta di 31 milioni di spese non documentalmente giustificate per le quali abbiamo tutti i documenti che certificano queste situazioni e non siamo solo noi a sostenere questo, ma c’è la Guardia di finanza che ha dato ragione alla nostra denuncia!”?
Avvocato Taormina, su cosa punterà in particolare? “Noi abbiamo tutta la documentazione da cui risultano determinate spese ma non le causali di questi esborsi. Parliamo di pranzi, cene, colazioni e quant’altro senza che ci sia alcuna indicazione della ragione istituzionale di queste spese. Per cene e pranzi parliamo di 1 milione e mezzo di euro. Poi ci sono soldi versati alle grandi case di moda. O la vicenda del genio trasteverino, ovvero le iniziative culturali in cui venivano elargiti soldi a pioggia, non grandi cifre, ma un meccanismo che assomigliava a una distribuzione dei pani e dei pesci”. Si tratta di 31 milioni di spese non documentalmente giustificate. Non siamo solo noi a sostenere questo, c’è la Guardia di finanza che ha dato ragione alla nostra denuncia. La Guardia di finanza ha fatto accertamenti dicendo che non si capisce a cosa siano serviti questi esborsi di denaro pubblico, sottolineando il fatto che mancassero i giustificativi”….leggi tutto …..approfondisci .....continua a leggere ….non ti fermare …
totalmente d'accordo con Anna Maria Campogrande
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