venerdì 26 giugno 2009

Centrale a carbone di Civitavecchia e l'osservatorio ambientale dei belli addormentati e delle tre scimmiette

Gli onorati Sindaci del comprensorio inquinato anche stavolta l'hanno fatta grossa a sostegno della centrale a carbone di Civitavecchia con la nomina del Dott. Manrico Coleine a capo dell'Osservatorio Ambientale previsto dalla Valutazione d'Impatto Ambientale di TVN. Per chi non fosse informato Coleine è un medico di Civitavecchia ed è uno dei padri della centrale a carbone di TVN.


Mettendo in atto un comportamento fotocopia di quello di De Sio – no, no, no e poi sì – Coleine da consigliere comunale di Civitavecchia condannò la sua città e l'Alto Lazio, deliberando la riconversione a carbone di TVN. Dopo la sua nomina possiamo dormire sonni tranquilli. Abbiamo avuto le "rassicuranti" parole di Marrazzo su centraline e monitoraggi e adesso c'è Coleine all'Osservatorio Ambientale. Il Dott. Coleine prima versione, quello che diceva no al carbone, da medico aveva stilato un “decalogo in 10 punti contro la riconversione a carbone”. Folgorato dal fascino di ENEL ha cambiato parere. È un comportamento ricorrente tra quanti sono stati eletti a tutela della nostra salute: prima contrari, oggi amici di TVN, al punto di veder nominare a capo dell'Osservatorio uno che ha sostenuto il carbone.

La volpe a guardia delle galline. L'Osservatorio Ambientale è stato per cinque anni una farsa, continuerà con il nuovo presidente.

È difficile trovare parole per censurare gli autori di questa vigliaccata senza ricorrere ad un linguaggio greve. Ci guarderemo bene. Si tratta di nefandezze che devono apparire nella loro cruda drammaticità, senza dare appigli ad alcuno per distogliere l'attenzione dal fatto: l'Osservatorio Ambientale, che da sempre contestiamo, e gli eventi degli ultimi 5 anni ci hanno dato ragione, non serve a fermare né l’inquinamento né tantomeno i tumori.

L'Osservatorio Ambientale serve ai sindaci e a Marrazzo per dire che è tutto sotto controllo; mentre uno si ammala loro un alibi ce l'hanno: controllano.

Ma il cielo è di nuovo giallo e ci ricorda che una multinazionale dell'energia, piena di debiti e complici alcuni pezzenti, ha deciso che per fare cassa dobbiamo morire, i loro soldi servono solo ad acquistare nuove centrali inquinanti in giro per il mondo.

Perché nessuno gli impone, data la grandiosità degli investimenti, di fare scelte pulite per la salute e l’ambiente.

Guadagnano anche su quello, risparmiano sulle teste dei nostri figli. Così come è accaduto negli ultimi decenni qui si morirà molto di tumore e leucemia. Se a Brindisi, la colpa dell’inquinamento, ridicolo ma pur vero, è stata data agricoltori che bruciano le potature di olivo vuoi vedere che qui da noi sarà colpa degli agricoltori che bruciano le stoppie?

Amministratori accecati dal potere e dai soldi! Noi ci saremo sempre, a ricordarvi colpe immense che neppure i vostri figli potranno perdonare, a voi, alle vostre maggioranze, ai vostri assessori spendaccioni e alle opposizioni imbelli; al Governo del Sig. Berlusconi e del fido Scajola. Torneremo a Bruxelles e a Roma. A Tarquinia vogliono chiudere il reparto oncologico, perché troppo affollato dai malati di cancro che provengono da tutto il comprensorio inquinato.

Lotteremo senza tregua perché ENEL tolga le grinfie dalla nostra salute, dal nostro ospedale, dal nostro futuro, dalla nostra terra, dai nostri gioielli ambientali, dal nostro patrimonio archeologico: già, anche dal nostro patrimonio archeologico, perché sappiamo che anche la neo nata fondazione “Etruria Mater”, servirà a dare lustro a chi ci inquina che comunque vede tra i fondatori quello stesso Sig. Fontecedro, da poco pensionato di lusso Enel, che ai cittadini in sciopero della fame scriveva parole “rassicuranti” guardacaso a tutela degli interessi dell'azienda elettrica. Quante volpi a guardia delle galline!

Movimento Nocoke Alto Lazio

http://nocoketarquinia.splinder.com

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