La carrozza, nei cinque secoli della sua brillante esistenza, ha sempre avuto il primo posto in tutte le grandi manifestazioni della civiltà senza mai perdere il suo fascino e splendore. E non c’ è dubbio che la sua fama andrà ben oltre l’ alba del Terzo Millennio. Tanti sono gli appassionati che questo pezzo del passato può ancora vantare. Fra questi, l’imprenditore Romolo Apolloni, che possiede una delle collezioni fra le più complete con ben 290 esemplari di ogni epoca e provenienza. Dall’Italia ai Paesi dell’Europa Centrale, dall’America alla Cina, dal carro da lavoro alla Vittoria Pakistana, dalla biga egizia al landau, quale per esempio quello di fabbricazione tedesca usato dal Pontefice Giovanni Paolo II al tempo del suo vescovado in Polonia.
Senza dimenticare alcuni “pezzi d’ autore”, come la carrozzella di Anna Magnani, una delle bighe romane protagonista del film “Ben Hur”. Ed ancora uno dei primi sulky utilizzato per le corse al trotto, senza tralasciare gli Omnibus,(carrozze in grado di trasportare un massimo di 15 passeggeri), le diligenze, i carri postali e dei pompieri e la berlinetta da gala, veicolo per bambini, donato alla principessa Sissi. Un patrimonio culturale immenso che offre la possibilità di entrare in contatto con un mezzo di trasporto ormai in disuso, ma non certo per questo, privo di fascino, e testimone, di volta in volta, di una cultura e di un’ epoca. Tutti i “gioielli del passato”, esposti su una superficie di 3.000 mq, sono perfettamente conservati e funzionati al Museo delle Carrozze di Roma, Via Millevoi, 693.
Rita De Angelis
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