giovedì 27 maggio 2010

Guglielmo Ferrero: "Il dovere come azione..." - La missione laica di Giuseppe Mazzini

Nel 1821 incomincia veramente il moto nazionale dell'Italia nuova. Il principe di Carignano fra i suoi primi tentativi di stringer lega con la rivoluzione e con le sue dottrine: tentativi non felici, ma dai quali prende le mosse quella politica del ramo cadetto di Casa Savoia, che condurrà Vittorio Emanuele fino alla Breccia di Porta Pia. Giuseppe Mazzini intravede la missione ideale, che sarà il compito della sua vita e che preparerà gli spiriti delle classi alte e colte alla politica dei Savoia.

Di questi due elementi, che hanno concorso a fare l´Italia nuova, l'elemento politico è stato sinora più fortunato e potente dell'ideale. L´Italia moderna, quale è, è opera della politica di Casa Savoia e dei partiti che l'hanno aiutata, più che della dottrina di Giuseppe Mazzini. Di questa s'è diffusa maggiormente la parte che poteva servire ad esaltare l' orgoglio della nazione: la parte che, accanto ai loro diritti, avrebbe ricordato agli italiani i loro doveri, è rimasta chiusa in tante pagine ammirabili ma poco lette, e nella pia tradizione di un gruppo di discepoli fedeli. Ma questa è forse la ragione profonda di molti nostri guai presenti. Con i soli accorgimenti politici non si fa ne uno stato ne una nazione, che siano vitali; occorre anche qualche principio morale, e di natura più alta che non l'esaltazione dell'orgoglio. Nessuno tra i nostri pensatori e scrittori del secolo XIX ha dimostrato con maggiore ardore e vigore questa verità, che Giuseppe Mazzini; e nessuna tra le molte dottrine politiche che il secolo XIX ha immaginate, è stata più luminosamente confermata dai fatti e dagli eventi.

Guardiamoci intorno... Quale è il mal sottile, che consuma l'Europa?
Gli stati non si decompongono forse, come rosi dalla lebbra, perche manca loro un principio ideale, forte e vivo, che li tenga uniti? Ricordiamoci dunque Mazzini e i giorni fortunosi in cui gli balenò l'idea di infondere nel vecchio corpo dell´Italia un'anima nuova. Per quanto egli fosse grande, l'opera trascendeva le forze di un uomo solo. Egli non pote´ che incominciarla in mezzo a terribili difficoltà. la sua vita fu tutta una croce. Ricordandolo e studiandolo, le generazioni compiranno quello che egli incominciò, con tanto genio e tanto ardore.

Guglielmo Ferrero

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