martedì 19 luglio 2011
Nasce un Comitato Nazionale contro fotovoltaico ed eolico nelle aree verdi
Il gruppo, nato su facebook, ma già attivo anche nella realtà delle relazioni umane e sul territorio, si avvia ormai a raggiungere la simbolica soglia iniziale “dei 1000” iscritti, nonostante si sia costituito solo da pochissimi giorni! E’ totalmente aperto a chiunque sia contrario e sensibile alla devastazione del paesaggio da impianti industriali fotovoltaici a terra in zone agricole e aree verdi e da eolico, con torri di media e mega altezza (fin anche 150 mt.), tanto in mare quanto sulla terraferma, spesso realizzati senza alcuna informazione del cittadino.
Viene calpestata il più delle volte ogni buona norma per la distanza degli impianti da abitazioni e presenze umane. Ne vengono danneggiate case sparse ed agriturismi, che ingiustamente devono subire danni materiali da deprezzamento dell’immobile, oltre alle spese per difendere se stessi e i propri beni da tali scempi con ripercussioni morali e psico-somatiche da impatto ambientale (acustico, visivo, elettromagnetico), da subire per ben 20 anni, fino a dismissione dell’impianto.
Inoltre, trattandosi di autorizzazioni “rinnovabili”, è probabile che, avendo ormai le aree in cui sono installati una predisposizione, tali impianti possano rimanere per sempre operanti in loco. Quindi dobbiamo batterci sia per noi stessi che per le bellezze naturali d’Italia, prima vanto e attrazione turistica, ora deturpate da questi mostri che dovrebbero produrre energie alternative “pulite”, non distruttive del territorio e che pertanto pulite non sono.
Alcune Associazioni falso-ambientaliste stanno tentando di favorire soluzioni miste tra fotovoltaico ed agricoltura, che comunque sottraggono la risorsa “Sole” al mondo vegetale e pertanto di dubbia efficacia e di conclamata dannosità paesaggistica, pur di favorire ancora la fotovoltaicizzazione ed iperelettrificazione speculativa dei campi, sulla cui nocività per innumerevoli fattori (dall’uso dei diserbanti, ai campi elettromagnetici, ai componenti nocivi dei pannelli, come per il Tellururo di Cadmio, l’Arseniuro di Gallio ecc.) oggi, per eccessiva superficialità da parte delle autorità pubbliche preposte, ancora non si indaga adeguatamente.
Da tutta Italia si lancia l’appello al ministro Romani per l’abrogazione degli immorali ed esosissimi incentivi pagati da tutti i cittadini per le false energie rinnovabili !!!
Chiediamo il taglio di incentivi in maniera retroattiva a tutti gli impianti già realizzati e l’azzeramento del meccanismo mistificatorio e falso-ecologista dei “certificati verdi”, ma la tassazione permanente a tutti questi impianti per il danno immane che arrecano al Paese e alla qualità della vita dei cittadini, ovunque in rivolta contro questi orrori industriali ubicati sulle campagne, in mare e persino sui laghi! Una “tassa sul brutto” che scoraggi ulteriori simili sfregi e tentativi speculativi ai danni del paesaggio italiano!
Si tagli il finanziamento statale a questa frode assurda della Green Economy Industriale, che, strumentalizzando e calpestando al contempo l’ “ecologia”, grava pesantemente sui cittadini e sulle casse dello Stato, con bilanci da intere finanziarie, senza alcun beneficio per l’ambiente, ma anzi con innumerevoli danni ad esso ed al paesaggio italiano, tutelato dalla Costituzione italiana, art. 9, tra i principi fondamentali.
Un danno incalcolabile all’economia del Bel Paese fondata sul paesaggio attraverso il turismo! Una speculazione che inoltre disperde le ricchezze finanziarie statali, le volatilizza, poiché gran parte dei guadagni finiscono all’estero attraverso il coinvolgimento nelle proprietà di questi impianti di istituti bancari stranieri e ditte estere, con sistemi di scatole cinesi, che portano talvolta a società off-shore con sede nei paradisi fiscali!
Anche ed ancor più all’indomani del referendum contro il nucleare, con il quale gli italiani hanno espresso la volontà di favorire forme di produzione dell’energia davvero ecocompatibili e pulite, il fotovoltaico industriale, che vetrifica e desertifica i campi, sottraendo spazio alle colture, ai pascoli e alla vita selvatica, ed il mega e medio eolico, che falcidia i volatili e sfigura catastroficamente il paesaggio quotidiano di ognuno di noi, devono essere fermati e sostituiti da una politica volta a favorire le produzioni di energia rinnovabile in forme davvero pulite, eticamente ed ecologisticamente parlando. Occorre favorire, pertanto, la produzione di energia dal sole per l’autoconsumo, con pannelli fotovoltaici ubicati sui tetti degli edifici recenti, superfici queste biologicamente morte, inutilizzate ed estesissime. Ciò si traduce in un impatto ambientale ed estetico nullo, con azzeramento del consumo di suolo vivo e massimo rispetto del paesaggio e degli edifici e centri storici, dove ai normali pannelli occorre sostituire delle soluzioni iper-integrate, innovative e di zero impatto estetico!
Si pensi alle enormi superfici dei capannoni industriali, di scuole ed istituti, ospedali, caserme, uffici pubblici, condomini, civili abitazioni di epoca recente, parcheggi coperti, stazioni ecc. Non solo, in tal modo si aiutano direttamente i privati che installando i pannelli sui tetti di loro proprietà ne conseguono immediati sgravi in bolletta, senza più alcuna speculazione ai loro danni e ai danni delle casse dello Stato intero!
Inoltre facciamo appello a tutti gli enti preposti ai controlli sulle autorizzazioni rilasciate, sia dove vi siano esposti alla Magistratura per irregolarità, falsità ed omissioni, sia laddove non vi siano stati esposti per situazioni omertose o altro; autorizzazioni che devono essere revocate in autotutela a difesa dei cittadini vittime di tali soprusi, affinchè vengano riconosciuti i danni morali e materiali subiti.
Si chiede al Governo una moratoria urgente per gli impianti industriali fotovoltaici a terra ed eolici, considerata la necessità di verificare le procedure adottate da Comuni e Province, che in molti casi risulterebbero difformi e irregolari, soprattutto al fine di impedire la catastrofica e generalizzata devastazione che la loro realizzazione comporterebbe per grandissime aree dell’intero paese.
La crescente rete di persone incontratasi su facebook costituirà un Comitato Nazionale legalmente riconosciuto che sia portavoce di tutti e possa presentare delle mozioni ai responsabili dell’ambiente! Un comitato che nasce già dalla confluenza di tantissime realtà associative, comitati locali e nazionali, di tantissimi cittadini italiani e non, amanti del paese più bello del mondo!
Vogliamo essere quanto più apartitici possibile, o pan-partitici; la lotta per la difesa del territorio è appena iniziata e chi condivide questo nostro approccio alla soluzione dei problemi di tipo ambientale è invitato ad iscriversi su facebook al link: http://www.facebook.com/groups/192311587488270 “
Comitato nazionale contro fotovoltaico ed eolico nelle aree verdi
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