Ho avuto la buona fortuna di visitare il Museo dei vecchi treni di Pietrarsa. il museo é stato riaperto al pubblico dal 9 dicembre 2007, dopo una lunga chiusura per migliorie ed ammodernamento.
Il Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa di Napoli é un luogo simbolo ed immagine della storia delle ferrovie e del nostro Paese, la linea Napoli Portici é stata infatti la prima tratta ferroviaria in Italia. La riapertura del museo è stata possibile grazie anche al Sindaco di Portici, Vincenzo Cuomo particolarmente attento all’esposizione delle storiche officine del “Reale Opificio Meccanico e Pirotecnico” già dal 1840 costruite per volere di Fedinardo II di Borbone, per affermare sin dall’epoca, lo sviluppo economico ed industriale del Regno delle Due Sicilie. La riapertura del Museo in concomitanza con il progetto dell’Alta Velocità, ha creato un connubio ideale tra il passato e lo sviluppo delle ferrovie italiane.
Ci sono quasi centosettanta anni di storia che rivivono all’interno del museo. Una sede unica, dove fra storia ed architettura, proiettano il museo di diritto come principale sede “assoluta” in Europa. Il polo museale si estende si 36 mila metri quadrati, dove tra padiglioni e settori, si trovano esposti i mezzi e le locomotive che hanno fatto la storia delle ferrovie in Italia. Nei padiglioni B e C, fanno bella mostra carrozze e le automotrici, prima fra tutte la carrozza 10 del treno presidenziale, costruita dalla Fiat nel 1928 per il treno Reale.
Il Museo attualmente è una testimonianza vera e tangibile della storia delle ferrovie a Napoli, un lungo percorso di sviluppo del trasporto e che deve diventare un polo di attrazione per l’intera Provincia di Napoli, simbolo di trasformazione e sviluppo della zona industriale, affinché in futuro, sia il turismo il nuovo “input” dell’economia Campana. Com’è noto Napoli è la città per eccellenza rinomata per le sue bellezze artistiche e culturali, dove ora anche il treno fa parte delle suo panorama, con il sole, il mare, e la “simpatia” del suo popolo che gli fanno da contorno.
Rita De Angelis
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