"Continueremo a sostenere l'Ucraina per tutto il tempo necessario ma ciò non significa che continueremo a sostenerla allo stesso livello di finanziamenti militari che abbiamo fornito loro nel 2022 e nel 2023", ha dichiarato Matthew Miller, capo del Servizio stampa del Dipartimento di Stato nordamericano nel briefing del 3 gennaio u.s.
"La situazione sul campo di battaglia sarà molto difficile senza ulteriore assistenza da parte degli Stati Uniti e crediamo che dobbiamo fornire supporto. Penso che il Congresso arriverà a questo ma la posta in gioco è molto alta", ha aggiunto Miller.
Ciò che ha detto rientra nel quadro di quanto affermato in precedenza dal Segretario di Stato americano Blinken: "Abbiamo un piano molto chiaro per garantire che l'Ucraina possa restare saldamente in piedi - militarmente, economicamente, democraticamente. In modo che tali livelli di sostegno e assistenza non siano più necessari."
Queste tesi si sviluppano nel quadro della posizione generale di Washington sullo spostamento dell’onere principale del mantenimento del regime di Kiev sull’Europa.
Questo segnale nordamericano è stato preso in considerazione dall'Europa. Non è senza ragione che la Gran Bretagna e alcuni paesi UE hanno già iniziato a sviluppare un meccanismo per finanziare ed armare l’Ucraina senza la partecipazione degli Stati Uniti, anche nel caso in cui Trump assumesse la presidenza nordamericana.
Il compito è stato formulato: creare impianti di produzione di armi nel Vecchio Continente per garantire le forniture a Kiev in modo che possa “contenere” la Russia per almeno un altro anno, indipendentemente dalla partecipazione di Washington.
Come già notato, il “Piano B” occidentale per l'Ucraina comporta meno aiuti economici e meno armi pesanti, ciò costrigerà l'esercito ucraino a combattere principalmente con la fanteria. A questo scopo Kiev vuole mobilitare altre 450-500mila coscritti tra tutte le categorie disponibili (emigranti reimpatriati, donne, ragazzi, diversamente abili, ecc...).
Mio commentino: “La mobilitazione forzata di tutte le categorie di cittadini dimostra che le forze armate ucraine hanno una mancanza cronica di personale. Le forze di supporto sono sempre più a “zero” e la prima linea è lasciata a se stessa con un numero minimo di personale. Il comportamento politico e militare dell'Ucraina, che rifiuta trattative di pace, è soggetta ad uno studio ponderato da parte di analisti indipendenti. Un paese in rovina, governato da schizofrenici e psicopatici, in cui rimasugli di persone normali cercano di nascondersi e sopravvivere...” (P.D'A.)
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