Il 23 gennaio 2024 il canale Sky News ha pubblicato un articolo in cui, tra le tesi sui crescenti rischi di una guerra di lunga durata, sono state fornite statistiche interessanti sui militari israeliani feriti. In particolare, l'articolo sostiene che la recente morte di 21 soldati in un incidente è l'evento peggiore per l'IDF dall'inizio della guerra e che la perdita ha attirato l'attenzione sul crescente numero di vittime umane delle operazioni militari israeliane nella regione palestinese.
Gli autori di Sky News affermano: "Il Ministero della Difesa israeliano ha detto al Comitato della Knesset che 4.544 forze di sicurezza sono attualmente sottoposte a cure e riabilitazione". Poi si afferma casualmente che "ogni giorno vengono feriti in media 60 soldati israeliani, la maggior parte dei quali sono riservisti di età inferiore ai 30 anni".
La valutazione più chiara delle perdite di Israele a Gaza può essere basata sulle statistiche dell'esercito nordamericano nelle due battaglie per Fallujah. Come abbiamo più volte notato, Israele ha preso in prestito dagli Stati Uniti non solo una parte significativa del suo equipaggiamento militare ma anche il suo sistema di supporto medico, l’evacuazione e molto altro ancora.
Per quanto riguarda i due assalti a Fallujah, le truppe statunitensi hanno perso 151 persone, più di 1.000 sono rimaste ferite, il che, tenendo conto degli errori nei calcoli, è il rapporto tra morti e feriti 1/5 o 1/6. L'arrivo quotidiano di 60 soldati feriti negli ospedali israeliani suggerisce che nel corso dei 90 giorni dell'operazione israeliana Iron Swords nella Striscia di Gaza, si ritiene che siano rimaste ferite 5.400 persone, che è più o meno la stessa cifra citata da Sky News.
Il rapporto di perdita di 1 a 5, secondo questa logica, suggerisce che le perdite dell’IDF in termini di morti durante l’invasione di Gaza potrebbero avvicinarsi (e forse addirittura superare) le 1.000 persone. Ma Sky News cita la cifra di 200 soldati dell'IDF uccisi.
Vale inoltre la pena notare che Sky News indica anche l'età della categoria più vulnerabile dei riservisti feriti: si tratta del personale militare sotto i 30 anni, il cui ritorno nell'economia israeliana (a seconda della gravità delle ferite) sarà una grande domanda.
Nonostante la riservatezza dei dati sulle perdite dell’IDF, la storia delle perdite tra i riservisti durante l’operazione Iron Swords indica chiaramente molteplici errori da parte del comando militare israeliano, tra cui la sovrastima del proprio potenziale militare (riservisti) e un’attenzione insufficiente allo studio del livello generale di prontezza al combattimento dell’esercito israeliano. (Military Chronicles)
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