giovedì 28 aprile 2011
Marco Bracci, la cospirazione mondiale ed il ranocchio in pentola - Allegoria per una fine del mondo
Caro Paolo D'Arpini, agli albori del mio interesse per la "cospirazione mondiale" lessi da qualche parte che l'ONU era stato creato come forza extranazionale, garante della pace e dei diritti di tutti i popoli. Ma lo scopo nascosto era quello di creare un esercito per il futuro governo mondiale. Direi che ci siamo, no?
E ti ricordi di quella storiella in cui una rana veniva buttata in una pentola piena di acqua fredda, ma con il fuoco acceso sotto, e pian piano l'acqua si riscaldava e la rana ci stava sempre meglio, contenta di mangiucchiare le verdure che trovava dentro la pentola e sempre più assuefatta al crescente calore dell'acqua? A un certo punto l'acqua divenne troppo calda, ma la rana, spossata e priva di forza per reagire, rimase nell'acqua adducendosi scuse impossibili per non saltar fuori e salvarsi e così venne cotta e mangiata.
Un tempo i popoli affamati rovesciavano il Re, ma il problema è che noi oggi non abbiamo ancora abbastanza fame e crediamo che la temperatura dell'acqua, grazie a un qualche governante compassionevole che regoli il gas, si mantenga costantemente al livello di maggior benessere per noi. Perciò prima votiamo Prodi, poi Berlusconi e siamo contenti che un Napolitano sia il Presidente della Repubblica. Avanti il prossimo ! Bersani ? Grillo? Di Pietro ? Forse i loro intenti sono seri, ma se dovessero vincere, subito sarebbero rimpiazzati da qualcuno "più adatto", il cui primo compito sarebbe quello di non far spengere il fuoco sotto la pentola.
Marco Bracci
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