giovedì 30 giugno 2016

Decalogo della (pseudo) "sinistra" renziana di Paolo Sensini



Essere di "sinistra" renziana vuol dire trovarsi in perfetta simbiosi con la gestione centralistica, burocratica e oligarchica dell'Unione Europea. Non è dunque da considerarsi un errore di percorso che le cose oggi vanno in questa maniera, ma una precisa e puntuale applicazione di politiche macroeconomiche su scala europea. Ecco un decalogo della carta dei valori fondamentali per chi oggi si ritiene "democratico":

- chiunque abbia un'attività in proprio è un potenziale evasore che va scrutato in ogni aspetto più recondito della sua vita e, nel caso, punito con la massima severità.

- accelerare l'eliminazione del contante e porre sotto controllo l'esistenza di ogni individuo.

- appoggiare tutte le guerre per "esportare la democrazia" e rovesciare regimi laici e secolarizzati in Nordafrica e Medio Oriente.

- accogliere ogni anno centinaia di migliaia di clandestini africani che alimentano il racket e la tratta schiavistica tra Mediterraneo e Sud Italia.

- distinguere la gravità degli omicidi in base al genere sessuale. Per le violenze sulle "donne" (o i trans), in quanto supposte parti "deboli", la pena sarà più alta rispetto a quella perpetrata su un maschio (giovane o vecchio poco importa).

- considerare la difesa di casa e delle proprietà personali alla stregua di crimini da perseguire con la massima severità.

- valorizzare la cultura di zingari, islamici e di ogni altra minoranza (straniera e non) come superiore rispetto a quella dei locali tra i quali si sono insediati.

- mettere sotto processo e se del caso in galera tutti coloro che non accettano una visione della Storia intesa come verità di Stato.

- togliere il diritto di voto a lavoratori, vecchi e a tutti quelli che manifestano in generale un principio di dissenso.

- Incentivare e rendere più facile l'uso delle droghe come "momento liberatorio" per ottenere soggetti estraniati, docili e sempre più remissivi.

Chi non ritiene tale elenco come rappresentativo delle maggiori istanze "progressiste" , è rassista e fassista.

Paolo Sensini

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