venerdì 30 settembre 2016

Fumo negli occhi degli allocchi: ... la letterina pro renzie dell'ambasciatore phillips (non quello delle sigarette, s'intende)...


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«È arrivato l'Ambasciatore» è il titolo di un'operetta "minore" degli anni '20, di quelle che non hanno lasciato un segno, di cui è difficile anche scovare libretto e spartito.

Maggior fortuna ebbe senz'altro una canzone dallo stesso titolo, lanciata dal Trio Lescano alcuni anni dopo. Faceva, grosso modo, così: «È arrivato l'Ambasciatore / con la piuma sul cappello / è arrivato l'Ambasciatore / a cavallo d'un cammello...»

Nessuna parentela tra le due composizioni: diversi i soggetti, diversi i testi, diverse le musiche. Unico punto di contatto: in entrambi i casi ‒ soprattutto nel secondo ‒ si trattava di storielline senza senso, poco più di barzellette in musica, nient'altro che un pretesto per canticchiare motivetti allegri ed orecchiabili.

Chissà perché, quando qualche giorno fa l'Ambasciatore americano (di nomina obamiana) a Roma, John Phillips, ha esternato il suo non apprezzato pistolotto pro-riforme... quando l'Ambasciatore ha esternato ‒ dicevo ‒ mi sono ritrovato a fischiettare il refrain del Trio Lescano. Eppure, in questo caso, c'era poco da ridere, il fatto era estremamente serio. E a ridimensionarlo non è bastato certo la "ferma risposta" del Presidente della Repubblica, il quale ‒ scoprendo l'acqua calda ‒ ha ribadito che l'esito del referendum sarà deciso dal voto degli italiani.

Il fatto è che quello di questi giorni non è il primo scivolone di mister Phillips, un diplomatico con il vizietto delle esternazioni. Solo pochi mesi fa ‒ a marzo ‒ l'ambasciatore di Obama aveva illustrato al "Corriere della Sera" i compiti che gli strateghi USA avevano assegnato all'Italia in Libia. Washington voleva da noi «fino a cinquemila militari»; e questo senza neanche un accenno al fatto che sull'argomento avrebbe dovuto pronunziarsi il parlamento italiano.

Come del resto già avvenuto per l'Irak, dove i militari italiani sono stati mandati ‒ ufficialmente ‒ per proteggere una nostra ditta che lavora alla diga di Mosul.

E come giudicava l'eccellentissimo signore il clima generale in materia di collaborazione militare? cosa pensava ‒ per esempio ‒ dei ricorsi contro l'istallazione del MUOS in Sicilia? Qui il diplomatico poco diplomatico si era lasciato andare: «Abbiamo aspettato troppo. Una corte locale ne ha ritardato ripetutamente la realizzazione. (...) Il governo italiano faccia il possibile perché sia operativa.» Non è per essere pignolo, ma si notino i particolari, i dettagli (tutti virgolettati nell'intervista al Corrierone). Il governo italiano non «dovrebbe fare il possibile», ma «faccia il possibile». Il tono era perentorio, ultimativo, imperativo, di quelli che nell'Ottocento le potenze coloniali usavano con i rappresentanti dei popoli assoggettati.

Ma v'era di più, molto di più, nell'intervista senza piuma sul cappello. Allora l'attenzione di tutti era stata richiamata dall'argomento Libia, ma l'intervista abbracciava anche altre materie, anticipando puntualmente i temi che sono venuti fuori in questa nuova esternazione. Si iniziava con un peana all'attivismo riformistico del Vispo Tereso: «da Obama e dal vicepresidente Joe Biden ho sempre sentito appoggiare la sua agenda di riforme.» Seguivano gli ordini di scuderia: «Serve flessibilità nel lavoro. I manager americani interessati a investire si dicono scoraggiati da come funziona il sistema giudiziario: troppo tempo per far entrare in vigore i contratti.» E concludeva: «Il referendum sulla riforma costituzionale in ottobre sarà importante. È una riforma necessaria.»

Non v'è motivo di meravigliarsi, dunque, se mister Phillips queste stesse cose le abbia ripetute l'altro giorno, nel corso di un convegno diplomatico-mondano: «Il NO al referendum sulla riforma costituzionale sarebbe un passo indietro per gli investimenti stranieri in Italia.» E sùbito dopo, in giornata, ecco arrivare di rincalzo l'illuminato giudizio di una nota agenzia di "rating" americana, secondo la quale una vittoria del NO sarebbe «uno shock per l'economia italiana».

Sono ‒ più o meno ‒ gli stessi ambienti che qualche anno fa avevano pronosticato sfaceli per la Svizzera se fosse passato il referendum contro l'immigrazione selvaggia; e ‒ più recentemente ‒ sfaceli ancor maggiori per l'Inghilterra se fosse passato il referendum per il Brexit. Anzi, in piena campagna elettorale era arrivato a Londra nientepopodimeno che Lui, il fulgido Premio Nobel per la Pace e Grande Dispensatore di bombe e crociate democratiche, Lui in persona, a mettere in guardia i cittadini britannici contro l'avventura di un'uscita dall'Unione Europea. Altrimenti, per l'economia inglese sarebbe stato il caos. Esattamente come ‒ sentenziano Phillips e la Ficht ‒ sarebbe per l'Italia un referendum che sbugiardasse la favola colonialista delle riforme e della miseria necessarie per "attrarre gli investimenti".

Naturalmente, i fatti hanno già fatto giustizia delle bugìe della propaganda anti-populista. L'economia svizzera va a gonfie vele, e quella inglese ha subìto soltanto lievi contraccolpi dal terremoto del Brexit e viaggia verso una ripresa neanche tanto lontana.

Certo, per chi vuole venire a fare shopping con le nostre imprese e con il nostro lavoro, meglio sarebbe se "le riforme che l'Europa ci chiede" fossero le più "strutturali" possibili, le più infami, le più antipopolari. D'altro canto, lo hanno anche messo nero su bianco quelli del Citigroup, la più grande azienda di servizi finanziari del mondo, con quartier generale a Wall Street. Nel 2012 il Citigroup (ove per qualche tempo ha lavorato in posizione di alta responsabilità il figlio del nostro amato Mario Monti) approntò un report di 130 pagine sull'Italia. Anzi, i più attenti fra i miei lettori ricorderanno forse un articolo ‒ «Lo scenario preferito delle banche americane» ‒ che ebbi a dedicare all'argomento su "Social" del 16 novembre di quell'anno. Orbene, qual'era lo "scenario favorito" per chi volesse venire a fare affari qui da noi? Semplice: un paese lubrificato dalle "riforme", ove le massime cariche dello Stato fossero "garanti degli equilibri europei ed internazionali", ove il governo fosse infarcito da "tecnici" alla Monti, ed ove la nostra politica finanziaria venisse dettata da quella stessa "troika" che ha affamato la Grecia. Per ottenere ciò, i banchieri "d'affari" non temevano di spingersi pure nel dettaglio, arrivando finanche a chiedere una riforma del sistema elettorale.

Che dire? Non hanno ottenuto il commissariamento delle nostre finanze, ma un nuovo Messia degli "investimenti" ha recato loro in dono l'Italicum (oltre al Job Act e ad altre cosucce).


E, di fronte a tutto ciò, di fronte a uno scenario così a stelle e strisce, volete che l'Ambasciatore del Papa Nero trattenga il suo entusiasmo? Eccolo qua, con tanto di piuma sul cappello e a cavallo di un maestoso cammello, fare il suo ingresso trionfale negli affari interni italiani. Seguìto da un corteo di scudieri, palafrenieri e cortigiani di vario lignaggio.

Michele Rallo - ralmiche@gmail.com

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giovedì 29 settembre 2016

Ponte delle Sacre Corone Unite e voto di scambio

Ponte delle Sacre Corone Unite

 

Con l’ultima mega-sparata sul Ponte delle Sacre Corone Unite, incurante della figura da peracottaro bugiardo a caccia del voto di scambio con i mammasantissima della Trinacria, l’ultima matteonetta della scena politica italiana, conferma che la Sicilia è snodo tragico della storia del nostro Paese dal dopoguerra ad oggi.

Una storia caratterizzata da un unico filo conduttore, fatto di eventi solo apparentemente disgiunti tra loro. Da Portella della Ginestra in poi è tutto un susseguirsi di vicende accomunate da una costante inequivoca e incontrovertibile: sono tutte storie con sospetti più che ragionevoli di inquietanti ingerenze transoceaniche.

La ragione è semplice e presto detta: l’Italia, come asseriva il “venerabile Gelli” ha un posizionamento geo-politico molto più rilevante di quello che si possa immaginare. E’ avamposto strategico in ottica di presidio tattico, militare e politico su scala internazionale e per questo di altissima appetibilità.

Se non si parte da questo quadro di riferimento, tutto risulta vano per la comprensione autentica della nostra storia contemporanea.

Non si capisce il senso del tentativo in atto di scassinamento della nostra Costituzione ad opera di telecomandati dilettanti della politica allo sbaraglio, attraverso una Riforma Costituzionale farlocca e non si capisce il senso vero e ultimo del prossimo referendum di dicembre che, come osserva oggi, con mirabile lucidità, Raniero La Valle:  “… è svelamento della vera lotta che si sta svolgendo nel mondo e della posta che è in gioco. Votare No per difendere la Costituzione è l’unica speranza per tenere aperta l’alternativa e non dare per compiuto e irreversibile il passaggio dalla libertà della democrazia costituzionale alla schiavitù del mercato globale”.

Adriano Colafrancesco  acolafran@gmail.com


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Stralcio dell'articolo di Raniero La Valle


Integrazione:

La verità del referendum va conosciuta finché si è in tempo.

Ma la verità del referendum non è quella che ci viene raccontata. Ci dicono per esempio che la sua prima virtù sarebbe il risparmio sui costi della politica, e che i soldi così ottenuti si darebbero ai poveri. Ma così non è: secondo la Ragioneria Generale dello Stato, il cui compito è di verificare la certezza e l’affidabilità dei conti pubblici, il risparmio si ridurrebbe a cinquantotto milioni che si otterrebbero togliendo la paga ai senatori, mentre resterebbe il costo del Senato, e i poveri non c’entrano niente.

L’altra virtù del referendum sarebbe il risparmio sui tempi della politica. Ci dicono infatti di voler abolire la navetta delle leggi tra Camera e Senato. Ma così non è. In realtà si allungano i tempi della produzione legislativa; infatti si introducono sei diversi tipi di leggi e di procedure che ricadono su ambedue le Camere: 1) le leggi sempre bicamerali, Camera e Senato, come le leggi costituzionali, elettorali e di interesse europeo; 2) le leggi fatte dalla sola Camera che entro dieci giorni possono essere richiamate dal Senato; 3) le leggi che invadono la competenza regionale che il Senato deve entro dieci giorni prendere in esame; 4) le leggi di bilancio che devono sempre essere esaminate dal Senato che ha quindici giorni per proporre delle modifiche; 5) le leggi che il Senato può chiedere alla Camera di esaminare entro sei mesi; 6) le leggi di conversione dei decreti legge che hanno scadenze e tempi convulsi se richiamate e discusse anche dal Senato. Ciò crea un intrico di passaggi tra Camera e Senato e un groviglio di competenze il cui conflitto dovrebbe essere risolto d’intesa tra gli stessi presidenti delle due Camere che configgono tra loro.

Ci dicono poi che col referendum si assicura la stabilità politica, e almeno fino a ieri ci dicevano che al contrario se perde il referendum Renzi se ne va. Ma queste non sono le verità del referendum. Finché si resta a questo la verità del referendum non viene fuori.

Non è la legge Boschi il vero oggetto del referendum
La verità del referendum sta dietro di esso, è la verità nascosta che esso rivela: il referendum infatti non è solo un fatto produttore di effetti politici, è un evento di rivelazione che squarcia il velo sulla situazione com’è. È uno svelamento della vera lotta che si sta svolgendo nel mondo e della posta che è in gioco. Il referendum come cunto de li cunti, potremmo dire in Sicilia, il racconto dei racconti, come togliere il velo del tempio per vedere quello che ci sta dietro, se ci sta Dio o l’idolo. Il referendum come rivelatore dello stato del mondo.
Ora, per trovare la verità nascosta del referendum, il suo vero movente, la sua vera premeditazione, bisogna ricorrere a degli indizi, come si fa per ogni giallo.

Il primo indizio è che Renzi ha cambiato strategia, all’inizio aveva detto che questa era la sua vera impresa, che su questo si giocava il suo destino politico. Ora invece dice che il punto non è lui, che lui non è la vera causa della riforma, ha detto di aver fatto questa riforma su suggerimento di altri e ha nominato esplicitamente Napolitano; ma è chiaro che non c’è solo Napolitano. Prima ancora di Napolitano c’era la banca J. P. Morgan che in un documento del 2013, in nome del capitalismo vincente, aveva indicato quattro difetti delle Costituzioni (da lei ritenute socialiste) adottate in Europa nel dopoguerra: a) una debolezza degli esecutivi nei confronti dei Parlamenti; b) un’eccessiva capacità di decisione delle Regioni nei confronti dello Stato; c) la tutela costituzionale del diritto del lavoro; d) la libertà di protestare contro le scelte non gradite del potere.

Prima ancora c’era stato il programma avanzato dalla Commissione Trilaterale, formata da esponenti di Stati Uniti, Europa e Giappone e fondata da Rockefeller, che aveva chiesto un’attenuazione della democrazia ai fini di quella che era allora la lotta al comunismo. E la stessa cosa vogliono ora i grandi poteri economici e finanziari mondiali, tanto è vero che sono scesi in campo i grandi giornali che li rappresentano, il Financial Times ed il Wall Street Journal, i quali dicono che il No al referendum sarebbe una catastrofe come il Brexit inglese. E alla fine è intervenuto lo stesso ambasciatore americano che a nome di tutto il cocuzzaro ha detto che se in Italia viene il NO, gli investimenti se ne vanno.

Ebbene quelle richieste avanzate da questi centri di potere sono state accolte e incorporate nella riforma sottoposta ora al voto del popolo italiano. Infatti con la riforma voluta da Renzi il Parlamento è stato drasticamente indebolito per dare più poteri all’esecutivo. Delle due Camere di fatto è rimasta una sola, come a dire: cominciamo con una, poi si vedrà. Il Senato lo hanno fatto così brutto deforme e improbabile, che hanno costretto anche i fautori del Senato a dire che se deve essere così, è meglio toglierlo. Inoltre il potere esecutivo sarà anche padrone del calendario dei lavori parlamentari. Il rapporto di fiducia tra il Parlamento ed il governo viene poi vanificato non solo perché l’esecutivo non avrà più bisogno di fare i conti con quello che resta del Senato, ma perché dovrà ottenere la fiducia da un solo partito. La legge elettorale Italicum prevede infatti che un solo partito avrà - quale che sia la percentuale dei suoi voti, al primo turno o al ballottaggio - la maggioranza assoluta dei seggi alla Camera (340 deputati su 615). Il problema della fiducia si riduce così ad un rapporto tra il capo del governo e il suo partito e perciò ricadrà sotto la legge della disciplina di partito. Quindi non sarà più una fiducia libera, non sarà una vera fiducia, sarà per così dire un atto interno di partito, che addirittura può ridursi al rapporto tra un partito e il suo segretario.

Per quanto riguarda le altre richieste dei poteri economici, i diritti del lavoro sono stati già compromessi dal Jobs act, il rapporto tra Stato e Regioni ha subito un rovesciamento, perché dall’ubriacatura regionalista si ritorna a un centralismo illimitato, mentre, assieme alla riduzione del pluralismo politico, ci sono delle procedure che renderanno più difficili le forme di democrazia diretta come i referendum o le leggi di iniziativa popolare, e quindi ci sarà una diminuzione della possibilità per i cittadini di intervenire nei confronti del potere.

Questo è il disegno di un’altra Costituzione. La storia delle Costituzioni è la storia di una progressiva limitazione del potere perché le libertà dipendono dal fatto che chi ha il potere non abbia un potere assoluto e incontrollato, ma convalidato dalla fiducia dei Parlamenti e garantito dal costante controllo democratico dei cittadini. E’ questo che ora viene smontato, per cui possiamo dire che la democrazia in Italia diventa ad alto rischio.

Ma a questo punto è chiaro che quello che conta non è più Renzi, ed è chiaro che quanti sono interessati a questa riforma gli hanno detto di tirarsi indietro, perché a loro non interessa il sì a Renzi, interessa che non vinca il no alla riforma.

Il secondo indizio è il ritardo della data della convocazione, che non è stata ancora fissata dal governo; ciò vuol dire che la partita è troppo importante per farne un gioco d’azzardo, come ne voleva fare Renzi, mentre i sondaggi e le sconfitte alle amministrative sono stati inquietanti. Perciò occorreva meno baldanza da Miles Gloriosus e più preparazione. E occorreva alzare il livello dello scontro, e soprattutto ci voleva il riarmo prima che si giungesse allo scontro finale. Il riarmo per acquisire la superiorità sul terreno era l’acquisto del controllo totale dell’informazione, non solo i giornali, di fatto già posseduti, ma radio e TV, ciò che è stato fatto in piena estate con le nomine alla RAI.

Se davvero si trattava di scorciare i tempi e distribuire un po’ di sussidi ai poveri, non c’era bisogno del controllo totale dell’informazione.
Inoltre bisognava distruggere il principale avversario e fautore politico del No, il Movimento 5 Stelle. Questo spiega l’attacco spietato e incessante alla Raggi. E poi ci volevano i tempi supplementari per distribuire un po’ di soldi con la legge finanziaria.

C’è poi un terzo indizio. Interrogato sul suo voto Prodi dice: non mi pronunzio perché se no turbo i mercati e destabilizzo l’Italia in Europa. Dunque non è una questione italiana, è una questione che riguarda l’Europa, è una questione che potrebbe turbare i mercati. Insomma è qualcosa che ha a che fare con l’assetto del mondo.... 

Estratto da un intervento di Raniero La Valle su Micromega  -

lunedì 26 settembre 2016

Ronciglione, 1 e 2 ottobre 2016 - Rassegna ecologico – ambientale: “Cum tucte le creature”


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Rassegna ecologico – ambientale: “Cum tucte le creature”
1 e 2 ottobre 2016 – Villa Lina, un struttura storico-archeologica sita nella città etrusca di Ronciglione (VT) Atmosfera, classe ed eleganza. Il connubio irripetibile fra storia e natura – www.relaisvillalina.com

Il cantico delle creature è solo l’eco di una lauda medievale o un messaggio di estrema attualità? Se stiamo assistendo all’agonia della terra quanta responsabilità è imputabile all’uomo? La visione francescana del mondo che considera tutte le creature come fratelli e sorelle, figlie di un unico Dio Padre, ci può essere d’aiuto?

La problematica dell’individualismo è presente anche nell’ecosistema: l’uomo non ha tenuto conto dell’interdipendenza dei vari componenti ed ha quindi stravolto le leggi che regolano la sopravvivenza. Il rapporto degli organismi animali e vegetali con l’ambiente garantisce il mantenimento della vita nell’ecosfera compreso il benessere e la sopravvivenza dell’uomo. Alla base dell’ecologia c’è la visione olistica dell’uomo illuminata dalla sua natura spirituale che lo ricongiunge alla vera essenza della vita. La Rassegna si propone di offrire una serie di spunti di riflessione per affrontare in modo realistico i problemi più gravi del mondo correlati al rapporto uomo – natura – ambiente, come i conflitti armati e la violenza umana, la fame nel mondo, l’inquinamento, l’esaurimento delle fonti d’energia, la desertificazione, la deforestazione, le calamità naturali, la carenza di acqua potabile, le malattie e le loro cause. Nel rispecchiare gli ideali del “Sentiero”, testimonianza dell’atteggiamento di Francesco verso il mondo e le creature, la manifestazione vuole ispirare e rafforzare i valori di semplicità, di umiltà, di contatto con la natura e di fraternità con tutto il creato per un nuovo tempo d’amore.

La giornata sarà inoltre ricca di appuntamenti con numerose conferenze, dibattiti, convegni, proiezioni di film e documentari, workshop e mostre d’arte dal titolo “Il messaggio della natura attraverso l’arte“, e sarà offerta la possibilità di degustare cibi rigorosamente biologici e vegetariani.

PROGRAMMA
1° giorno: Sabato 1 ottobre
ore 8.00 Allestimento stands
ore 10.00 inizio esposizione
ore 10.30
Workshops con Emilia Rosa Scarpone, erborista della Casa delle Erbe di Villa Lina. (contributo 15 euro per ciascuna partecipazione con prenotazione)

“Il percorso delle buone erbe“: dall’Orto Sinergico alla Casa delle Erbe per avvicinare le piante amiche in un ritrovato equilibrio tra Uomo e Natura
“L’Aloe che cura corpo, mente e spirito“. Incontro teorico – pratico e laboratorio di autoproduzione del tuo dentifricio da portare a casa.
ore 11.00 Apertura della rassegna – Cerchio di Pace – Meditazione alla Madre Terra – Cantico delle Creature, con la voce recitante dell’attrice Katya Nani
ore 12.00 Dr. Enrico Valbonesi pres. Antigravity: “Un Universo di frequenze e l’antigravità: L’energia vista da un angolo di visione scientifico moderna”
Il Dr. Valbonesi sarà presente con uno stand per illustrare le sue terapie olistiche.
Pausa Pranzo
ore 14.30 – 17.00
“Il punto d’incontro tra Scienza e Spiritualità per la tutela dell’ambiente“

Moderatore: Dr. Massimo Marinelli (antroposofo steineriano): “Origini della dicotomia tra Scienza e Spirito“.

L’avvento della filosofia materialistica – La superstizione scientista e la Scienza della Nuova Era. La Natura come espressione fenomenica del divino e superamento delle forze naturali ostacolatrici attraverso la consapevolezza e la coscienza. Il Rispetto di tutte le forme di vita e dell’ambiente come premessa basilare per il processo di evoluzione. Il Cristo interiore come punto unificante del pensiero, sentimento e volontà.

Interventi:

Dr. Umberto di Grazia: “Il mondo della Natura: un organismo vivente ed evoluto“

Dr. Ennio La Malfa (Pres. Accademia Kronos): “I limiti di sostenibilità ecologica del nostro pianeta sono stati superati: si è aperta la strada verso l’ecocatastrofe globale…a meno che….“

Prof. Alfredo Stirati: “Tracce di antiche dottrine nel cantico di Francesco d’Assisi“

Pausa Tè
ore 18.00
Tavola Rotonda “Spiritualità e salute: L’ecologia profonda per la salute del corpo”

Introduzione e Coordinamento: Dr. Ciro Aurigemma (psicologo – rapp. Avi Lazio) sul tema:

GIORNATA MONDIALE DEL VEGETARIANESIMO: IL PUNTO DI DIFFUSIONE IN ITALIA

Interventi:

Dr.ssa Maria Teresa Maresca (medico – naturopata): “L’equilibrio psicofisico in relazione alle condizioni ambientali ed alimentari“

Prof. Dr. Claudio Elio Bonanni: “La Via interiore: Conosci e guarisci te stesso tramite la forza dello Spirito“

Dr.ssa Rosemary Iona Vaglio. Farmacista, esperta di Fiori di Bach, Coach Quantum Energy transformation: “Il Respiro Quantico“

Il respiro quantico è un processo che permette di spostare, rilasciare o trasformare l’energia che è alla radice dei nostri disagi fisici ed emotivi, immagazzinata nel nostro corpo a livello cellulare sotto forma di pacchetti energetici, accedendo attraverso il respiro al Campo Quantico, dalle infinite possibilità

Francesca Serra: “RIMEDI e FERITE DEL CREATO: ILDEGARDA DI BINGEN, LA PERFEZIONE ARMONICA DELLE CREATURE”
Francesca Serra, antropologa ed educatore per la formazione permanente, collabora alle attività pastorali di Casa Santa Francesca Romana a Ponte Rotto, ove ha creato la scuola di Medicina Naturale Ildegardiana. Lavora in Rai da diversi anni ed ha approfondito il pensiero di Ildegarda di Bingen e la pratica olistico terapeutica da lei inaugurata. Ha frequentato la scuola di medicina complementare A I C T O di Anguillara Sabazia ed è consulente nell’ambito delle pratiche di cura tradizionali, presso la Spezieria e Farmacia dell’Abbazia di San Paolo fuori le Mura.

Dr. Aldo Civitillo (medico chirurgo): “Salute e malattia: la visione olistica del rapporto uomo – ambiente nella Agopuntura cinese“

Abstract: La visione della Medicina tradizionale cinese da millenni considera la malattia come uno squilibrio energetico nell’uomo che non vive in rapporto armonico con il suo ambiente interiore ed esteriore. La pratica dell’agopuntura si prefigge di ripristinare lo stato di salute psico – fisico, attraverso la stimolazione dei punti dei diversi meridiani presenti sul corpo umano, per riparare i danni procurati da stili di vita non corretti, ripristinando la giusta energia dell’organismo.

ore 20.00 – Pausa cena
ore 21.15
Artisti di Pace

Ida Elena De Razza con la sua composizione “La Terra siamo noi“

Bajans e mantra alla Madre Terra

Il potere del suono è un argomento affascinante ed anche intimamente collegato con la nostra esistenza. La nostra energia primordiale grazie alla quale possiamo essere e muoverci è strettamente connessa con il suono. Raramente siamo consapevoli delle sottili e grandi possibilità trasformative racchiuse nelle varie forme di suono, possibilità che disvelano profonde verità riguardo noi stessi. Perchè l’OM è considerato uno dei più potenti suoni della creazione? Come la sonorità dell’antichissima lingua sanscrita può trasformarsi in una fonte di benessere e consapevolezza tanto individuale quanto collettiva? Verrà proposto uno stimolante percorso, al fine di comprendere meglio e sperimentare il potere benefico e trasformante dei mantra, dai più semplici bija mantra a quelli più complessi.
Un viaggio dentro l’universo interiore ed esteriore dei suoni.

2° giorno: Domenica 2 ottobre
ore 10.00 Sez Etica – Economia – Valori Umani
ore 10.30
Tavola Rotonda “Il senso evolutivo dell’ecologia in una prospettiva globalizzata“

Introduzione e Coordinamento: Dr. Maria Consiglia Santillo (psicologo – psicoterapeuta ad orientamento psicoanalitico)

L’espansione della coscienza umana verso una visione ecologica e globale sul concetto di “AMORE” che implica il rispetto e la compassione verso tutte le creature, come chiavi di volta della ricerca e della realizzazione della Pace

Interventi:

Dr. Raffaele Cavaliere (psicologo, scrittore): “Uomo, Natura e Spirito“

Dr.ssa Eleonora Mingoia (Pedagogista): “Il cuore verde della natura“

Dr.ssa Fiorella Capuano (terapista olistica): “Salute sociale, salute personale”

Dr. Roberto Gargnoni (medico chirurgo): ”Le vibrazioni sono informazioni che incontrano la materia e condizionano l’esperienza del bersaglio”

Avv. Vittorio Marinelli (Pres. European Consumers): “Dopo lo sviluppo sostenibile, l’ambiente come obiettivo, la crescita come vincolo“

ore 13.00 – Pausa pranzo
ore 15.00
“Il messaggio criptico della natura nella simbologia sacra“

Interventi:

Dr. ssa Anna Manfredi (docente – psicosintetista): “I miti e i riti dell’Equinozio di Autunno ed il passaggio del Sole in Bilancia, simbolo di armonia, equilibrio e creatività.“

Abstract: Dalla più remota antichità l’Equinozio di Autunno è stato ritenuto nelle varie culture un momento particolarmente significativo che segna il passaggio dalla stagione estiva a quella autunnale, in cui Madre Natura inizia il suo sonno rigenerante che sembra avvolgere di magia e mistero ogni manifestazione, dopo il rigoglio dell’Estate. Molti sono i miti ed i riti che celebrano questo evento astronomico che influenza tutte le attività umane connesse al rapporto uomo – natura. L’Equinozio coincide con il passaggio del Sole nella costellazione della Bilancia da sempre simbolo di bellezza, armonia e creatività.

Luca Merolla operatore olistico, ricercatore esoterico: “Archetipi in natura, giardini e spazi sacri di rigenerazione“

Ing. Mijriana Sara Sofia: “I misteri della natura svelati nella simbologia sacra“

Marina Canino: “Magica preistoria: Noi, l’origine e prima del prima…“

ore 17.00
“Da San Francesco a Gandhi nell’ecosistema generale“

Interventi:

Prof.ssa Caterina Luisa Decaro (scrittrice, filosofa): “Simbologia ermetico – religiosa nella dottrina di Giovanni Bernardone ovvero Francesco di Assisi“

Dr.ssa Giuliana Colella (scrittrice): “Dialogo con l’Universo“. Dall’insegnamento del mistico persiano Rumi l’attenzione alla figura straordinaria di Jalal ad – Din Rumi, la cui opera è un naturale ponte tra Oriente e Occidente, e le loro diverse culture. Nel XIII secolo, in uno dei periodi più drammatici della storia, nasce in oriente il grande poeta mistico persiano Rumi, fondatore dell’ordine sufi dei dervisci rotanti. Ad otto secoli di distanza la sua opera conserva ancor oggi modernità e forza evocativa. Egli trascende ogni cultura e ogni tempo per la profondità della sua intuizione e dona a chi lo legge la certezza d’esser nato per sperimentare la gioia e la pienezza del cuore non solo dopo la morte nei mondi celesti, ma anche qui durante la vita terrena. Rumi scrive per aiutare gli uomini, indipendentemente dal loro credo religioso a trovare la via dell’unità e dell’amore.

Dr.ssa Gabriella Lavorgna (Pres. Mandir della Pace): “Da San Francesco a Gandhi – Un ponte d’Amore tra Oriente e Occidente“

Dr.ssa Clara Orlandi (studiosa della Cultura aborigena, diplomata alla Pontificia Università Gregoriana, autrice dei libri “Iniziazione al mondo degli aborigeni” e “Le figlie del sogno aborigeno, libere, sottomesse e determinate“, pittrice): “Nungeena, la Dea della Natura“

I simboli arcani che, secondo gli aborigeni, non si possono leggere senza essere iniziati al mondo dei loro misteri, fanno da cornice allo Junkaporta, tempo del sogno o della Creazione. Un Tempo senza tempo né spazio che è l’Eterno ritorno quello del mondo della Natura e del suo perfetto equilibrio. Gli aborigeni che hanno compreso questa Legge Universale insegnano con la loro saggezza a rispettare ed amare Nungeena per trarne tutti i doni che essa ci offre.

Dr. Ennio La Malfa (Pres. Accademia Kronos): “Il mistero delle antiche civiltà della Terra“

SATHYA SAI BABA PARLA DELL’UOMO E DELL’UNIVERSO – Proiezione da YouTube

Comitato Operativo:

Dr.ssa Maria Gabriella Lavorgna – Pres. Mandir della Pace – : Promozione, Coordinamento e Organizzazione Generale
Paola Igliori – poetessa, scrittrice, curatrice Relais Villa Lina
Dr.ssa Bibi Hut – Event manager Villa Lina
Dr.ssa Giovanna Canzano – Grafica Locandine – Riprese evento – Comunicazione e – Pubbliche relazioni:
Dr.sse Feliciana e Lucia Di Spirito – Servizi e Comunicati stampa
Dr.ssa Eleonora Mingoia – Pedagogista: Arteterapia – Area Ricreativa Ludo Park di Villa Lina
Nel parco di Villa Lina la pedagogista, arteterapeuta, dr.ssa Eleonora Mingoia nei pomeriggi di sabato e della domenica, dalle 15.00 alle 17.00, insegnerà a bambini da 4 a 14 anni a fare i Mandala degli uomini primitivi. Si prega di portare pennarelli colorati.

Dr.ssa Patrizia Patti – Pres. Ascetic Sign: Direttore Artistico Arti Visive
Dr.ssa Rosalba De Vita – Dr.ssa Silvana Monterotti: Accoglienza – Pubbliche relazioni
Dr. Massimo Marinelli: Coordinatore Tavola Rotonda – Sezione Scienza ed Evoluzione della Coscienza
Dr. Ciro Aurigemma: Coordinatore Sez. Spiritualità e Salute
Dr.ssa Silia Santillo: Coordinatore Sez. Etica – Valori Umani
Dr.ssa Anna Manfredi: Coordinatore Sezione Natura e Simbologia Sacra
Nel corso del Meeting sarà allestita una Rassegna di arti visive (pittura, scultura, fotografia) dal titolo: “Il messaggio spirituale della Natura attraverso l’arte”

Operatori olistici – Consulenza e tecniche di guarigione fisica e spirituale:

Emy Scarpone
Laura Gallo
Fiorella Capuano
Modalità di partecipazione:


Info e prenotazioni: shantij@live.it – 3687559275 – http://www.shantimandir.eu/

domenica 25 settembre 2016

Informazione continua - C'era una volta la RAI... ora c'è il raglio



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Per avere misura del grado di ipocrisia, della strumentalità e della falsità dell’informazione asservita al potere anziché ai cittadini basta confrontare le reazioni della stampa al No alle Olimpiadi di Mario Monti, nel 2012
  • Repubblica - Francesco Bei: “Le ‘cricche’ d’affari romane, lo spettro del default greco, la vaghezza del piano, il rischio di una guerra diplomatica al termine dalla quale l’Italia sarebbe finita distrutta come un vaso di coccio. Sono molte le ragioni che hanno spinto Monti a pronunciare il suo no”.
  • Corriere della Sera - Lorenzo Salvia - “Tra il 2014 e il 2018 lo Stato avrebbe dovuto trovare 800 milioni l’anno. Con buona pace di chi aveva parlato di Olimpiadi a costo zero”
  • La Stampa - Luigi La Spina - “La coerenza di un no responsabile”, in sintonia con “le attese dei cittadini”.
con quelle degli stessi organi di stampa al No alle Olimpiadi di Virginia Raggi nel 2016
  • Repubblica - Sebastiano Messina - “Scena imbarazzante, metodo incomprensibile, motivazione traballante senza un solo dibattito pubblico e senza aver sentito l’opinione dei romani”
  • Corriere della Sera - Sergio Rizzo - un conto è il no di Monti, un altro è il no di “un privato cittadino garante di un movimento politico”
  • La Stampa - Marcello Sorgi - “Non c’è uno solo degli argomenti portati dalla sindaca che non possa essere contraddetto …… le Olimpiadi sono innanzitutto un insieme di passione, orgoglio ed entusiasmo giovanile” …….bisognerà rassegnarsi a questa ennesima prova di nullità”
Ma tutto questo non è nulla rispetto all’azione di oscuramento totale delle notizie dovute per la giusta comprensione delle vicende del mondo, da parte del Grande Fratello Televisivo mantenuto col canone dagli italiani. Tutto è oscurato e tutto èrubato dalla RAI, sempre più acronimo di Rapina Agli Italiani:

dalle piccole (si fa per dire) notizi-ole (o accie, fate voi) di casa nostra:

Il sindaco di Siracusa Giancarlo Garozzo
"Qualcuno dovrà prendersi la responsabilità di aver portato nel
PD soggetti che hanno rapporti con la criminalità organizzata"

alle grandi vergogne mondialiste

Intervista al Generale USA Wesley Kanne Clark 
"il gruppo terrorista dell’SIS (Stato Islamico) è stato creato
dagli amici ed alleati degli USA per combattere contro il 
Movimento di Resistenza Islamica del Libano (Hezbollah)”.

che ben spiegano le ragioni (sarebbe meglio dire Maggioni(*))  del grande

IMBROGLIO TRILATERALE
della disinformazione pubblica televisiva italiana


  

(*) Maggioni non solo Rai: anche TRILATERAL

La presidente di viale Mazzini guiderà il gruppo italiano della potente e misteriosa associazione americana. Ma non tutti i soci sono d'accordo - DI LIA QUILICI 22 settembre 2016 – L’Espresso


Adriano Colafrancesco

sabato 24 settembre 2016

Monte San Vito, 15 ottobre 2016 - Fulgor Silvi a Beard Gallery e Perimetro Provvisorio



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12^ GIORNATA DEL CONTEMPORANEO
15 Ottobre 2016


M.Y.A (Move Your Archive)
&
BEARD GALLERY


PERIMETRO PROVVISORIO
Via G. Spontini 25 - Monte San Vito (An)

BEARD GALLERY è un progetto interattivo tra Fotografia, Installazione, Performance e Mail Art. Sono stati invitati numerosi artisti che attraverso i loro contributi espressivi, realizzano un insieme corale e coinvolgente. Il PERIMETRO PROVVISORIO che da tempo si connota come spazio/contenitore di multimedialità, presenta proprio nella 12^GIORNATA DEL CONTEMPORANEO a cura di AMACI, un Evento di grande respiro concettuale, nel quale si rivelano e dialogano tra loro
le proposte. In BEARD GALLERY gli artisti hanno risposto ad una "chiamata": esporre alcune piccole opere, appese alla lunga barba dell'artista performer Fulgor Silvi. La documentazione fotografica di tutti gli interventi, diventa così sostanza interattiva per la molteplice diversità dei linguaggi. L'intento di tale progetto è quello di ribadire la non necessaria formale canonicità di un luogo per o dell'arte. La componente assolutamente essenziale dell'espressività, nel dibattito artistico contemporaneo, sta in una attivazione alternativa a tutto ciò che caratterizza un certo establishment estetizzante.

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Fulgor Silvi

venerdì 23 settembre 2016

Viterbo. Missiva diretta alla regina M. Elena Boschi, in visita alla Città dei papi: "Per il suo bene!"


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Gentilissima Ministra per le riforme costituzionali ed i rapporti con il Parlamento,

ho appreso dai giornali che il 23 settembre 2016 Lei è a Viterbo  per parlare della riforma costituzionale sulla quale tutti gli elettori italiani saranno chiamati a pronunciarsi nell'imminente referendum.
Quella riforma, cosi' come quella elettorale nota come "Italicum" che con essa fa corpo, e' semplicemente scandalosa e scellerata: e non solo per quanto reca di caotico e fin sgangherato (ed e' molto), ma proprio per le sue esplicite primarie finalita', che a me sembrano essere due: l'umiliazione e l'asservimento del parlamento da parte dell'esecutivo, e la rottura della divisione e dell'equilibrio dei poteri. 

Perseguendo queste due finalita' si abbatte la democrazia e lo stato di diritto, ovvero si instaura un regime autoritario e tendenzialmente anomico. Si tratta insomma di un vero e proprio golpe, che fa strame dell'ordinamento democratico fondato sulla Costituzione repubblicana nata dalla Resistenza antifascista.
In un appello promosso da persone amiche della nonviolenza per il No alla riforma costituzionale e' stato scritto: "Il Parlamento, l'istituzione democratica che fa le leggi, deve essere eletto dal popolo, e deve rappresentare tutti i cittadini con criterio proporzionale. Ma con la sua riforma costituzionale il governo vorrebbe ridurre il senato a una comitiva in gita aziendale, e con la sua legge elettorale (il cosiddetto Italicum) vorrebbe consentire a un solo partito di prendersi la maggioranza assoluta dei membri della camera dei deputati anche se ha il consenso di una risibile minoranza degli elettori, e con il combinato disposto della riforma costituzionale e della legge elettorale il governo, che e' gia' detentore del potere esecutivo, vorrebbe appropriarsi di fatto anche del potere legislativo, rompendo cosi' quella separazione e quell'equilibrio dei poteri che e' la base dello stato di diritto. Se prevalessero le riforme volute dal governo sarebbe massacrata la Costituzione repubblicana nata dalla Resistenza antifascista, sarebbe rovesciata la democrazia, sarebbe negata la separazione dei poteri e quindi lo stato di diritto".

Mi creda se Le dico che anche per il suo bene spero che al referendum prevalga il No, affinche' Lei negli anni avvenire non debba portare sulla coscienza il peso insostenibile di aver contribuito a un golpe. Lei e' giovane, e puo' aver fallato in questo frangente per insufficiente considerazione dei fondamentali valori in gioco e dei concreti, tragici effetti del suo agire.

Non mi illudo che queste poche parole possano contribuire a persuaderLa a cambiare idea e tornare almeno a quel sano principio di precauzione che sempre dovrebbe ispirare chi governa la cosa pubblica: "in dubio, contra projectum"; volevo solo che Lei sapesse che tra quanti si battono contro la riforma voluta dal suo governo almeno una parte - tra cui mi annovero - lo fa anche per il suo bene, come del resto per il bene comune, che e' unico e indivisibile.

Certo, sarebbe auspicabile una sua resispiscenza quantunque tarda, ma credo e confido che a fermare il disastro verso cui il governo in carica ci sta tutti precipitando provvedera' il popolo italiano votando No al referendum, e votando No cosi' come voto' No al referendum del 1988 il popolo cileno: "senza odio, senza violenza, senza paura".

Augurandole sinceramente ogni bene,

Peppe Sini  

"Centro di ricerca per la pace e i diritti umani", strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac@tin.it, centropacevt@gmail.com,centropaceviterbo@outlook.it

giovedì 22 settembre 2016

Roma, 21 e 22 ottobre 2016 - No renzi Day


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No Renzi Day a Roma, il 21-22 ottobre 2016,  di cui prossimamente seguirà il programma per le due giornate e l'indicazione dei gruppi aderenti, ancora da perfezionare.
Questa iniziativa, a sostegno della campagna per il NO referendario, è stata lanciata da Eurostop ma ora viene gestita da un comitato ampio (con un titolo molto ampio pure): "Coordinamento per NO Sociale alla Controriforma Costituzionale".  Il referente a Roma è Mauro Casadio, a livello nazionale Giorgio Cremaschi.
Saremo in piazza San Giovanni il pomeriggio del 21 (oltre che al corteo il giorno 22) per animare un dibattito sulle ripercussioni della svolta costituzionale autoritaria, proposta da Renzi, sul coinvolgimento italiano nei teatri di guerra.
Infatti, a cavallo tra la giornata di sciopero nazionale (dei sindacati di base) il 21 e il corteo da piazza San Giovanni a piazza Navona il 22, ci sarà una "accampata" in piazza San Giovanni per la gente che viene da fuori portando un sacco a pelo.   Quindi è previsto -- per loro ma anche per tutti i romani che vorranno partecipare -- una specie di fiera in piazza dalle ore 17 alle 19, con più pedane dalle quali i vari gruppi parleranno alla folla. Un po' come i "speakers' corner" nel parco centrale di Londra, Hyde Park:
Poi, dalle 19 alle 21 ci saranno due comizi, uno sugli aspetti giuridici delle modifiche costituzionali proposte da Renzi e un altro sugli effetti sociali derivanti da quelle modifiche.
Quindi abbiamo, il 21 ottobre, un'ottima occasione per dibattere con la gente, anche in piccoli gruppetti (che cambieranno continuamente).  Invece dei soliti discorsi dal palco davanti ad una platea, ci sarà una occasione unica per interagire con la gente e per spiegare le cose per bene.  Anzi, il ruolo di chi fa lo "speaker" dovrebbe essere quello di lanciare delle idee e di invitare la gente a discuterle tra di loro, con la "facilitazione" del componente della Rete NoWar o del Comitato No Guerra No Nato che trovano accanto a loro.
Tutto questo parte dal presupposto che il Comitato No Guerra No Nato aderisca all'iniziativa.  Io, personalmente, auspicherei una partecipazione a questo evento di entrambi i nostri gruppi, che hanno identità distinte ma convergenti.
Patrick Boylan - patrick@boylan.it

mercoledì 21 settembre 2016

Non è questione di renzi... e dei suoi capponi


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Quando un giovanotto nato e cresciuto nella peggiore tradizione politica (la DC toscana) va a cambiare la costituzione insieme a un vecchio faccendiere della politica e della finanza (per giunta con grane giudiziarie) e a un vecchio imprenditore specializzato nel fare i propri interessi tramite in controllo del governo del paese, non ci sono molte domande da farsi sul fatto che quell'iniziativa sia o meno meritevole.

Il Senato che resta in piedi per quella che è diventata la sua vera ragione di esistere (poltrone protette dalla giustizia da riservare per gli "amici compiacenti") è vergognoso, uno schiaffo in faccia al paese.


La classe di nominati che con premio di maggioranza permette di controllare tutto è un'altra porcheria che va nella direzione di sempre (altro che rottamazione, questa è restaurazione della peggior specie - inoltre anche mancato rispetto di quei paletti retributivi immessi dal governo Monti, come avvenuto per la RAI, che tra l'altro è in crisi permanente).


E ora che il buon Perotti, consulente per la revisione della spesa pubblica, dichiara “dietro il flop pigrizia e superficialità, così si alimenta la corruzione e non si riducono le tasse”, abbiamo la conferma che il "malgoverno" domina anche questa nuova classe dirigente.


Da aggiungere il rilancio di quello che Monti stesso aveva "bollato" come dannoso, le olimpiadi a Roma, dove uno come l'ex comunista Migliore, diventato renziano, afferma che anche se è vero che sono sempre state una grande rimessa per gli stati che le hanno organizzate, è giusto "provarci".
Anche il "fedele" Zucconi, dopo aver in passato difeso l'idea di Monti oggi inventa un motivo per avviare quell'impresa capestro: "se non le facciamo all'estero penseranno che siamo un paese in cui la corruzione è talmente fuori controllo che non possiamo permetterci spese di quel genere", mentre è ovvio che il motivo sia, per tutto il mondo, l'insostenibile deficit.


Non è questione di Renzi, è questione di una classe politica "indecente", che riesce a rigenerarsi, proprio grazie ai vecchi partiti e al controllo dei nominati.


Giorgio Mauri

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martedì 20 settembre 2016

Marcia Perugia Assisi 2016 - Speriamo non sia una "marcia militare"


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IL MOVIMENTO NONVIOLENTO SULLA MARCIA PERUGIA-ASSISI 2016

Una riflessione aperta...
con prologo, premessa, contenuti, considerazioni, proposta, conclusioni.

(...) Questo documento affronta una vicenda che ci sta a cuore; non giudica le scelte di altre associazioni; non denuncia divisioni nel movimento pacifista; vuole semplicemente esprimere il nostro pensiero per rispondere alle amiche e agli amici che ci chiedono: “Perché il Movimento Nonviolento non partecipa alla Marcia Perugia Assisi 2016 ?”
(...)
La Marcia, come scriveva Aldo Capitini, non può essere "fine a se stessa"; la Marcia è un mezzo nonviolento di azione: tra i requisiti fondamentali vi è quello di dover proporre obiettivi politici specifici e chiari, "onde che vanno lontano", che impegnino responsabilmente ciascuno dei marciatori. L'Appello non affronta quanto di drammatico e disastroso sta accadendo oggi in Siria, in Iraq, in Libia, in Afghanistan e in decine di altre zone del mondo, con una comunità internazionale impotente o complice, dentro una nuova corsa agli armamenti.
(...)
Per queste ragioni e per queste mancanze il Movimento Nonviolento ha ritenuto che non vi siano le condizioni per poter aderire alla Perugia-Assisi del 2016.
(...)
Ciò che abbiamo voluto evidenziare con questo documento, rivolgendoci soprattutto alle Reti con le quali convocammo l'Arena di Pace e Disarmo e con le quali conduciamo la comune Campagna “Un'altra difesa è possibile”, è che l'unità del movimento la si costruisce quotidianamente impegnandosi a fondo sui contenuti: il Movimento Nonviolento non fa mai mancare la propria aggiunta nonviolenta a chi sinceramente opera per la pace.


_____________________
Movimento Nonviolento
via Spagna, 8
37123 Verona

Tel/Fax 045 8009803
www.nonviolenti.org
www.azionenonviolenta.it

Articolo collegato: http://www.azionenonviolenta.it/il-movimento-nonviolento-sulla-marcia-perugia-assisi-2016/

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La Marcia Perugia Assisi al tempo di Aldo Capitini