domenica 1 maggio 2011

Vaticano e pedofilia, Massimo Sega e Giorgio Vitali: “Sulla beatitudine di Karol, sul cristianesimo d'assalto e sulla belligeranza delle parti"



Nella foto: Paolo D'Arpini, un vero santo mascherato da papa

"Risposta non c'è.. o forse chi lo sa, perduta nel vento sarà..." (Saul Arpino da Mogol)

Qualche settimana fa, in occasione del 150° anniversario dell’Unita’ d’Italia, il Papa ha rimesso al Presidente Napolitano un messaggio di "felicitazione".
Come Capo dello Stato Pontificio, il cui scanno ha visto un susseguirsi di Papi anti Italia, cominciando dal medioevo, Benedetto XVI non avrebbe mai dovuto parlare, qualora fosse stato serio, di una ipotizzata partecipazione dei cristiani a detta unita’. Certo un qualche cristiano che abbia prospettato l’unita’ politica del nostro stivale c’e’ stato pure, ma a tal fine parlo’ di una unita’ che avrebbe dovuto vedere a suo capo il Papa. Quel che e’ certo e’ il fatto che i cristiani nel loro complesso, specie la Chiesa, non parteciparono affatto a detta unita’, cosi’ come si e’ realizzata. 

E’ come se un eventuale successore di Hitler o di Stalin richiamassero dei nazisti o dei comunisti dissidenti per dimostrare che lo stato nazista e quello stalinista erano democratici. L’attuale Papa ci ha voluto ricordare il Concordato del 1929. A me si permetta di ricordare che l’allora Papa ebbe a definire Mussolini l’uomo della Provvidenza. Si vede che nel quadro di detta Provvidenza, c’era gia’ la seconda guerra mondiale con la quale questa ha voluto punire gli Italiani di certe loro scelte.
     
D’altra parte che cosa ci si puo’ aspettare da una Chiesa, e quindi dal suo provvisorio Capo, cioe’ dal transeunte Papa, che nel 1947 avrebbe preteso dai Costituenti, come dichiarato da Andreotti in un convegno su De Gasperi tenutosi presso la sede dei Gesuiti a Roma, che inserissero nella Carta Costituzionale un articolo che prevedesse che le cariche di Presidente del Consiglio dei Ministri e di Presidente della Repubblica, fossero ricoperte solo da politici cattolici ? E’ attendibile una Chiesa che per ripicca nei riguardi di De Gasperi, che si rifiuto’ di chiedere il supporto dei fascisti per le elezioni del Comune di Roma, supporto sollecitato da detta Chiesa, si e’ visto rifiutare dalla medesima  la funzione religiosa per il cinquantesimo anniversario del suo matrimonio ?
      
La stessa mancanza di serieta’ a me appare rilevabile nelle odierne manifestazioni per la beatificazione e successiva santificazione di Giovanni Paolo secondo. Come si fa a dichiarare santo un Papa che si e’ sempre rifiutato di far condurre indagini sulla ipotizzata sospetta morte del suo predecessore ? Come si fa a definire santo un Papa che protesse le illegalita’ e le scorrettezze finanziarie nonche’ le nefandezze della IOR e i delitti di Marcincus, rifiutando ogni collaborazione con le nostre autorita’ giudiziarie, compresa l’estradizione in Italia del medesimo? Come si fa a dichiarare santo un Papa che nulla oppose a che nella basilica di Sant’Apollinare di Roma fosse e sia tumulato uno dei peggiori banditi che ha avuto Roma, cioe’ quello della Magliana?

Come si fa a dichiarare santo un Papa (Karol Wojtyla) che, insieme al Cardinal Sodano e anche all’allora Cardinal Ratzinger, occulto’ gli infiniti casi di pedofilia e, in particolare, i delittuosi fatti e misfatti posti in essere dal capo dei famosi Legionari di Cristo, ora disciolti, fatti ben conosciuti dagli organi della Chiesa ben prima degli innumerevoli procedimenti penali aperti in varie parte del mondo? Ma forse e’ giusto, perche’ come ha detto qualche tempo fa Benedetto XVI, santi non diventano i giusti ma i peccatori che dopo si pentono.

Nel caso in questione abbiamo certamente un peccatore, ma non un pentito. Si vede che per diventare santi, basta essere un peccatore. Ora mi domano anche: perche’ di certe cose dobbiamo sapere quasi solo da giornali stranieri? Perche’ l’indignazione per detta santificazione ha trovato spazio solo, almeno per quanto ne so io, in detti giornali? A conclusione, permettetemi una domanda: sono attendibili i Cristiani? Attendo una risposta.

Saluti a tutti. Massimo Sega

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Altra notizia altro regalo...

PRELUDIO al mio prossimo intervento sulla nascita del cristianesimo.

Da “Vita di Gesù” di Strauss: "Ecco cosa accade di norma quando i dettagli di un fatto sono preclusi alla conoscenza critica, e quando la concatenazione dei fatti è amplificata; quando il fondamento del fatto non è conforme alla ragione, o quando il fatto è prefabbricato per aderire a idee preesistenti: in questi casi, intendo, non solamente le circostanze in tal modo descritte, ma il fatto intero, deve essere considerato non-storico. Da un altro canto, nei casi in cui solo la forma del racconto è permeata di caratteri mitici, mentre la sostanza è rimasta intatta, è possibile supporre che l'episodio abbia un nucleo storico."

Da “Dubbi storici su Napoleone” di Richard Whately:
"In passato gli scettici hanno rifiutato di prestare fede ad un resoconto difeso da coloro che avevano interesse a confermarlo, perchè prima di arrivare a loro era passato attraverso a troppe mani e troppe bocche intermedie. ...Notate quanto forte sia in alcuni l'apologia dell'impostura...”

Da “IPAZIA, prima martire della Libertà di pensiero”, di Augusto Agabiti.
"Quando tal fatto avviene, c'è una ragione:sono pure Essenze, dicevano i Greci, sono Eroi, uomini cioè molto vicini agli Dei, e che scendono o per purificare la Terra dai mostri, come Teseo ed Ercole, o per servire altri d'esempio: Lino, Museo, Orfeo..."

Da “San Francesco, il Lupo, i segni”, di Gian Paolo Caprettini:
"Dato un inizio di racconto che stabilisce una mancanza (che colpisce un individuo o una collettività sotto forma di:povertà, malattia, stupidità, mancanza di erede maschio, flagello cronico, desiderio di sapere, amore etc...), perché questo inizio di racconto si sviluppi, bisogna che questa situazione evolva, che accada qualche cosa in grado di modificarla [...] In linea di principio, solo il miglioramento è possibile. Si è così aperto il reticolo che Bremond chiama "dei possibili narrativi". E' stata data la possibilità che IL RACCONTO ESISTAE CHE SI APRA A DELLE POSSITILITA'.

Giorgio Vitali

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