lunedì 25 aprile 2011
Marisa Marchizza... finalmente una donna a Faleria!
Finalmente una donna a Faleria che potrebbe cambiare le sorti di questo trascurato paese. Sensibilità, gusto, cultura e sani ideali che da noi, e non solo, mancano come il pane. Non avrà l’aggressività e intraprendenza di altri per sapersi ben vendere, ma in fondo non credo a lei interessi vendersi, ma interessa donarsi agli altri con tutti i suoi fini ideali e amore per la nostra Faleria.
L’alternativa? Gli stessi di sempre che ora promettono …e promettono tutto quello che fino ad oggi non hanno saputo e voluto fare.
Marisa Marchizza candidato sindaco a Faleria
Sabato 23 Aprile è stata presentata a Faleria (Vt), alla presenza di diverse autorità, la lista con Marisa Marchizza sindaco. Il suo lungo discorso ha toccato diversi punti, mantenendo toni squisitamente onesti e puliti, degni di chi dimostra gusto, sensibilità e cultura; toni mantenuti a livello prettamente democratico, “senza attacchi personali, senza strumentalizzazioni patetiche riconducibile ad un’era d’ignoranza anacronistica oramai superata e del tutto fuori luogo”.
La lista “Faleria VIVA” racchiude significati profondi, il gruppo vuole una Faleria rinnovata, aperta al cambiamento, che possa uscire dal letargo di questi ultimi anni, da una fase di immobilismo e sterilità collettiva che ha reso il paese un dormitorio, sia per chi opera e lavora a Roma sia per chi da sempre ha vissuto il paese. Faleria, ci ricorda lucidamente la candidata, “è morta nel turismo, nell’economia, nei posti di lavoro e nei centri di cooperazione sociale e culturale” , tutti fattori mal o mai supportati dall’amministrazione attuale, che hanno portato nella gente un rassegnato atteggiamento di mera sopravvivenza.
Faleria resiste, ma sta agonizzando se non si interviene con estrema emergenza, a 360gradi. Il cittadino è scontento, deluso, amareggiato e isolato dal mondo: è indispensabile una politica sociale culturale di apertura e rinnovamento.
La Marchizza ha come priorità nelle intenzioni quello di creare “un nuovo modo di amministrare” insieme ai cittadini, giacché è indispensabile il loro coinvolgimento continuo: “ogni scelta è migliore se condivisa da chi ne usufruisce”.
Partecipazione, coinvolgimento, imparzialità, apporto nel segnalare criticità e positività… e aiuto al cittadino: “sarà previsto un ufficio proposte, e di un difensore civico a tutela dei cittadini verso l’amministrazione”.
“Non si amministra da solo un paese, con autarchia e autoreferenzialità.” E’ necessaria una rivoluzione culturale, una riforma di pensiero, un nuovo modo di aprirsi al nuovo. “I paesi chiusi al nuovo sono inevitabilmente senza una rinascita culturale; sono morti nell’economia, morti affogati in una politica di regime più o meno velato”.
Marisa Marchizza è un’accorta professoressa della scuola, “tempio della società per eccellenza”. Per lei “non esistono competenze senza conoscenze…”, e per questo motivo che mai ha messo di studiare: lo studio è la sua passione, l’insegnamento la sua missione: promuovere il valore della cultura, la sua forma mentis. Marisa c’è, e ci sarà per sostenere fede all’ impegno preso, sia in senso qualitativo sia quantitativo: “la cultura, la correttezza, la coerenza la serietà impegno e poliedricità sono i veri motori del mondo”: valori impressi profondamente anche nei componenti del proprio variegato gruppo.
A chi la taccia infine di essere “troppo” idealista per fare il sindaco ella risponde: “Senza ideali non si va da nessuna parte, gli ideali hanno fatto la storia ed hanno mosso i popoli, guidato i cambiamenti, il progresso e le democrazie. Gli ideali hanno fatto l’Italia unita…”
Insomma, una presentazione da chi ha le carte in regola per far rivivere finalmente questo, oramai da troppo, trascurato paese.
La scelta sembra facile ed elementare e la decisione lascia poco spazio alle speculazioni o chiacchiere. L’esperienza diretta, sulla pelle di tutti noi, ce l’abbiamo palesemente davanti agli occhi: vogliamo cambiare o non cambiare? Vogliamo una “Faleria VIVA” o una “Faleria moribonda”?
Abbiamo un’ottima occasione, non lasciamocela sfuggire: non dico che ci si potrà senz’altro riuscire, ma almeno… vogliamo provarci? Od oggi o mai più, cari concittadini.
Od oggi, o mai più!
Armando Marchesini
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Grazie Paolo! “Dittatura ambientale”: nulla di più azzeccato! Un’amministrazione autarchica, vergognosamente abietta verso la natura, l’arte e la cultura; che da sempre ha fatto di tutto per tenere all’oscuro i suoi “seccanti”concittadini non coinvolgendoli mai e poi mai e che ora si presenta con un programma “da sogno” di apertura, coinvolgimento, novità, partecipazione, presenza… peccato che fino ad oggi siano stati tutti fattori assolutamente ignorati dalle stesse persone (PERCHE’ SONO LE STESSE!!!) che oggi sfrontatamente pretendono di farci sperare. Abbiamo l’occasione di poter cambiare, spero la gente lo capisca.
RispondiEliminaCiao
PS:Purtroppo qualche errore è sfuggito nell’articolo… vino e distrazioni pasquali. Versione riveduta e corretta su http://www.faleria.info/Art_articolo.asp?Id=1141