mercoledì 10 maggio 2017

Interventi di No War al convegno all'Università LUISS - Le Crisi Siriana e Libica: Sfide al Diritto Internazionale - Roma il 9 maggio 2017


Risultati immagini per convegno all'Università LUISS crisi siriana

Una serie di incisivi interventi di No War ha vivacizzato ed avviato su un terreno più positivo e problematico il convegno che era stato programmato dalla Luiss per glorificare il nuovo corso del diritto internazionale basato sul concetto di "responsabilità internazionale per interventi in difesa dei civili minacciati da regimi dittatoriali e genocidi" e "diritto alla difesa" contro presunti pericoli esterni di stampo terroristico.

A sostegno di questo nuovo corso si è particolarmente distinta la professoressa Sciso della Luiss con attacchi violentissimi e atteggiamenti parossisstici da autentica caccia alle streghe diretti contro i "regimi" di Assad e del defunto Gheddafi.

Gli ha fatto da scudiero un certo prof. Ponti dell'università di Milano che ha espresso la sua incrollabile certezza sulla responsabilità dell'odiato "regime" siriano per i presunti attacchi chimici del 2013 a Goutha orientale e recentemente nella provincia di Idlib controllata da Al Qaida.

Nessun dubbio ha sfiorato i suddetti Ponti e Sciso sul fatto, sottolineato da No War, che nessuna commissione neutrale di chimici e medici aveva potuto aver accesso ai luoghi dei presunti attacchi occupati da Al Qaida ed altri gruppi terroristi, unici autori e depositari delle notizie provenienti dalle zone coinvolte negli "incidenti". 

Da parte sua No War ha sottolineato il ruolo nefasto di al Jazeera, di tutti i mass media occidentali, e delle ONG falsamente umanitarie (come Amnesty International, ecc,) nella preparazione dell'attacco alla Libia e delle analoghe provocazioni iniziali che hanno avviato le aggressioni alla Siria ed alla Jugoslavia. Ha denunciato i pericoli di manipolazione e provocazione insiti nei concetti di "interventi umanitari" e "difesa dei civili".

Gli interventi di No War, che hanno riscosso una notevole approvazione da parte di studenti e persino di qualche professore presente tra il pubblico, ha permesso anche a molti oratori ufficiali di scantonare dal cammino prefissato di esaltazione dei concetti di "responsabilità internazionale" e di "diritto alla difesa" di stati "minacciati" da soggetti esterni (come nel caso degli USA che, - in quanto "minacciati dal terrorismo" - hanno invaso l'Afghanistan ....).

Ad es. l'ex-ambasciatrice italiana in Siria Mirachian ha rimpianto la Siria precedente la crisi, descritta come un paese laico e tollerante con uno stato efficiente ed un tenore di vita tipico di un paese "mediamente sviluppato". Sollecitata da No War ha anche ricordato l'episodio della falsa strage di Racak che dette origine all'aggressione alla Jugoslavia, avendo fatto parte anche del "gruppo di contatto" per l'ex Jugoslavia.

Il prof Aliboni dell'Istituto Affari Internazionali ha ricordato che il governo del Baath in Siria era basato su una solida alleanza di minoranze alauite, cristiane, druse, armene, comprendente anche gran parte della classe media sunnita.
Il giornalista del TG2 Lo Savio ha riconosciuto il ruolo nefasto di al Jazeera e le ambiguità di molta parte dei mass media.

In definitiva una giornata annunciatasi di giustificazione dell'attacco alla Libia e di condanna della Siria e conclusa abbastanza positivamente. 

Vincenzo Brandi

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