giovedì 14 ottobre 2010

"La Cina ed i perché del Nobel per la pace al dissidente..." - Con commento di Giorgio Vitali

"Quando i media ci si mettono riescono a fare un muro compatto e duro, più duro del muro di Berlino o della muraglia cinese..." (Saul Arpino)

E di Cina vorrei parlare. Vorrei dichiarare il mio dissenso nella scelta di concedere il premio Nobel "per la pace" (?) a un tal Liu Xiaobo. E la strumentalizzazione conseguente che ne é stata fatta...

Tanto per cominciare che la scelta sia caduta su questo signore, sconosciuto alle masse, mi fa sospettare che ci sia sotto lo zampino dello zio Sam. Sì, perché in questo momento lo zio é il più infastidito dall'avanzata cinese nella scena mondiale... (che tra l'altro detiene un tale numero di buoni del tesoro americani da poter mandare in fallimento il tesoro stesso, se li mettesse all'incasso).

Il sistema della destabilizzazione, in varie forme, é avvenuto in passato con l'Iraq, che si diceva avesse le armi di massa (in realtà aveva il petrolio e voleva usarlo a suo piacimento sul mercato) é avvenuto con l'Afghanistan (oleodotto, gas et similia) e avverrà con l'Iran (stessi motivi economici), etc. insomma ogni Paese che non é controllabile dalla "mafia" economico/finanziaria americana viene descritto come un pericolo per l'umanità... e siccome la Cina non é conquistabile con una bella "missione di pace" (eufemismo americano per significare un'invasione militare) ecco che si cerca di crear guai al colosso asiatico con l'ennesima denuncia di violazione dei "diritti umani".. concedendo il Nobel al "fomentatore" Liu Xiaobo..

Non sarebbe il caso a questo punto di chiedere la concessione del Nobel a tutti i perseguitati delle carceri segrete e palesi degli USA?

Simpatizzo con il governo cinese, lo ammetto, ma spero che abbia il coraggio e la forza di liberare il dissidente scomodo senza dover recedere dalla sua indipendenza politica…

Paolo D’Arpini

Articolo già pubblicato:
http://www.circolovegetarianocalcata.it/2010/10/09/cina-nel-mirino-divide-et-impera-e-il-sistema-di-potere-basato-sulla-destabilizzazione-altrui%c2%a0e-sulluso-strumentale-di-casi-umani-vedi-la-concessione-del-nobel-per-la-pace-a-liu-xiao/


E AGGIUNGI QUESTO:

Da molto tempo il premio Nobel per la pace è OSTAGGIO, non sappiamo per quali ragioni, delle politiche promozionali ( leggasi: operazioni coperte o semicoperte dei Servizi USA/Israel). Per averne un'idea basta scorrere l'elenco dei "premiati". In particolare vorrei sottolineare il Nobel ad Al Gore. Avevo già scritto, all'epoca, che il personaggio, che già aveva "venduto" la sua presidenza degli USA a Bush, si era prestato con la sua "OPERAZIONE terrore ambientale" a diffondere false informazioni sulla "responsabilità antropica" nel cosiddetto "riscaldamento globale".

Lo scopo era quello di VENDERE la produzione industriale americana, nata dalla riconversione di alcune industrie di guerra, in apparecchiature per lo sfruttamento dell'energia alternativa e rinnovabile. Premetto che in se stessa la questione è tutt'altro che negativa, ma...già sono in corso accertamenti e inquisizioni della Magistratura su alcuni "affarucci" portati a termine dalla Classe Politica italiana proprio attraverso questi strumenti. Da ricordare anche il caso che ha coinvolto alcuni paesi del viterbese.... (sic)

MA NON è TUTTO! E' bene sapere che il sistema del dominio di una categoria di individui su altri si basa sul possesso delle fonti energetiche. Ciò avviene da che esiste la razzaccia umana. Come ho già scritto da tempo, la tecnologia di sfruttamento dell'energi solare è conosciata dai primi anni del novecento. Ricordo un'eclatante dimostrazione, proprio a Roma, in occasione della prima Fiera di Roma, nel 1950. Quindi, la feroce lotta per il petrolio, che è stata alla base del primo e del secondo conflitto mondiale, nonchè delle lotte che hanno insanguinato l'Italia fino ad oggi, (leggere: In nome del petroli, di Benito Li Vigni, Ed. Riuniti e Petrolio e politica di Mario Alberighi), swono state caratterizzate dalla necessità di controllare le fonti di questo oro (nero!) fino al possesso della fonte alternativa.

Da notare che, nel silenzio pressochè totale, l'Italia (ENI) ha dovuto rinunciare sotto pressione USA/Israel ad uno dei suoi più importanti pozzi in Iran. In Conclusione: (forse) cadere sotto egemonia cinese è la prospettiva meno augurabile per chiunque. Tuttavia, oggi è la Cina, o meglio, CINDIA, a darci le migliori garanzie per il contenimento di quella (sempre egemonia s'intende..), ormai troppo soffocante, di USA/Israel.

Giorgio Vitali

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