martedì 14 febbraio 2017

Cesena, 1 aprile 2017 - "Pensa con la tua testa"

 Introduzione al Seminario “PENSA CON LA TUA TESTA” - 1 Aprile 2017 - C/O Macrolibrarsi Store, Via Emilia Ponente 1705 - Cesena


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Riassumendo all’estremo possiamo affermare che ogni nostro pensiero (e conseguentemente ogni nostra azione) sono mossi da due bisogni fondamentali:
1) evitare il dolore
2) trovare piacere.
Di conseguenza evitare dolore e cercare piacere sono le due forze che controllano le nostre Vite. In realtà i nostri pensieri (e quindi le azioni che compiamo di conseguenza ai pensieri che pensiamo) sono rivolti maggiormente ad evitare il dolore che a trovare piacere, per il semplice fatto che il dolore e la sofferenza ci fanno paura, ed evitare la paura è il primo istintivo, oserei dire biologico, bisogno che cerchiamo di soddisfare nella nostra Vita. Evitare il dolore/la sofferenza è dunque un “motivatore” molto più forte che trovare piacere, perlomeno nel breve termine. Avere questa consapevolezza è fondamentale per cambiare Vita.
Ma se vogliamo cambiare Vita è evidente che dobbiamo prima di tutto cambiare prima noi stessi. Occorre avere/trovare il coraggio di mettere in discussione la Vita che abbiamo condotto fino ad ora (come viviamo, come pensiamo, cosa facciamo, come ci rapportiamo agli altri (familiari, amici, partner, ecc.), come ci nutriamo, quali hobbies abbiamo, come riempiamo le nostre giornate, ecc.) e questa è la parte più difficile perché dire di voler cambiare Vita significa contestualmente dire a voi stessi che in qualche modo ciò che avete fatto fino ad ora non andava bene (non necessariamente ma nella maggior parte dei casi è così).
Ma c’è di più. Cambiare significa anche e soprattutto lasciare andare, e se noi rimaniamo sempre attaccati a qualcuno o qualcosa che non ci fa stare bene (ad esempio ad una persona in un rapporto ormai logoro) questo indica molto semplicemente paura del cambiamento in sé e per sé. Ma il cambiamento, ogni cambiamento, è esattamente questo: lasciare andare, sostituendo il vecchio con il nuovo. Del resto la prima regola della Vita è proprio quella del cambiamento: panta rei, tutto scorre, tutto cambia, e andare contro questa basilare regola di Vita è (non potrebbe essere altrimenti) fonte di malessere.
Quindi per cambiare occorre… cambiare, o meglio trovare il coraggio di farlo. Per fare questo, un’ottima strategia è direzionare con costanza e consapevolezza, per un determinato periodo di tempo il nostro focus. Ad esempio:
1) Se non cambio, il dolore causato dal rimanere in questa situazione che mi fa star male, sarà grande, enorme.
2) Di conseguenza, se cambio, troverò piacere.
Poiché la mente non fa differenza tra vissuto e immaginato, occorre sforzarsi di immaginare con la maggior nitidezza possibile, il più vividamente possibile, il dolore associato al non cambiare ed il piacere associato al cambiare. Questo ci aiuta a superare la paura del cambiamento che non poggia mai su basi razionali ma sempre ed esclusivamente emotive. Questo esercizio, se fatto con costanza almeno 2/3 volte al giorno e per un periodo di tempo sufficientemente lungo (cioè fino a quando avrete ottenuto risultati positivi e tangibili), è infallibile. E se non funziona assumetevene la responsabilità perché per me, come per migliaia e probabilmente milioni di altre persone ha funzionato. Dobbiamo imparare ad usare dolore e piacere per direzionare le nostre Vite anziché lasciare che dolore e piacere le direzionino per noi.
E qui arriviamo ad un punto fondamentale, forse il più fondamentale di tutti. Per cambiare è assolutamente necessario assumersene la responsabilità in prima persona. Siamo noi a dover cambiare la nostra Vita e non gli eventi esterni a noi. Per cambiare Vita occorre cambiare dentro di noi e non sperare di vincere al “Gratta&Vinci”. Se vinciamo al “Gratta&Vinci” la nostra Vita cambierà ma, molto probabilmente, in peggio.
Assumersi la responsabilità della nostra Vita e dei cambiamenti che vogliamo apportare ad essa significa in primo luogo aver ben chiaro in mente:
1) Che la nostra Vita deve cambiare
2) Che Io devo cambiare
3) Che cambiare dipende solo ed esclusivamente da me
Se questi tre punti sono chiari siete già sulla strada del cambiamento.
Andrea o Bizzo o anche Durante (perché no?)

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