sabato 3 settembre 2016

Viterbo - Resoconto della conferenza del 3 settembre 2016: "No alla riforma costituzionale golpista. Senza odio, senza violenza, senza paura"


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Si e' svolta la mattina di sabato 3 settembre  2016 a Viterbo, presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani", una conferenza sul tema: "No alla riforma costituzionale golpista. Senza odio, senza violenza, senza paura"; la conferenza faceva seguito all'incontro del 22 agosto in cui fu presentato l'"Appello nonviolento per il No alla riforma costituzionale" promosso dalla storica struttura nonviolenta viterbese.
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La conferenza si e' aperta con una commemorazione delle vittime del terremoto che ha colpito l'Italia centrale e con l'invito a perseverare nel recare aiuto ai superstiti.
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E' poi intervenuto il responsabile della struttura nonviolenta viterbese, Peppe Sini, che ha illustrato le ragioni di una specifica iniziativa delle persone amiche della nonviolenza in difesa della Costituzione repubblicana, ragioni sintetizzate nell'appello nonviolento per il No alla riforma costituzionale: "Un parlamento eletto dal popolo, uno stato di diritto, una democrazia costituzionale. Al referendum votiamo No al golpe. Senza odio, senza violenza, senza paura".

Nella vicenda storica italiana del secondo Novecento e fino ai nostri giorni numerosi sono stati i tentativi delle forze reazionarie e dei poteri occulti e criminali sia di boicottare la Costituzione violandola nei suoi stessi principi fondamentali, sia di imporre svolte autoritarie finanche organizzando azioni golpiste e mettendo in atto strategie stragiste. La Costituzione repubblicana e' stata ed e' presidio delle nostre liberta' e cornice entro cui la democrazia progressiva ha potuto affermare de jure ed estendere de facto diritti prima iniquamente negati, e realizzare una societa' meno ingiusta, meno barbara, piu' civile, piu' solidale. Ma l'assalto reazionario alla Costituzione repubblicana non e' mai cessato, e ancora oggi la sua difesa e' diritto e dovere di ogni persona di retto sentire e di volonta' buona.

Concludendo il suo intervento il responsabile della struttura nonviolenta viterbese ha voluto sottolineare come l'esecutivo in carica sia accecato dinanzi a cio' che ogni persona ragionevole vede: ipnotizzati dalla loro stessa stupidissima retorica ed ebbri del potere che possiedono e da cui sono posseduti i membri del gabinetto in carica sembrano aver dimenticato i concetti basilari della civilta' giuridica e dell'ordinamento democratico, e senza rendersene conto fino in fondo si fanno tragici e grotteschi alfieri, a loro irredimibile ignominia, di un golpe che vanamente tentarono negli scorsi decenni i governi esplicitamente sostenuti da fascisti e mafiosi.

A questo golpe occorre opporsi, con la forza della democrazia, con la forza della legalita', con la forza della verita', senza odio, senza violenza, senza paura, votando No al referendum.

Abbiamo adottato l'espressione "Senza odio, senza violenza senza paura" come motto della nostra iniziativa - ha concluso il responsabile della struttura nonviolenta viterbese -, lo stesso che fu usato dal movimento democratico cileno che nel 1988 sconfisse Pinochet votando No al referendum, e abbatte' la dittatura con la forza del voto, della democrazia, della legalita', della verita', senza odio, senza violenza, senza paura.

Confidiamo che la stragrande maggioranza del popolo italiano al referendum vorra' esprimere il suo No a chi vuole fare a pezzi il parlamento e lo stato di diritto riducendo il Senato a una comitiva in trasferta, facendo della Camera un'accolita di cortigiani e rompendo la separazione dei poteri instaurando di fatto l'autocrazia dell'esecutivo.

Confidiamo che il popolo italiano con il No nel referendum vorra' respingere il golpe degli apprendisti stregoni e dei loro scellerati longevi ispiratori; confidiamo che il popolo italiano vorra' difendere la Costituzione nata dalla Resistenza antifascista; confidiamo che il popolo italiano vorra' difendere la democrazia parlamentare e lo stato di diritto. Senza odio, senza violenza, senza paura.
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Di qui alla data di svolgimento del referendum il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" pubblichera' ogni due giorni un notiziario telematico ad hoc con la testata "Senza odio, senza violenza, senza paura" per diffondere testi particolarmente rilevanti di illustri giuristi e di figure autorevolissime della vita culturale, morale e civile del nostro paese che argomentano le inconfutabili ragioni del No alla riforma costituzionale che fa strame del parlamento e della volonta' popolare e viola la separazione dei poteri cardine dello stato di diritto.


Di seguito il testo dell'"Appello nonviolento per il No alla riforma costituzionale".

Appello nonviolento per il No alla riforma costituzionale: "Un parlamento eletto dal popolo, uno stato di diritto, una democrazia costituzionale. Al referendum votiamo No al golpe. Senza odio, senza violenza, senza paura"
Al referendum sulla riforma costituzionale voluta dal governo votiamo No.
No al golpe, no al fascismo, no alla barbarie.
Al referendum sulla riforma costituzionale voluta dal governo votiamo No.
Senza odio, senza violenza, senza paura.

Il Parlamento, l'istituzione democratica che fa le leggi, deve essere eletto dal popolo, e deve rappresentare tutti i cittadini con criterio proporzionale.
Ma con la sua riforma costituzionale il governo vorrebbe ridurre il senato a una comitiva in gita aziendale, e con la sua legge elettorale (il cosiddetto Italicum) vorrebbe consentire a un solo partito di prendersi la maggioranza assoluta dei membri della camera dei deputati anche se ha il consenso di una risibile minoranza degli elettori, e con il "combinato disposto" della riforma costituzionale e della legge elettorale il governo, che e' gia' detentore del potere esecutivo, vorrebbe appropriarsi di fatto anche del potere legislativo, rompendo cosi' quella separazione e quell'equilibrio dei poteri che e' la base dello stato di diritto.

Se prevalessero le riforme volute dal governo sarebbe massacrata la Costituzione repubblicana nata dalla Resistenza antifascista, sarebbe rovesciata la democrazia, sarebbe negata la separazione dei poteri e quindi lo stato di diritto.

Al referendum sulla riforma costituzionale voluta dal governo votiamo No.
No al golpe, no al fascismo, no alla barbarie.
Al referendum sulla riforma costituzionale voluta dal governo votiamo No.
Senza odio, senza violenza, senza paura.

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"Centro di ricerca per la pace e i diritti umani", strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac@tin.it, centropacevt@gmail.com,centropaceviterbo@outlook.it

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