“Saper mangiare è l’azione più importante della vita”
Solo gli iniziati si sono soffermati sull’importantissima questione della nutrizione. Quel cibo, al quale date solo l’importanza istintiva, e non importanza intellettuale consapevole, è il solo ad essere in grado di ridarvi forza e salute. Profferite parole, date ordini, scrivete liberi (buoni o cattivi) componete sinfonie, ottenete ogni cosa, la potenza, la ricchezza, la gloria, e tutto questo, grazie al cibo. Si sottovaluta l’importanza della nutrizione; ma mostratemi un’attività più importante… tutto dipende da essa, tutto è legato ad essa. Se non mangiate, di che cosa sarete capaci? Una medicina non vi guarisce se non avete fiducia nella sua efficacia; anche se possiede delle virtù curative, non basterà a renderla realmente efficace. Anche trangugiando intere farmacie, non guarirete. Un medicinale, infatti, è una materia morta, contiene alcuni elementi chimici che possono produrre uno stato di eccitazione o di calma ma non porta la vita.
Mangiando molto si affatica l’organismo, si ostacolano e si bloccano tutti i processi digestivi. Così compaiono malattie di ogni genere a causa dell’opinione che si debba mangiare molto per essere in buona salute. Mangiando troppo, accorciate la vostra vita. E’ la fame che prolunga la vita. Non alzatevi mai sazi da tavola, altrimenti diverrete pesanti, vi materializzerete e non avrete più alcun impulso a perfezionarvi. Quando avete finito di mangiare, restate tranquilli un momento, facendo alcune respirazioni profonde. Se tante persone sono malate, è perché non sanno mangiare: hanno accumulato dentro di se troppe sostanze che non sono state bene addomesticate, e in loro queste si trasformano in rifiuti. Finché non mangiamo con amore, resta una gran parte di cibo che l’organismo non può trasformare, perché quel cibo non vibra in armonia con esso, e la materia che vi si accumula ostacola le funzioni del corpo. Se volete sapere quali sono i vostri punti deboli, digiunate qualche giorno, e la dove proverete un malessere, sappiate che la malattia può sopraggiungere. Ad attirare a noi i mali, sono le scorie delle nostre antiche vite. Ogni peccato, ogni errore, ha lasciato in noi qualcosa che si è depositato come un residuo. I nostri mali sono il risultato di tutte le scorie che si sono accumulate e che non sono state espulse. Con il cibo che assorbe, l’essere umano forma il proprio corpo. Certo, in qualunque modo si mangi, l’organismo estrae sempre qualche cosa, ma si tratta soltanto delle particelle più materiali. Ma se i materiali assorbiti non sono puri, andranno ad accumularsi nell’organismo il quale non saprà più come eliminarli, ed ecco la malattia.
La nutrizione è uno yoga, in quanto saper mangiare richiede concentrazione, attenzione, padronanza di se, ma anche intelligenza, amore e volontà. La nutrizione deve essere compresa come un lavoro dello spirito sulla materia. Osservatevi quando mangiate e constaterete qual è il vostro grado di evoluzione. Se non avete rispetto verso il cibo che Dio stesso vi ha dato, verso chi ne avrete? Dio è nel cibo sotto forma di vita. Molti non dicono nemmeno una preghiera; si gettano immediatamente sul cibo e mangiano come animali. Ecco perché non ne traggono grandi benefici: infatti, assorbono soltanto gli elementi grossolani del cibo, mentre tutto ciò che è sottile, eterico, rimane loro estraneo, sconosciuto. E’ stato detto: “Voi siete templi del Dio vivente”. Non bisogna quindi insudiciare quei templi con alimenti impuri. Purtroppo, mangiando carne, la maggior parte di loro somiglia più a dei cimiteri pieni di cadaveri che a dei templi. I grandi carnivori sono animali feroci che diffondono attorno a se un odore spaventoso, a differenza degli erbivori che hanno abitudini molto più pacifiche; il cibo che assorbono non gli rende né violenti né aggressivi, mentre la carne rende i carnivori irritabili. Allo stesso modo, gli esseri umani che mangiano carne sono sempre spinti ad un’attività distruttrice.
La differenza tra un’alimentazione carnea ed un’alimentazione vegetariana consiste nella quantità dei raggi solari contenuti nei rispettivi cibi. I frutti e gli ortaggi sono talmente impregnati di luce solare che è lecito definirli una condensazione di luce. E’ piuttosto povera di luce solare, ed è questa la ragione per cui essa imputridisce rapidamente; ebbene, tutto quello che marcisce rapidamente è nocivo alla salute. Gli alimenti sono luce condensata, suoni condensati. Se avete sempre il pensiero occupato altrove, non potrete decifrare quella luce del sole condensata.
Uccidendo gli animali per mangiarli, si toglie loro il diritto di vivere e di evolvere. Ogni uomo è quindi accompagnato da tutte le anime degli animali di cui ha mangiato il corpo. Gli animali possiedono un’anima; chi ha mangiato la carne di un animale è costretto a sopportarne la presenza dentro di se e quella presenza si manifesta attraverso particolari stadi che appartengono al mondo animale. E’ detto nei Vangeli: “Dove si trovano i cadaveri là si radunano gli avvoltoi”. Questo è vero per i tre mondi, fisico, mentale e astrale. La carne rappresenta: la violenza sul piano fisico, la sensualità sul piano astrale e l’egoismo sul piano mentale.
Gli esseri umani mangiano senza amore, automaticamente, solo per riempire un vuoto. Se sapete mangiare, anche assumendo pochissimo cibo avrete mangiato tre volte meno che d’abitudine, ma avrete forze per tutta la giornata. I più mangiano troppo meccanicamente, troppo rapidamente, a volte anche senza masticare; ricevono quindi dal cibo unicamente le particelle più grossolane e mai le energie eteriche.
Mentre mangiate fate si che il vostro cuore sia colmo di riconoscenza verso il Creatore, la riconoscenza è capace di trasformare la materia grossolana il luce e salute. Il cibo è riempito di forze, di particelle, che non provengono solo dalla terra, bensì dall’intero Cosmo, ha ricevuto radiazioni dall’intero universo; il sole, le stelle, l’atmosfera, i quattro elementi hanno lasciato su di esso impronte invisibili ma reali; lo hanno impregnato di ogni sorta di particelle, di forze, di energia.
Occorre mangiare meravigliandosi del cibo, pensando che tutto l’universo ha lavorato per produrre tutti quei frutti. Provate a concentrarvi per qualche minuto sul cibo che state mangiando, pensando di comunicare con tutto l’universo. Se saprete mangiare in modo consapevole, il cibo vi rivelerà un mondo incredibile, vi dirà come tutte le particelle che lo compongono hanno attraversato l’universo per venire ad organizzarsi insieme, al fine di portarvi la vita. Provate a mangiare pensando di aver davanti a voi un tesoro, e il cibo si trasformerà in luce, in fede, in estasi. Dovete sempre mangiare in modo consapevole introducendo un pensiero e un sentimento in ogni boccone, perché è così che otterrete dei poteri sulla materia.
Ringraziate dunque per questa benedizione di avere il cibo, grazie al quale otterrete tutto: la vita, la salute, la comprensione, la gioia. In un semplice pasto come possono degli ortaggi e dei frutti, che sono materie inanimate, darci simili ricchezze e renderci capaci di camminare, parlare, leggere, cantare, pensare, e creare? E’ incredibile! Se non mangiamo non possiamo fare nulla. Perché dunque non prestare al cibo la massima attenzione? Se volete evolvere, considerate i pasti come un atto sacro, una cerimonia magica.
Il senso della vita è nascosto nella nutrizione. La vita eterna non si trova nel nutrimento fisico, se non si nutrono l’anima, lo spirito e il cuore, essi moriranno. Lo spirito, l’anima e il cuore devono mangiare idee, pensieri, sentimenti. Il sentimento e il pensiero, che sono ancora un’altra forma di nutrizione. E’ necessario nutrire anche la propria anima e il proprio spirito attraverso la meditazione, la contemplazione, l’estasi; se gli esseri umani sono tanto infelici è perché non si nutrono. Occorre nutrirsi di alimenti puri, ma anche di sentimenti puri e di pensieri puri…
Non tutti i problemi possono essere risolti soltanto perché si sa mangiare correttamente. Il miglior cibo non ha mai impedito a taluni ad essere cattivi, viziosi e di voler devastare il mondo intero. Ovviamente, non di diventa perfetti solo sapendo mangiare. Occorre anche saper respirare e poi saper pensare, perché si tratta delle stesse leggi a livelli diversi. Bisogna abituarsi ad essere attenti durante tutta la giornata, sorvegliare le proprie parole, i propri gesti, il proprio atteggiamento, per non avere in seguito nulla da rimproverarsi, nulla da riparare. Più si è evoluti, più si ha bisogno di silenzio.
Spunti tratti dal libro di Omraam Mikhael Aivanov “HARNI YOGA”
Rielaborazione di Franco Libero Manco
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