lunedì 7 settembre 2009

Per uscire dalla crisi economica: "Sbilanciamoci in 15 mosse" e " Monete locali e GAS" e Tavola Rotonda sul tema...

A Cernobbio 200 rappresentanti della società civile riuniti nel contro-forum di Sbilanciamoci!

Esiste un altro modo di affrontare la crisi economica rispetto a
quello proposto dai banchieri, i manager e gli uomini di potere
riuniti in questi giorni nel workshop organizzato a Cernobbio dallo
Studio Ambrosetti?

Le 200 persone riunite nel contro-forum organizzato dalla campagna
Sbilanciamoci!, a poche centinaia di metri da Villa d'Este, pensano di
sì. Sbilanciamoci! propone un intervento di 40 miliardi contro la
crisi fino al 2011, con un'incidenza sul PIL del 1,6% sul 2010 e dello
0,9% sul 2011 in 15 mosse: 5 principi su cui fondare un nuovo modello
di sviluppo, 5 politiche concrete da attuare subito, 5 modi per
trovare le risorse necessarie.

5 principi per un nuovo modello di sviluppo. "Il modello di sviluppo
proposto da Sbilanciamoci! - ha spiegato Giulio Marcon, portavoce
della campagna Sbilanciamoci! - si regge su un ruolo più incisivo
dell'intervento pubblico, sul principio della sostenibilità ambientale
e la qualità sociale dell'economia; rimette al centro il lavoro, le
persone e i loro diritti sociali; propone un ripensamento del sistema
dei consumi, si fonda sul principio della cooperazione."

5 politiche concrete da attuare subito. Secondo Sbilanciamoci! occorre
ripensare le politiche del lavoro e allargare lo spettro di
applicazione degli ammortizzatori sociali; promuovere un piano
nazionale di piccole opere ambientali e sociali; rafforzare le
politiche di welfare con l'apertura di servizi stabili (5000 asili,
1000 strutture per disabili e anziani) e avviare nuove politiche di
sostegno alle imprese; sostenere il potere di acquisto con
l'introduzione della quattordicesima per i pensionati sotto i 1000
euro lordi restituire il fiscal drag ai lavoratori dipendenti,
reintrodurre il reddito minimo di inserimento per i disoccupati.

5 modi per trovare le risorse. Se si vuole, le risorse si trovano. Ad
esempio con la lotta all'evasione fiscale e con politiche fiscali più
eque: portando al 23% la tassazione sulle rendite e aumentando
l'imposizione fiscale al 45% per i redditi oltre i 70mila euro e al
49% sopra i 200mila euro e introducendo una tassa patrimoniale sui
grandi patrimoni. Altre risorse potrebbero provenire dalla riduzione
delle spese militari, rinunciando al programma delle grandi opere e
introducendo l'uso di Open Office nella pubblica amministrazione.

le 15 proposte di sbilanciamoci http://www.sbilanciamoci.org/forum2009/15-proposte.pdf

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Altre proposte e commento.

La strategia che ordina questo stato di cose è molto più complessa e richiede, quasi costringe, ad una risposta binaria: o dentro o fuori. E "fuori" significa, convenzionalmente, finire ai margini della società.

Abbandonare l'ideale del "posto fisso"? Vi dirò: lo ha già sostituito il
contrattino CoCoCo, CoCoPro che dir si voglia, e conoscessi mezza (manco
una!) mezza persona contenta di questo stato di cose. Manco io, del
resto.

Alcuni hanno trovato risposta nelle monete locali. Ma queste possono
rappresentare una parte della spesa (20% massimo) complessiva, almeno
attualmente.

Altri hanno costituito i GAS (Gruppi Acquisto Solidale). Se le carote
costano un euro al chilo al mercato e al contadino entrano 10 centesimi,
nessuno è contento. Con i GAS, mettiamo, al contadino si comprano le
carote per tutto il gruppo a 50 centesimi: gli acquirenti spendono la
metà e il contadino guadagna il quintuplo (10 centesimi sono un prezzo
di sfruttamento, tra l'altro).

Altri sono andati oltre e molti centri stanno diventando "transition
town" (in Inghilterra soprattutto, da noi se ne sono accorti a
malapena). Sono comunità abbastanza coese dove energia, cibo e rifiuti
sono gestiti in modo autonomo, e includono a seconda dei luoghi altre
esperienze (GAS e monete locali incluse).

Non so dirvi molto altro, ma una civiltà che ha un futuro non può avere
che quella forma. http://transitionitalia.wordpress.com/cose-la-transizione-2/

Soprattutto è una risposta all'essere dentro o fuori. Sicuramente alle
transition un piede fuori ce l'hanno. E soprattutto non hanno bisogno di
chiedersi se sono colpevoli tanto o poco.

Eugenio Odorifero - betaversion@inwind.it

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Nota Informativa aggiunta.
Attenzione vi informo che il 27 settembre 2009 alle h. 16.00 si tiene una Tavola Rotonda al Palazzo Canali Caccia di Sant'Oreste (Roma) sul tema "Libero Scambio e monete locali dall'antichità ad oggi" - Siete tutti invitati a partecipare.

Per informazioni ad edesioni: Paolo D'Arpini circolo.vegetariano@libero.it
Tel. 0761-587200

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