Dopo tanti anni trascorsi sul palcoscenico, Renato Fiacchini, in arte Renato Zero confessa che la cosa che ha caratterizzato maggiormente il suo percorso di artista, è proprio quella di non aver mai messo una netta separazione tra il suo palcoscenico e la strada. E’ molto simile il suo percorso a tanti altri personaggi romani, per citare Anna Magnani di Roma, così come il celebre boia “Mastro Titta in Rugantino” Aldo Fabrizi. Renato Zero come fonte di ispirazione per le sue canzoni ha sempre pensato alla gente, la strada, Roma ed i suoi personaggi.
Anche nell’ultimo suo concerto tenuto a Roma a Piazza di Siena “Sei Zero”in occasione del suo 60° compleanno, festeggiato del cuore di Villa Borghese, si è preso il lusso di “sconvolgere” ancora una volta con il suo repertorio e le sue stravaganze.
Per il suo compleanno il soggetto principale è stata Roma, la città a cui è maggiormente affezionato, ed a cui deve tanto sia in senso artistico che umano. Nei suoi otto concerti si sono avvicendati tanti ospiti a lui cari da Andrea Bocelli, Raffaella Carrà, Giorgio Panariello Fiorella Mannoia. In questo modo ha ritrovato tanti amici, che in tutti questi anni gli sono stati sempre vicini. Come vede la sua vita oggi, più Renato Fiacchini, uomo o Renato Zero artista? Ci dice di aver un figlio, delle nipoti, insomma una famiglia con una vita più tranquilla, ma in fondo crede sia giusto così dopo tanti anni trascorsi e dedicati esclusivamente alla strada, Roma ed il palcoscenico. Per citare una sua canzone dopo tanti successi il “carrozzone” va avanti da sé”.
Rita De Angelis
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