Spesso ho paragonato l'utilizzazione turistico-speculativa di Calcata all'apertura di un "teatrino" del fine settimana, in cui tutto è virtuale, per non dire "finto": la cultura, la bellezza paesistica, la cultura alternativa, l'invenzione artistica, la libertà espressiva, l'immondizia... etc.
Ma ciò è quel che succede "dalle Alpi alle piramidi... dal Manzanarre al Reno.."
La prova? Leggetevi l'intervento che segue:
Il nuovo numero della rivista della CIPRA (Commissione Internazionale per la Protezione delle Alpi) affronta l’argomento della "finzione paesistica e culturale" da diverse angolazioni
La crescente "messa in scena" delle Alpi è un dato di fatto. Tuttavia le domande e le responsabilità che ne derivano non sono affatto chiarite. Il nuovo numero della rivista della CIPRA Alpinscena, intitolato "Mount Disney", affronta l'argomento da diverse angolazioni. Se la vista sulla valle è sbarrata da una baita bruciata dal sole, per la maggior parte delle persone è tutto okay.
Se invece una struttura architettonica in cemento armato cambia i connotati della stessa baita - e consente agli alpigiani di svolgere meglio la loro attività - per molti non va affatto bene. Le stesse persone non vorrebbero tuttavia rinunciare ai tradizionali falò annuali, nonostante il rischio di incendio e il disturbo arrecato alla fauna. Perché percepiamo alcune cose in montagna come belle e adeguate, mentre altre fastidiose e fuori luogo? E perché non siamo in grado di apprezzare molte attrazioni se esse ! non vengono messe in scena da un intervento umano?
"Mount Disney", l'ultimo numero di Alpinscena, la rivista tematica della CIPRA, affronta queste domande con un approccio critico - ora con valutazioni, ora con stupore, meraviglia o anche mettendo in guardia - senza tuttavia esprimere condanne sommarie. Nel n. 91 di Alpinscena diverse autrici e autori illustrano il tema da diverse angolazioni. Werner Bätzing, dell'Università di Erlangen-Nürnberg/D, scopre i meccanismi che portano alla crescente messa in scena delle Alpi e ne mostra gli effetti sulla nostra esperienza personale.
Bernard Debarbieux, dell'Università di Ginevra/CH, mette in evidenza la discrepanza tra le nostre immagini e la realtà. Con gli stessi mezzi con cui noi prima abbiamo modificato il paesaggio, vorremmo ora ripristinarlo. Un controsenso? Köbi Gantenbein, redattore capo della rivista svizzera di architettura "Hochparterre", e Mario Broggi, esperto di ambiente naturale! alpino, arricchiscono la rivista con i loro interventi. Nella discussione sul Centro di esperienza della natura Karwendel a Mittenwald/D si affrontano i pro e i contro di una messa in scena a fini didattici. Il tema viene completato con diversi esempi da tutto l'arco alpino. Ulteriori informazioni: Alpinscena n. 91 "Mount Disney" può essere richiesto gratuitamente presso la CIPRA Internazionale, international@cipra.org.
Fonte: alpMedia http://www.alpmedia.net
Archivio: http://www.accademiadelmonferrato.com
sabato 27 giugno 2009
La politica del teatrino, da Calcata alle Alpi: “Disneylandizzazione o valorizzazione del paesaggio?"
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