lunedì 4 luglio 2016

NWO. Italia in franchising e fuochi del Bengala - Matteo (smartphone): "Ci vuole una cabina di regia per proteggere gli italiani all'estero (ed anche in Italia)"



NWO. Italia in franchising e  fuochi del Bengala - Matteo non vuole arretrare: “ci vuole una cabina di regia per proteggere gli italiani all’estero” vaneggia da Palazzo Chigi, mentre tenta di speculare senza scrupoli sulla tragedia internazionale, nel tentativo di sfuggire alla resa dei conti interna al caro estinto (il fu Partito Democratico)! “E’ il momento di stare uniti”, lacrima staccando i pollici dal joystick della play station su cui decide le sorti del Paese.  

Mattarella gli fa eco da un’altra parte del mondo, ammonendo che “ci vuole un’azione corale”! E tutti i tiggì, sull’attenti, obbediscono in coro, sfruttando lo choc per la mostruosità di un terrorismo infame, vigliacco e opaco che nessuno si azzarda ad interpretare davvero fino in fondo nella sua vera natura. Tutti, a telecamere armate - al grido di Tivvù Akbar! – a speculare sull’onda emotiva, seminando terrore su terrore, senza preoccuparsi minimamente di capire il senso vero di queste tragedie telecomandate.

Per fortuna ci pensa qualcuno a fare il mestiere di giornalista, … “più    l’IS è in difficoltà e sta per essere disfatto in Siria, e più si trasforma in un  franchising mondiale, che aumenta e migliora prodigiosamente la sua capacità di  condurre nei posti più  lontani dalla Siria attentati terroristici clamorosi, che vengono puntualmente coperti da Rita Katz e dalla sua celebre ditta. Eh sì,  è così. Solo il ministro dell’interno bengalese, Asaduzzaman Khan, insiste a dire che gli attentatori non erano dell’IS; che erano ragazzi di ottime famiglie locali, benestanti, che parlano fra loro in inglese,  studenti universitari, e nessuno di loro veniva da una madrassa”.

….. o almeno ci prova!

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Adriano Colafrancesco

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