lunedì 20 giugno 2016

Partiti al grido di "O Roma o morte" conquistarono Roma... - Ohibò, cosa succede, per dindirindina!


Esplodendo in stupefatti “ohibò, cosa accade?”, in taluni casi seguiti addirittura da audacissimi “perdindirindina!”, gli esponenti della (si fa per dire) "sinistra" italiana, paiono costernati per la sorprendente affermazione a Roma e a Torino delle giovani, garbate e (quel che più preoccupa) preparate sindachesse a cinque stelle.

Convinti, però, che aver vinto con un distacco di soli 5 punti contro la Sega Nord nella piazza storica del popolo rosso d’Italia - Bologna -  possa ritenersi un successo, si consolano col distacco di quasi tre punti - a Milano - del candidato del centro-sinistra di destra su quello del centro-destra di sinistra.

E soprattutto – cosa decisamente più grave - si guardano ancora bene dall’interrogarsi sulla reale identità politica del loro segretario nazionale, sempre più intrepido nella determinazione di distruggere totalmente quel che resta del vascello che, partito da Botteghe Oscure, punta diritto all’approdo in quelle Occulte.

Forse vale la pena di fare un breve riepilogo storico perché smettano di prendere gli italiani e, non di meno, se stessi per i fondelli!

Fin dalla caduta del Fascismo si costituiscono in Italia strutture più o meno occulte, più o meno legali, con l'unico scopo di impedire l'attuazione della Costituzione Repubblicana, pienamente democratica. Colpi di Stato tentati o minacciati, stragi, attentati a treni, azioni di terrorismo sono stati in Italia, a complemento di manovre politiche contro la democrazia, gli strumenti di un vero e proprio "Stato parallelo", atti al conseguimento degli scopi di eversione. A tappe successive questo "Stato parallelo" è riuscito ad impadronirsi del potere politico-economico del paese e a realizzare il suo piano.

Così oggi, dopo il periodo di instabilità politica degli anni '90, dopo il ventennio dell'affermazione del "Popolo della Libertà" (ormai disciolto nel Partito Unico della Nazione), assistiamo impotenti  all’imposizione di un mai eletto capo di governo, autentico funambolo della menzogna, capace di mentire fino al punto di rinnegare se stesso senza pudore

“O passi dal suffragio elettorale o non sei credibile”

che è in tutta evidenza la carta di sostituzione di Silvio Berlusconi nel mai sopito disegno di sopraffazione della vita democratica del nostro Paese.  

L’annuncio da parte di Matteo Renzi
della introduzione del Capo d’azienda in Rai

per avere il controllo del principale strumento di manipolazione dell’opinione pubblica, solo per fare un esempio, è di indiscutibile “ispirazione Arcoriana”, come dimostrano le

affermazioni pubbliche del 15/11/2012
di Giorgio Lainati (Popolo della Libertà)
Vice presidente della Commissione di Vigilanza

Questo, per la ragione sopra detta, che nessuno denuncia con la dovuta chiarezza: in assoluta continuità storica con le tragedie d’Italia dal dopoguerra a oggi, l’imposizione di Matteo Renzi, come capo di governo, è l’ennesimo perverso frutto dello stesso e unico processo di sottomissione del Paese a poteri diversi da quelli della autentica volontà popolare. Frutto perverso e allevato con cura in tivvù

La preparazione dell’avvento di Matteo Renzi
(inciuccio tivvù)

 

A dirlo, però, non siamo solo noi     



Adriano Colafrancesco -  www.adriacola.altervista.org

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