La Scienza dovrebbe essere ricerca di verità e dovrebbe confermare una realtà che è percepibile da tutti coloro che rimangono liberi con i loro cervelli sinistri da condizionamenti che, in quanto tali, negano a priori la realtà e la verità, che è fisiologica all’espressione genetica della biodiversità.
Biodiversità: armonia senza fine di un dinamismo che sublima ogni forma di intelligenza libera dai condizionamenti stessi, che porta ad un’evoluzione dell’energia che anima l’esistente, dall’atomo al cosmo.
Purtroppo, l’essere umano subisce condizionamenti fin dalla nascita e ciò ha portato a dare vita a due forme di ricerca scientifica: una produce Conoscenza e l’altra nozioni e teorie astratte, non sempre legate al dinamismo della vita che vogliono descrivere; e questa, purtroppo, è la Scienza ufficiale, con la quale si producono nell’agricoltura veleni come erbicidi, pesticidi, fungicidi, dissecanti, organismi geneticamente modificati (OGM), con motivazioni che in astratto sono logiche e perfette ma che in concreto minacciano la sopravvivenza e l’armonia della biodiversità e di conseguenza la salute e il benessere dell’intero genere umano.
L’arte contadina nasce da un empirismo basato sull’osservazione che consente di rilevare dati oggettivi ed obiettivi.
Tale sistema produce Conoscenza e Saggezza, mentre l’interpretazione di ciò che si rileva dall’osservazione produce modelli astratti, non sempre conformi alla realtà.
Ci ritroviamo così in un sistema sociale e culturale dove si prediligono l’astrazione e l’interpretazione della realtà, dominate da studiosi ricchi di nozioni e teorie, ma poveri di conoscenza.
Vediamo, per converso, che chi veramente sa e conosce viene considerato ignorante, perché incapace di formalizzare culturalmente o “scientificamente” la propria Conoscenza Oggettiva ed Obiettiva e, di conseguenza, emarginato a livello socio- economico e culturale.
Ciò significa che si può essere grandi saggi senza avere mai frequentato nessuna scuola o università, se non quella della osservazione della Natura e, nello stesso tempo, vediamo che chi viene definito colto, preparato e intellettuale, il più delle volte sa molto poco di ciò che la Natura insegna.
E’ forse questo che Gesù di Nazareth intendeva, quando affermava che “gli ultimi saranno i primi”.
Tutto ciò, per essere compreso, richiede la conoscenza dei meccanismi che regolano l’apprendimento, da noi scoperti fin dagli anni settanta con l’Integrazione
delle Scienze e con la Neuropsicofisiologia (www.neuropsychophysiology.org), Scienza da me creata integrando Neurologia, Psicologia e Fisiologia, che chiarisce senza ombra di dubbio i processi che danno vita alla percezione nella gestione della potenzialità del cervello umano.
Il CERVELLO DESTRO: NO OGM
Il cervello è dotato di due emisferi cerebrali, destro e sinistro, i quali processano l’informazione in maniera diversa, per cui il segreto dello sviluppo della Conoscenza richiede proprio la comprensione dei meccanismi che regolano tali processi.
L’insegnamento umano impone le sue informazioni, dando premi e punizioni, costringendo il cervello, soprattutto l’emisfero sinistro, ad apprendere e ripetere tali informazioni e, se gli viene offerto un premio, è pronto a dire, tra l’altro, anche “si OGM”; mentre l’emisfero destro percepisce ed identifica i contenuti dell’informazione cosi detta naturale, che raggiunge spontaneamente i circuiti neuronali che vanno ad identificare e ad integrare il dinamismo di tutte le informazioni che li raggiungono. Per tale ragione, è comprensibile perché dica “no alle violazioni della biodiversità”, “no OGM”, “no veleni”, eccetera.
Non è difficile comprendere che il processo corretto di apprendimento dovrebbe essere: osservazione, identificazione dei contenuti dell’informazione, ricostruzione del dinamismo della realtà percepita e successivamente tradotta a livello razionale in simboli, parole, matematica, eccetera; quindi, nell’osservazione, l’identificazione non richiede interventi umani, ma c’è una comunicazione che si attiva tra l’osservatore e l’osservato, senza interferenza o astrazione ed interpretazione.
Ciò crea un sinergismo tra emisfero destro e sinistro che permette una conoscenza profonda di tutto ciò che è stato osservato.
In tale circostanza, il “docente” è l’oggetto o l’ambiente che trasmette i suoi messaggi o le sue informazioni, senza interferenze all’osservatore e ciò realizza Conoscenza e, quindi, Coscienza.
L’evoluzione scientifica e culturale ha seminato molte vittime e ha prodotto gravi danni alla Natura, danni che compromettono gravemente gli equilibri del dinamismo biologico e socio-culturale del genere umano.
IL CONFLITTO TRA UOMO E NATURA
Il tentativo di nascondere o giustificare il conflitto tra Uomo e Natura ha raggiunto ormai livelli molto elevati e ciò non può essere ignorato.
Quanti discorsi ascoltiamo ogni giorno, apparentemente perfetti, che condizionano a credere in una scienza che risolve i problemi del mondo… E, in astratto, sembra vero! Se osserviamo però la realtà, scopriamo il contrario.
I problemi aumentano ogni giorno di più, la salute umana e dell’ambiente diventano sempre più precarie e, se si cerca un responsabile, non si trova poiché tutti riescono, in astratto, a motivare le proprie azioni, citando metodi, teorie e tecniche non verificate, che non si conformano al dinamismo della realtà.
E’ un po’ come dire che “l’intervento è riuscito ma il paziente è morto”.
Quanto sopra espresso svela l’enigma: progrediamo velocemente in campo tecnologico e, al contrario, ci allontaniamo sempre più da noi stessi e dalla Natura di cui siamo figli e parte integrante.
CONSAPEVOLEZZA: OGGETTIVITA’ ED OBIETTIVITA’
Il profitto è diventato ormai il padrone del mondo, per cui vediamo i cervelli sinistri degli uomini inventare di tutto, pur di soddisfare i propri interessi egoistici legati, appunto, al profitto.
Alcune multinazionali riescono ormai abilmente a gestire le sorti del mondo: creano prima in astratto i problemi, pronte poi ad offrire le soluzioni a costi indicibili, anche di vite umane.
Ciò è possibile per la mancanza di consapevolezza, della maggior parte dell’Umanità, del metodo per cui le informazioni dovrebbero, sempre e comunque, essere verificate con obiettività ed oggettività; metodo, questo, che deve essere insegnato nelle scuole e nelle università e poi diffuso attraverso i media.
L’obiettività è lo scopo, o il fine, di ciò che si osserva o si identifica ed è sempre l’emisfero destro che processa in tal modo le informazioni, in quanto le decodifica dinamicamente sulla base della memoria genetica contenuta nei vari neuroni; così come anche l’oggettività è la ricostruzione fedele della realtà con tutti i suoi aspetti, colori, forma e sostanza.
Ciò si verifica, come abbiamo detto, nell’emisfero destro che, come è risaputo, funziona in base ad una “razionalità” genetica, prodotta da una sperimentazione di milioni di anni, e dà come risposta emozioni fisiologiche, legate alle caratteristiche fisiche della realtà percepita.
Razionalizzare in termini verbali, matematici e tecnici è compito dell’emisfero sinistro, poiché apprende attraverso l’istruzione, i codici linguistici, matematici, simbolici.
Problemi e soluzioni vengono descritti da esperti al servizio delle multinazionali che, ben remunerati, sanno convincere chi ancora non sa utilizzare le capacità del proprio cervello di verificare le informazioni: abbiamo detto che le parole, le teorie a nulla servono se non descrivono la realtà obiettiva ed oggettiva a cui si riferiscono.
Molti tentano di contestare tali esperti, come ha fatto, ad esempio, Arpad Pusztai, scienziato che ha prodotto organismi geneticamente modificati e poi convinto sostenitore dei pericoli che tali organismi potevano produrre alla salute umana e dell’ambiente e che è stato per anni perseguitato; così come Vandana Shiva che, dopo essersi laureata in Fisica nel 1978 e che, nel momento in cui è entrata in contatto con l’ambiente, ha cercato in tutti i modi di difendere e tutelare la biodiversità, mettendo in luce i gravi danni che potevano derivare dagli organismi geneticamente modificati, ha ricevuto nel 1993 il Right Livelihood Award e che, allo stesso tempo, viene criticata e combattuta: sono tanti coloro che, perseguendo la via della Saggezza, contestano tali esperti, poiché nessuno può affermare che la biotecnologia prodotta dalla Scienza è qualitativamente superiore alla “Biotecnologia” della Natura, la quale non commette errori, se non viene costretta dall’ignoranza dell’uomo.
La Biotecnologia della Natura è regolata da leggi fisiche perfette che da milioni di anni consentono l’esistenza dell’intero Universo e per tale ragione va sempre e comunque rispettata, sia dalla Scienza che dalla Politica.
C’è da chiedersi come può l’uomo arrogarsi il diritto di manipolare la Natura senza conoscerla!
La Saggezza Contadina non violenta la Natura, ma cerca in tutti i modi di favorirne l’espressione genetica, affinché ogni seme si esprima al meglio e al massimo, poiché dai risultati di tale espressione emergono odori, sapori e le giuste quantità di vitamine, proteine, zuccheri, eccetera.
Ciò che è importante è valorizzare la qualità dei semi e la loro conservazione; e su tale argomento occorre aprire un capitolo a parte, poiché si dà poca importanza all’origine e alla qualità del seme e si pubblicizzano, per converso, semi OGM e tutte quelle sostanze brevettate dalle multinazionali, il cui unico interesse non è certo il bene e la salute dell’Umanità, ma il dominio economico di chi detiene i brevetti.
La Natura è un dono a tutta l’Umanità, non può essere brevettata, né avvelenata, ma va aiutata a fornirci tutto ciò che ci occorre per la nostra esistenza. E questo è il compito della Saggezza Contadina.
Non si può violentare la Natura per farla produrre di più, distruggendo la biodiversità che è conditio sine qua non dei giusti equilibri del Dinamismo della Natura stessa.
INTELLIGENZA GENETICA E INTELLIGENZA ARTIFICIALE
Noi siamo la nostra intelligenza, non quella fornitaci dalla scuola, ma quella genetica, quella che usa la Natura che ci ha prodotti come esseri umani.
La nostra intelligenza, se usata dall’Io Cosciente, verifica sempre le informazioni, senza violare la perfezione già contenuta in tutto ciò che non è stato prodotto dall’Uomo.
A questo punto, si può tracciare un parallelo tra l’evoluzione scientifica e culturale dell’Umanità e l’evoluzione biologica; da ciò si può comprendere che il conflitto tra Uomo e Natura è lo strumento di misura di quanto il prodotto scientifico e culturale si discosta dall’evoluzione biologica dell’ambiente.
E, per quanto la Natura cerchi di risanare i danni prodotti dall’azione umana, ha raggiunto limiti oltre i quali non è possibile andare, senza che l’Umanità possa sopravvivere.
L’inquinamento fisico-chimico, ed oggi anche genetico (vedi OGM, pesticidi, eccetera), deve assolutamente essere fermato. Molti uomini presagiscono un futuro drammatico per le nuove generazioni (vedi Arpad Pusztai, Susan Bardocz, Vandana
Shiva e tanti altri); non ascoltarli significa subire le conseguenze dell’ignoranza che domina ancora i poteri forti della politica planetaria.
LA POLITICA DEI DIRITTI UMANI
L’evoluzione politica, con la sua conflittualità, ha generato continue guerre, ma nessuno ha mai dimostrato l’utilità per il genere umano della guerra per arrivare alla pace.
La guerra distrugge, uccide, impoverisce e non arricchisce come molti pensano, poiché le ricchezze che derivano dalle guerre non danno gioia e benessere.
Quindi, nessuna ideologia che ha portato alle guerre merita attenzione.
La seconda guerra mondiale, dopo aver seminato morte e distruzione tra tutti i Popoli della Terra, ha spinto l’Umanità verso la ricerca di un’evoluzione pacifica, di un dialogo costruttivo tra gli Uomini e tra i Popoli e molte Organizzazioni Internazionali sono nate dalla volontà di realizzare un mondo di pace e di serenità attraverso il dialogo, nella distribuzione delle ricchezze della Terra, nel rispetto della biodiversità, in considerazione del fatto che l’Uomo non vive di solo pane ma necessita, dopo aver soddisfatto i bisogni primari, di valori spirituali e ciò ha spinto alla creazione delle Nazioni Unite, non solo per la salvaguardia della pace nel mondo, ma per la tutela dei Diritti Fondamentali dell’Uomo di qualsiasi razza o colore, ovunque egli nasca e viva.
DALLA SOVRANITA’ DEGLI STATI
ALLA SOVRANITA’ DELLA DIGNITA’ UMANA
Siamo arrivati così alla Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, riconosciuta da tutte le Costituzioni del mondo; e dal 1948 in poi, è stata proclamata la Sovranità della Dignità Umana a fondamento di tutta la politica mondiale.
Articolo 1 della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo: “Tutti gli esseri umani nascono liberi ed uguali in dignità e diritti; essi sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza”
Il rispetto della Dignità è un imperativo che nessuno al mondo può violare, soprattutto coloro che svolgono funzioni pubbliche: capi di Stato, di Governo e tutti coloro che hanno la responsabilità della politica di ogni Nazione, Regione, Provincia, Comune, nonché coloro che svolgono funzioni a tutela e a garanzia di ogni essere umano nei suoi valori psicofisici, sociali e spirituali.
La Dignità contiene in sé l’essere umano dal concepimento alla morte, ha valore infinito e, come tale, non è discutibile e va sempre e comunque rispettata.
Portare alla consapevolezza attraverso l’Educazione ogni essere umano è un imperativo primario di tutti gli Stati del mondo: ogni essere umano, fin dalla nascita, deve sviluppare tutte le proprie potenzialità biologiche e psicologiche consapevolmente; ciò consente la realizzazione del grande progetto genetico di ogni essere umano della Terra.
E’ questo che afferma l’art. 1 della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, poiché tutti gli uomini nascono liberi ed uguali IN POTENZA, ed è compito degli Stati e delle loro Istituzioni, principalmente quella educativa, far si che ciò che è in potenza divenga Consapevolezza e Coscienza di ogni essere umano della Terra.
CONCLUSIONI
Per concludere, mi rivolgo soprattutto ai diffidenti, agli scettici, ai pessimisti, agli arroganti, ai prepotenti, ai presuntuosi, a chi pensa di essere superiore agli altri, affermando che la Sovranità della Dignità Umana pone tutti gli esseri su un piano di confronto creativo e genera un dialogo cooperativo per la realizzazione di un mondo in cui nessuno deve vincere sugli altri, poiché la Pari Dignità produce dialogo, cooperazione, scambi creativi, dove tutti possono nascere, crescere e vivere senza i drammi e le tragedie a cui noi tutti siamo stati sottoposti.
E se vi chiedete da dove nascono tutte le violenze, le distorsioni, i conflitti familiari, sociali, intrapersonali, interpersonali, sappiate che nascono proprio dal caos dei sistemi socio-culturale, scolare e universitario, che non hanno ancora acquisito Una Vera Scienza dell’Educazione, che deve chiarirsi una volta per tutte la differenza che esiste tra educazione ed istruzione.
Educare (da educere) significa dare consapevolezza all’Io, educere il contenuto genetico, l’immenso patrimonio di Conoscenza che deve essere portato alla Coscienza dell’Io; e la Neuropsicofisiologia dimostra come tutto ciò è possibile.
Istruire significa offrire tutti gli strumenti culturali, scientifici e tecnologici all’Io, affinché egli possa tradurre la propria Consapevolezza in opere artistiche e
tecnologiche che, con la propria creatività, rendono protagonista e responsabile l’Io della persona, gratificandolo e portandolo ad un potenziamento continuo della fiducia in sé stesso, e quindi dell’autostima, e della partecipazione ad una società cooperativa, capace di amare e rispettare la Natura con la sua biodiversità e tutto ciò che offre armonia e benessere per tutti.
Prof. Michele Trimarchi - ISN
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