martedì 11 gennaio 2011

Sicilia patria del malaffare o vittima di sperequazione politica? - Il parere di Kiriosomega

...desidero porre alcune considerazioni sulla situazione economico-amministrativa della Sicilia,  che mi sembrano sensate e non certo campaniliste:

1) "In Sicilia, regione che conosco assai bene, non esistono industrie capaci d'assorbire la mano d'opera locale, né quella generica, né quella specializzata, né, per gli stessi motivi, possono essere assunti i giovani laureati.

2) La situazione regionale è vero che ricade per gran colpa sui politici locali, ma è anche vero che quelli nazionali non hanno mai fatto nulla per rendere produttiva la più ricca regione d'Italia, anzi l'hanno rapinata, e la rapinano  d'ogni sua possibile rendita.

3) A chi non lo sa, riferisco che quelle benzine che ancora sono prodotte sul territorio isolano, con impianti che non hanno più bisogno di mano d'opera numerosa, il carburante costa più che a Novara od a Treviso, eppure il trasporto non incide allo stesso modo. Inoltre, il greggio qui lavorato è estratto dalle piattaforme che si trovano in mare tra le sei e le dodici miglia da Gela con sconvolgimento del territorio marino e terrestre.

4) Tutta la costiera  ionica, e in parte quella tirrenica sono inquinate, intossicate, rese asfittiche da "malevoli" miasmi chimici.

5) I territori agricoli sono perciò profondamente turbati nel loro metabolismo, e la zootecnia non può attecchire in maniera rilevante su un territorio così disastrato.

6) Qui gli enti statali, pressoché latitanti, e regionali, provinciali, comunali, sono sfruttati come serbatoi di collocazione dei raccomandati che forse hanno l'ordine di non produrre, ma sinché la situazione resterà in mano a politici corrotti isolani e nazionali nulla cambierà.

7) Qui anche l'acqua per irrigazione campestre è merce di scambio elettorale.
E la penisola che vuole che la Sicilia sia sua colonia, e il siciliano, se non s'industria con ciò che c'è morrebbe d'inedia, cosa che a quel ruminante del mio conterraneo Bossi farebbe piacere, ed anche al vampiro  Berlusconi e colleghi.
Che poi gli assunti raccomandati votano nel calderone delle ripugnanze (PDL, UDC, PD...) è cosa naturale perché chi, a stento sopravvivendo con salari e stipendi da fame non si tutela il posto di lavoro?

E lo Stato dov'è? E' il "SISTEMA ITALIA CHE E' RIBUTTANTE" E BERLUSCONI L'HA ANCORA PIÙ' RESO VOMITEVOLE!

Kiriosomega

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