giovedì 29 settembre 2011

Buone notizie dell'estate 2011 - Meno incendi in Italia e più alberi in crescita...




Estate 2011: Meno incendi e più alberi in Italia

Finalmente due buone notizie: l'estate appena trascorsa è stata una delle migliori rispetto al passato relativamente agli incendi boschivi, anche se ad agosto e ai primi di settembre, soprattutto in Sardegna e in Liguria, si sono registrati importanti incendi, tuttavia meno degli anni passati.

Il motivo? Un giugno meteorologicamente incerto e un luglio piovoso, fatto questo che per 60 giorni è stato ridotto il rischio incendi nei nostri boschi. Ciò ha compensando i danni provocati ad agosto e nei primi giorni di settembre sul nostro patrimonio forestale.

E a proposito di patrimonio forestale dobbiamo, con una certa gioia, comunicare che nel territorio italiano ci sono oltre 12 miliardi di alberi. Si tratta di un importante polmone verde che consentirà all’Italia di risparmiare oltre 2 miliardi di euro di sanzioni, secondo quanto previsto dal Protocollo di Kyoto.

Sono quasi 200 gli alberi per ogni cittadino italiano, con un valore medio di circa 1.360 alberi ad ettaro. L’Inventario nazionale delle foreste e dei serbatoi forestali di carbonio è stato realizzato recentemente grazie ad un lavoro congiunto tra il coordinamento scientifico del Consiglio per la ricerca in agricoltura, il Corpo Forestale e il ministero dell’Ambiente.

Tra le regioni più verdi d’Italia, primeggia l’Emilia Romagna che vanta la media più alta per ettaro con 1.816 alberi, segue quasi a pari merito l’Umbria con 1.815 e le Marche con 1.779. Le regioni meno popolate di alberi per ettaro risultano la Valle d’Aosta con 708 e la Sicilia con 760. Il Lazio conquista la posizione di mezzo.

Tra le specie di alberi più diffuse il primato spetta al faggio con oltre un miliardo di esemplari che ricoprono quasi tutti gli Appennini. I boschi italiani, si fa notare nel censimento, presentano un volume legnoso di oltre un miliardo e 260 milioni di metri cubi, mentre la biomassa presente supera gli 870 milioni di tonnellate di legname, pari a circa 435 milioni di tonnellate di carbonio stoccato. «L’anidride carbonica assorbita dai boschi - ci dice il Corpo forestale - può essere contabilizzata e contribuire al raggiungimento degli impegni assunti dall’Italia».

La componente di carbonio forestale calcolata dal Protocollo di Kyoto è quantificata tra i 750 milioni e 1 miliardo di euro per il primo periodo di impegno che va fino al 2012 per la sola parte relativa alla gestione forestale; a questa si potrà aggiungere la quota relativa all’espansione naturale dei boschi. Secondo il Protocollo di Kyoto, dal totale delle emissioni di gas serra si può scaricare il volume di legno che si trova nelle nostre foreste, compresi gli alberi morti.

In Italia, questo volume cresce dello 0,3% l’anno (4 metri cubi per ettaro). In questo modo «potremmo detrarre dalle nostre emissioni circa 25 milioni di tonnellate di carbonio, risparmiando due miliardi e mezzo di euro di sanzioni».

Beatrice Cantieri

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.