19 aprile 2017, Palazzo Falletti - via Panisperna 207, Roma (h. 11:00) - Convegno "Web Activists Community"
La situazione generale del Libero Pensiero e della Libera Espressione
nel web sta andando incontro a stagioni molto difficili. L'episodio
dell'interruzione della "monetizzazione" da parte di Google - Ad Sense
nei confronti di centinaia di web attivisti, l'adozione degli algoritmi
"selezionatori" da parte di Facebook, il DDL Gambaro e il Truth Act
dell'On. Boldrini , sono solo le punte visibili di un iceberg contro il
quale gli utenti di internet potrebbero scontarsi a breve. L'alleanza
tra i Boss della Rete e le Autorità nazionali e internazionali sta
muovendo le truppe occulte di una guerra silenziosa i cui obiettivi sono
chiari : la riduzione drastica , se non l'eliminazione, del dissenso non
conformista che si esprime nel web. Nel magico triangolo costituito da
Contenuti, Accesso alla rete e Modello di business , anche se si
riuscirà a salvaguardare i Contenuti , in quanto il Potere Globale è
costretto a difendere formalmente la Libera Espressione ... anche se si
riuscirà a salvaguardare l'accesso alla Rete , in quanto difeso dalla
Net neutrality sostenuta dagli interessi delle Società telefoniche ( fin
quando si paga il transito si ha visibilità ) ... ciò che è
drammaticamente in discussione è il Modello di Business, cioè l'accesso
alle risorse indispensabili alla sopravvivenza dei singoli e
all'economia della Comunità . I rivoli monetari "classici" che
alimentavano il web : denaro pubblico, pubblicità e sponsorizzazioni, si
stanno prosciugando o sono sotto il controllo ferreo di soggetti che
vogliono sopprimere i web attivisti antagonisti dei media mainstream. I
rivoli : donazioni, sottoscrizioni e crowdfunding, ai quali ci si sta
recentemente rivolgendo quali fonti di risorse dirette, non bastano e
non basteranno . A loro attingono da sempre macro organizzazioni
travestite da "organizzazioni umanitarie e ambientali", a loro attingono
i grandi siti di petizione online, a loro oggi si rivolgono una quantità
sempre più numerosa di soggetti. Le fonti classiche non basteranno a
generare un'economia tale da sostenere la libera espressione e il lavoro
in Rete di centinaia di migliaia di attivisti.
A favore della strenua difesa, anche legale, della libera
manifestazione in Rete e della libertà di ognuno di mantenere la propria
linea editoriale , il 31.1.2016 si è costituita la WAC - Web Activists
Community e ha formalmente celebrato il proprio rito di riconoscimento
sul grigio altare della Agenzia delle Entrate. Da qualche settimana
dunque la WAC esiste al fine di assumere una rappresentanza , la più
vasta possibile , della moltitudine di soggetti attivi in Rete e al fine
di fornire un Marchio Ombrello per affrontare le battaglie collettive e
condivise della democrazia digitale e contemporanea. NO al referendum
della J.P.Morgan, NO al Fondo Salva Stati, No al DDL Gambaro, sono
alcune delle battaglie che già hanno visto attivi gli aderenti alla Wac
. Si all'Attuazione della Costituzione, No alle scorribande della
finanza speculativa, No alle liberalizzazioni selvagge, sono le prossime
battaglie in agenda.
Al di là e in armonia con il suo impegno civile e politico la WAC si
propone anche di sostenere i propri soci nella ricerca delle fonti di
sostentamento . Al riguardo stiamo verificando come poter accedere, sia
a favore dei singoli che dell'Associazione, a nuove risorse che il web
sta offrendo . Tra queste : la realizzazione di forme di e-commerce
finalizzate al consumo equo e sostenibile, grazie all'alleanza con
soggetti off Amazon, off eBay e la difesa dei leciti diritti d'autore.
"Sopravvivere economicamente e dignitosamente" è una delle parole
d'ordine della WAC.
Vediamoci a Roma il 19 aprile (h.11:00) in via Panisperna 207 nella sala
di Palazzo Falletti . Interverranno bloggers famosi, politici, giuristi,
economisti, accademici e giornalisti.
Glauco Benigni - Presidente di WAC .
Contacts : segreteria@wac.world
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.